21 ott 2012

John Coltrane - The best

"Wonderjazz!" a tutti. Oggi (domenica, giorno dedicato al jazz...) torniamo a Coltrane. Ben due ore e passa di magia, grazie a questo In A Sentimental Mood & Greatest Hits: una delle tante compilation di "cold train music". Un disco ovviamente non può racchiudere tutto il meglio di questo straordinario artista (la cui produzione è sterminata e costellata di gemme), ma questo  riesce a sintetizzare bene il Coltrane "classico":

1 - 00:00 - In a Sentimental Mood
2 - 4:15 - My Favorite Things
3 - 17:58 - Blue Train
4 - 28:41 - Africa
5 - 45:09 - Naima
6 - 49:27 - Summertime
7 - 1:01:02 - But Not for Me
8 - 1:10:40 - Everytime We Say Goodbye
9 - 1:16:25 - I Love You
10 - 1:21:56 - I'm Old Fashioned
11 - 1:29:54 - Lazy Bird
12 - 1:37:00 - Locomotion
13 - 1:44:14 - Lush Life
14 - 1:58:12 - Moment's Notice
15 - 2:07:23 - Giant Steps







 The Best... ma non ancora tutto, ovviamente!

Una delle migliori collezioni sul Nostro in cui si è imbattuto Topolàin è questo The Best assemblato nel 2001. 
"Giant Steps", "Naima" e "Cousin Mary"- con l'apporto del pianista Tommy Flanagan e del batterista Art Taylor - cristallizzarono lo stile degli "sheets of sound" (termine coniato nel 1958 da Ira Gitler sulla rivista Down Beat per definire la svolta "improvvisazionale", unica e innovativa, di John Coltrane).
Le versioni coltraniane di brani già noti come "Summertime" (non presente in questa particolare compilation) e "My Favorite Things" sottolineano l'abilità del musicista a fare il remake di canzoni "a propria immagine e somiglianza", per dirla con il critico Eugene Holley, Jr.. 
"Equinox" e "Central Park West" - che, come gli altri brani, sono stati registrati per la Atlantic Records -, ci fanno comprendere come mai, dal sax soprano di Coltrane, scaturì tanta influenza verso i musicisti - anche a quelli dediti a generi estranei - che vennero dopo.
Ammirevole è l'impegno, in termini di studio e applicazione sui ritmi e sulle tonalità, che occuparono "Trane" praticamente fino alla sua morte (1967).
Tale musica, per la sua magica bellezza, è patrimonio dell'umanità. Godetevela e... buona domenica.

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