28 lug 2013

Brano del giorno: "Cocaine"

di J.J. Cale



Il suo vero nome era John Weldon Cale. Nato a Oklahoma City il 5 dic. 1938, è morto ieri in un ospedale di La Jolla, California, a seguito di un infarto.
J.J. Cale era un trovatore dalla voce morbida che traduceva in suoni le semplici e poetiche immagini della strada.




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27 lug 2013

Brano del giorno: "Vincent"

("Starry Starry Night"), di Don McLean

Una delle più belle "sad songs" di tutti i tempi.
Don McLean, cantante folk statunitense con un buon bagaglio intellettuale, scrisse questa sua fortunata composizione in onore di Vincent Van Gogh e di tutti coloro (geni e no) che vengono rifiutati dal mondo e magari bollati come "pazzi".

But I could have told you Vincent
this world was never meant for one as beautiful as you

Due anni prima di "Vincent", il cantante aveva lanciato un altro brano che sarebbe divenuto un successo internazionale: "American Pie", vero e proprio ritratto dell'America degli Anni Sessanta.

20 lug 2013

Colosseum - "The Complete Reunion Concert: Cologne 1994"




Jon Hiseman, il batterista, era scettico o addirittura riluttante quando, negli Anni Novanta, gli proposero di riformare la band; fatto sta che l'interesse per i Colosseum era ancora vivo e, anzi, a distanza di vent'anni dagli album "classici", tale interesse risultava addirittura aumentato grazie agli eccellenti lavori dei vecchi componenti con nuove, svariate formazioni. Una volta, Hiseman si trovava in tournée in Germania quando lo convinsero a cedere alle insistenze degli appassionati. Così il gruppo rinacque, e lo fece con uno storico "Reunion Concert" al festival-tenda di Friburgo nel giugno 1994, seguito da un concerto all'E-Werk di Colonia.

 


La storia dei Colosseum (I & II)

I britannici Colosseum devono essere ascritti più al blues/jazz rock che al progressive, ma vengono riportati nelle enciclopedie di entrambi i generi musicali. Fu il gruppo che servì da pedana di lancio per il tastierista Dave Greenslade, il drummer Jon Hiseman cui abbiamo già accennato, il sassofonista Dick Heckstall-Smith, il chitarrista James Litherland e il bassista Tony Reeves: tutti nomi che poi avrebbero fatto un percorso straordinario sotto altre egide e con altri compagni di viaggio. 
I primi due album vengono tuttora reputati i migliori dei primi Colosseum: Those About To Die Salute You (1969) e Valentyne Suite (stesso anno).


Hiseman si era fatto le ossa nel power blues di John Mayall e la sua specialità era sposare il suono blues con una solida sezione ritmica di impronta rock. Praticamente i Colosseum fecero col blues ciò che i Soft Machine di Third avrebbero fatto (o stavano già per fare) col jazz. Mentre ancora Those About To Die Salute You sa troppo di blues, il secondo album, Valentyne Suite, offre un gruppo maturo e up-to-date, più aperto alle sperimentazioni e con sfumature psichedeliche.
Ai Colosseum I si devono anche Daughter of Time ('70), Grass Is Greener ('70: è l'album "americano"), Colosseum Live ('71), Collector's Colosseum ('71).
Per referenze e similitudini, vedi Greenslade, Mogul Thrash, Tempest. (I Tempest furono la parentesi "hard" della carriera di Jon Hiseman.)
Da notare ancora che nel 1969 si cominciava appena a parlare di rock progressivo... (Il primo disco prog in assoluto viene da molti considerato In the Court of the Crimson King, celebre debutto dei King Crimson.)






I Colosseum II (quelli senza Greensdale, per intenderci) sono responsabili di un fusion/progressive tipo Brand X, Arti+Mestieri e simili. A me ricordano occasionalmente i Tangerine Dream.
Gli album di questa (seconda) formazione, che tra le loro fila vedeva Don Airey alle tastiere, Gary Moore alle chitarre, John Hiseman alla batteria e John Mole al basso, sono: Strange New Flesh ('76), Electric Savage ('77), Wardance ('77), Variations ('78).
Tra i nomi che rotearono attorno ai Colosseum II c'è da aggiungere quello del cantante Mike Starrs. Sebbene la musica del gruppo fosse prevalentemente strumentale, Starrs partecipò a Strange New Flesh. I primi tre album dei Colosseum II sono considerati una trilogia. Il quarto album (Variations) consiste in arrangiamenti di un tema di Nicolò Paganini; alla sua realizzazione presero parte anche Rod Argent, Phil Collins e Herbie Flowers.

Suonarono con i Colosseum (I e/o II) Chris Farlowe (voce; dal 1970), Mark Clarke (basso e voce; dal 1970), Clem Clempson (chitarra e voce; dalla fine del 1969), Barbara Thompson (dal 2004; vedi poco sotto).



Come abbiamo visto, il gruppo tornò a riunirsi nel 1994 in occasione della registrazione di un doppio album + DVD dal vivo a Colonia, e lo fecero con gli stessi musicisti presenti in The Grass Is Greener del 1970 (il disco "americano"). Vennero ripubblicate anche versioni estese di Valentyne Suite e di Colosseum Live (disco del 1971 secondo me tra i migliori 10 mai realizzati in assoluto), nonché diverse "compilation".
La moglie di Hiseman, la sassofonista Barbara Thompson, si unì alla band dopo la morte di Dick Heckstall-Smith nel 2004.

I Colosseum III, per così dire: quelli con la Thompson



13 lug 2013

Brano del giorno: "One Day Soon"

... di Gordon Haskell



Dal 2006 Gordon Haskell vive su un'isoletta greca e, come scrive sulla sua homepage, "frutta e verdura non hanno mai avuto un sapore più dolce". Il cantante, che prestò già la voce ai King Crimson e che può vantare 40 anni di carriera, dice che l'Inghilterra lo ha tanto schifato (e tartassato di tasse) che ha deciso di ritirarsi - alla tenerà età di 60 anni - nel profondo Sud d'Europa. Dove comunque non si limita a sopravvivere nei panni di un eremita: infatti, ecco che è uscito il suo nuovo album, One Day Soon...

La sua canzone "How wonderful you are" - una delle più famose - parla del potenziale che è in ognuno di noi. "Speravo" scrive Haskell "che questa song avrebbe risvegliato coloro che si sentono oppressi dalle autorità, e che avremmo iniziato a combattere contro l'idiozia del potere... Ma non è successo. E ormai è tardi. Le guerre costano miliardi. E chi credete che pagherà queste somme? Le banche?"



7 lug 2013

La jazz compilation di questa domenica

38 minuti di musica calma e distensiva. I brani sono stati scelti e arrangiati dal tastierista Maximo Spodek.




1. "Black Orpheus / A Day In The Life Of A Fool" (Luis Bonfa)
2. "What A Difference A Day / Cuando vuelva a tu lado" (Maria Grever)
3. "Smile" (Charlie Chaplin)
4. "Jazz Piano Blues " (Maximo Spodek)
5. "Little Boat" (Roberto Menescal)
6. "The Shadow Of Your Smile" (Johnny Mandel & Paul Francis Webster)
7. "What A Difference A Day" (Maria Grever), version latin jazz



Altro su Maximo Spodek: vedi questo nostro post

2 lug 2013

Al via il Pistoia Blues Festival

Il Pistoia Blues Festival ha una scaletta d'eccezione quest'anno. Aprirà Ben Harper, insieme al grande bluesman Charlie Musselwhite. Giovedì 4 luglio sarà la volta dei Black Crowes, "proiezione" dark dei Led Zeppelin. Venerdì 5 si esibiranno i Van der Graaf Generator (una leggenda del prog rock) e un altro britannico d'eccezione: Steven Wilson (leader, fondatore, chitarrista e cantante dei Porcupine Tree).

I Black Crowes approfitteranno di questa manifestazione per presentare il loro nuovo album live Wiser For The Time.
La band formata da Chris Robinson (voce), Rich Robinson (chitarra), Steve Gorman (batteria), Sven Pipien (basso), Adam MacDougall (chitarra e voce) e il nuovo arrivato Jackie Green alla chitarra, salirà per la prima volta sul palco del Pistoia Blues promettendo uno spettacolo completo di oltre due ore.
6 luglio: unico grande show estivo dei Beady Eye di Liam Gallagher.
Dopo il successo del loro album di debutto, Different Gear, Still Speeding, uscito nel 2011 e subito approdato ai vertici della classifica inglese degli album più venduti, Liam e soci stanno ultimando il sequel, in uscita i primi di Giugno 2013, che pare sia leggermente diverso dal precedente; recentemente Gallagher ha dichiarato infatti che "è molto più diretto...è rock and roll, ma sparato nello spazio".


Robert Cray & Band nel 2010

Domenica 7 luglio serata conclusiva del Festival all'insegna del blues con altri nomi di prestigio: Robert Cray, grande cantante e chitarrista blues statunitense, Robben Ford, celebre chitarrista jazz/blues e Lucky Peterson, 48enne americano virtuoso della chitarra e dell’organo Hammond. Ad aprire la serata Federico Zampaglione che, insieme Mario Donatone, proporrà il suo nuovo progetto dedicato al blues  denominato “Buzz”




Il Pistoia Blues non è solo musica: sono tre mesi di iniziative interessanti, per valorizzare la città e il territorio circostante a forza di teatro, cinema, cultura, tradizioni (...ovviamente gastronomia...)... e sport. Eh sì, perché un angolo della manifestazione è dedicata ai Mondiali di Ciclismo che si terranno in diverse località toscane (Firenze, Montecatini, Lucca, Pistoia...) dal 22 al 29 settembre!