30 nov 2011

'The Ride' - I Lupi corrono ancora...

{ 27/10/2005 }


... e ancora una volta dimostrano di trovarsi ottimamente sia nelle sconfinate praterie sia nelle giungle metropolitane.

Rieccoli, dunque, The Lobos, che molti purtroppo conoscono soltanto per l'hit "La Bamba".
The Ride, il loro dodicesimo studio-album, li vede all'apice della loro maestria e in compagnia di molti amici, da Tom Waits a Bob Womack, da Dave Alvin a quello che certamente è il più leggendario di tutti: Richard Thompson. Poche, anzi pochissime tracce, qui, di quei toni forse troppo avanguardistici che caratterizzarono la loro produzione dal 1992 in poi (e dunque dai tempi di Kika). In The Ride, Los Lobos ("una banda qualsiasi di East Los Angeles": così pronunciava il titolo del loro disco d'esordio) propone una fantastica mistura di blues-rock e latin dance (nel primo pezzo appaiono, come special guests, i Café Tacuba). Un pizzico di "sperimentalismo" lo si registra in "Kitate", la traccia n. 7; ma come si fa a produrre un pezzo "normale" quando l'ospite di turno si chiama Tom Waits?!?

Un album veramente bello, da antologia; tredici brani d'eccezione rock-blueseggianti (tutti scritti da Hidalgo & Co.) che renderanno più piacevoli le scorribande di ogni lupo-viaggiatore.



................. Los Lobos. La band "del este Los Angeles"
.................Steve Berlin - Louie Pérez - David Hidalgo - Cesar Rosas - Conrad Lozano


P.S.: E' in commercio anche un EP dal titolo Ride This - The Covers EP in cui avviene l'operazione contraria: ovvero, dove i "Lupi" interpretano brani dei loro idoli e amici:

-"Uncomplicated" di Elvis Costello
-"Jockey Full of Bourbon" di Tom Waits
-"Shoot Out The Lights" di Richard Thompson
-"More Than I Can Stand" di Bobby Womack
-"Marie Marie" di Dave Alvin
-"It'll Never Be Over For Me" dei The Midniters
-"Patria" di Ruben Blades.


Insomma, una grande gioia selvaggia!
 

27 nov 2011

Tenpole Tudor

 A un certo punto dell'èra punk sembrava che i leggendari The Who avessero trovato la loro manifestazione più estrema, a base di chitarre falliche e accordi e testi stringatissimi e suonati a velocità massima: sui palcoscenici internazionali si affacciarono infatti i Tenpole Tudor.



 Una compilation eccellente

Correva l'anno 1981. I Tudor constavano di due chitarre + batteria + voce. Quest'ultima apparteneva al leader, l'istrionico, quasi acrobatico Edward Tudor-Pole (alias Eddie Tenpole), che si degnava ogni tanto di soffiare dentro a un sassofono o di violentare anche lui una chitarra. Ma il suo ruolo principale consisteva nel "cantare" (le virgolette sono d'uopo) indossando originali capi d'abbigliamento; in un concerto in Germania lo si vide per esempio con un cappellino busterkeatoniano, una bacchetta in mano e la faccia dipinta di un nero tigrato che tanto bene faceva risaltare l'azzurro dei suoi occhi ossessi.
Energia pura. Punk.

Il vero mestiere di Eddie Tudor-Pole (discendente diretto di Enrico VIII: un vero rampollo dei Royals inglesi!) è quello dell'attore. Lo era anche nel 1974, quando, con l'unico "bagaglio" musicale di uno smisurato amore per il rock'n'roll degli Anni '50, formò i Tenpole Tudor insieme al chitarrista Bob Kingston, al bassista Dick Crippen e all'occhialuto drummer Gary Long. Eddie non era propriamente un nuovo Chuck Berry, ma nemmeno un nuovo Johnny 'Rotten' Lydon, sebbene i Sex Pistols - e in particolare Sid Vicious, il quale però sarebbe tragicamente scomparso solo tre settimane dopo - avessero ad un certo momento pensato di assegnargli il posto lasciato vacante dal loro celebre cantante. La sua personalità sul palco era (ed è) comunque notevole. Gli erano soprattutto d'aiuto le sue qualità da commediante.


         

  (Si trova molto anche su Amazon.it; alcuni CD sono "import from Germany")

I Tenpole Tudor si esibirono insieme per anni, sempre scatenando un'elettricità a migliaia di volt, ma riuscirono a firmare un contratto con l'etichetta Stiff Records (dopo essere stati brevemente scritturati dalla Korova) solo dopo che Eddie apparve nel film sui, dei e con i Sex Pistols The Great Rock'n'Roll Swindle (1980). Con i Pistols, Tudor-Pole canta una cover terrificante di "Rock Around The Clock", nonché "The Great Rock'n'Roll Swindle" e l'ultima canzone del soundtrack: "Who Killed Bambi", scritta da lui medesimo.
 





Il single dei Tenpole Tudor "Three Bells In A Row" (1980) ottenne un buon successo commerciale. Tutte le porte si spalancarono. Senonché, oltreoceano si verificò un disdicevole "incidente". Avvenne durante la prima - e unica - tournée americana del gruppo. In un'intervista, interpellato a proposito della recentissima morte di John Lennon, Eward Tudor-Pole pronunciò questa enormità: "Lennon? Era solo un vecchio, noioso hippy". Immediatamente gli arrivarono minacce di morte, non gli fu possibile uscire dalla camera d'albergo... e iniziarono le prime tensioni all'interno dei Tudor.




[ Nella sua affascinante Encyclopedia of Punk Music and Culture {Greenwood Press, USA, 2006}, lo storico e critico musicale Brian Cogan racconta tuttavia un'altra cosa. I Tenpole Tudor stavano tenendo un'acclamatissima gig in un night club di Cleveland quando si sparse la notizia dell'uccisione di John Lennon. "Quando il loro gargantuesco frontman Eddie Tudor Pole tornò sul palco per il bis, era in lacrime. Abbaiò una dedica alla memoria del grande artista assassinato e attaccò con il brano 'Rock and Roll, Part Two' di Gary Glitter." Da ciò si evince che l'atteggiamento cinico di Eddie davanti ai giornalisti era solo una posa. Un colpo di follia di cui si ebbe sicuramente a pentire. ]



Il loro primo album Eddie, Old Bob, Dick and Gary fece registrare anch'esso, insieme ai due 45 giri che ne furono tratti ("Wunderbar" e "Swords of a Thousand Men") ottime vendite.



Guarda il video di "Swords Of A Thousand Men"

Meraviglioso quel primo scorcio degli Anni '80. La voce di Eddie "Tenpole" ruggiva dal juke-box Wurlitzer: "Throwing my baby out with the bathwater..."

Guarda il video di "Throwing My Baby Out With The Bathwater"

Nello stesso anno 1981 i Tenpole Tudor realizzarono il loro secondo LP: Let The Four Winds Blow. Altro successo, e memorabili shows in mezza Europa dello scatenato quartetto, con Eddie Tudor-Pole a tratti bardato in un'armatura medievale (!). L'entusiasmo però era smorzato: la consapevolezza di non poter mai conquistare gli U.S.A. a causa del faux pas di Eddie aveva spezzato l'impeto iniziale.

Già nel 1982 Eddie Tudor-Pole decise di sciogliere i Tenpole Tudor; il resto della band continuò a suonare sotto il nome The Tudors, mentre Eddie cercò a più tratti di risuscitare il gruppo (anche in versione cajun) concentrandosi però primariamente sulla sua attività recitativa ed esibendosi a più riprese in formazioni swing e jazz.
Oggi i suoi concerti sono su base rigorosamente acustica, ma il "punker" in lui non è affatto morto; tutt'altro...

                                         ***

Tra i film in cui recita Edward Tudor-Pole: Harry Potter and the Chamber of Secrets (2002)('scenes deleted'; ruolo: il proprietario d'emporio Mr. Borgin); GamerZ (2005); Some Voices (2002); Absolute Beginners (1986: il suo personaggio è Ed the Ted, e la canzone dei Tenpole Tudor presente nella soundtrack si intitola "Ted Ain't Dead"); The Great Rock'n'Roll Swindle (1980); Drowning By Numbers (1988); White Hunter Black Heart (1990; con Clint Eastwood); inoltre: diversi film diretti da Alex Cox, come Sid & Nancy (1986; storia della fatale relazione tra Sid Vicious e Nancy Spungen) e Straight to Hell (1987; in italiano "Dritti all'inferno", curioso spaghetti-western che ci offre la visione di un'isterica Courtney Love). E' stato visto recentemente anche in Quills (2000), romanza horror interpretata da Geoffrey Rush, Kate Winslet e Michael Caine, e in The Life and Death of Peter Sellers (2004) nei panni del famoso comico Spike Milligan.

Guarda Tudor-Pole insieme ai Pistols in The Great Rock'n'Roll Swindle 
 
Video dell'hit "Wunderbar" (da 'Top Of The Pops', 1980)

 
     
 Absolute beginner...


 

 ... e colpito a morte in uno spaghetti-western 

 


Per chi volesse approfondire la ricerca su questo inverosimile discendente della casata dei Tudor, ecco alcuni suoi nomi alternativi: Eddie Tudor Pole, Edward Tudor Pole, Eddie Tenpole, Eddie Tudorpole, Tenpole Tudor, Eddie Tudor-Pole, Ed Tudor-Pole (... !)



Naturalmente si parla di lui anche sui siti dedicati ai Sex Pistols.



      




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