24 mag 2015

Brano del giorno: "The Chamber of 32 Doors"

... dei Genesis

Con l'album The Lamb Lies Down On Broadway si chiude l'era "gabriellana" dei Genesis. Un periodo d'oro, durato cinque anni e sei-sette album tutti pregiati.
Dopo l'uscita di Peter Gabriel i Genesis riusciranno ancora a rimanere "progressive" per qualche annetto grazie alla presenza di Steve Hackett, prima di virare verso cieli più commerciali sotto la spinta di Phil Collins...




Il concept album è incentrato su un racconto ideato e scritto da Peter Gabriel e riportato per intero all'interno della copertina. Gabriel è anche autore di tutti i testi delle canzoni tranne uno ("The Light Dies Down on Broadway", scritto a quattro mani da Mike Rutherford e Tony Banks).

La vicenda:
Siamo nella New York di oggi, dove Rael, un giovane portoricano fuoruscito dal riformatorio di Pontiac, si aggira dipingendo con lo spray i muri della metropoli. Il nome Rael deriva chiaramente da "Gabriel"... 
Attraversando Broadway, il ragazzo si imbatte in una nebbia fitta che ben presto si solidifica. Dopo l'impatto con quel muro imprevisto, ecco che si ritrova in una dimensione a metà tra il fantasy e l'horror: un mondo sotterraneo dove si susseguono gli incontri con personaggi mitologici (Lilith, le Lamia) o presi dalle cronache e dal gossip. Più volte Rael si imbatte nel fratello John, ed è proprio per salvare costui che dovrà gettarsi nelle ripide di un fiume...
L'avventura metafisica sfocia in un dissolversi dei personaggi dentro una nebbia color cremisi ("purple haze", evidente omaggio di Peter Gabriel al grande Hendrix).

Dall'album furono estratti due singoli: "Counting Out Time" e "The Carpet Crawlers"

Negli anni successivi all'uscita di The Lamb Lies Down On Broadway si parlò a lungo di un film che ne ricalcasse la storia con Gabriel protagonista. Se ne interessò fra gli altri il regista surrealista cileno Alejandro Jodorowsky... Progetto che però rimase purtroppo irrealizzato.








La nostra recensione dell'album (un vecchio post di Topolàin della serie
"La storia dei Genesis"):


The Lamb... ci offre più un rock spontaneo, improvvisato, che eleganti intarsi sonori.

Tony Smith, manager dei Genesis fin da Selling England By The Pound, ovvero fin da quando Tony Stratton-Smith decise di dedicarsi solo ed esclusivamente alla sua Charisma Label Records, aveva proposto come nuovo progetto un riadattamento in chiave moderna de Il piccolo principe, il celebre libro di Antoine de Saint-Exupéry. Ma Peter Gabriel replicò che aveva già in cantiere un'idea sua.




Dalla grande massa di materiale che i Genesis produssero risultò un doppio album concept. Sulle sue quattro facciate, The Lamb Lies Down On Broadway racconta l'epopea del puertoricano Rael, prototipo di quei punker che di lì a poco avrebbero riempito le strade di New York (dove la storia è ambientata) e delle altre metropoli del mondo.
E' una rock-opera piena di situazioni oniriche e delle immagini distorte di una realtà a brandelli. In quel periodo, Peter stava attraversando una crisi personale; inoltre coglieva i cambiamenti che avvenivano intorno a lui: come un precog, "sapeva" che presto il nostro pianeta non sarebbe stato più lo stesso. Così, le (dis)avventure del suo Rael sono distanti anni-luce da Ermafrodito, da Romeo e Giulietta e dagli altri archetipi con cui finora i Genesis avevano viziato i loro fans. (Frammenti di questa precognizione sono comunque presenti anche negli album precedenti.)
 
Durante la campagna promozionale per The Lamb Lies Down On Broadway, a Cleveland, nel 1974, Peter Gabriel fece scoppiare la bomba: comunicò a Tony Smith che dopo la tournée avrebbe abbandonato il gruppo. La decisione in realtà era stata presa già prima, ed era nota sia agli altri componenti dei Genesis sia al "patron" Stratton-Smith. Quest'ultimo pregò il cantante di rimanere almeno fino alla conclusione del tour; e così fu.

I motivi dell'abbandono di Peter vennero spiegati da lui stesso in una lettera ai media. Paura di rimanere prigioniero del grande macchinario commerciale; di smarrire la libertà artistica se rimaneva insieme a una band che ormai era condannata al successo... Ma c'erano altre, più profonde e intime, ragioni.
La relazione tra lui e sua moglie Jill era entrata in una fase delicata. Jill aveva dapprima avuto un tête-à-tête con un roadie dei Genesis ("un patetico tentativo per ottenere più attenzioni", avrebbe spiegato dopo) e ora stava avendo un parto complicato.
Per lavorare a The Lamb..., i cinque musicisti avevano scelto di recludersi a Headley Grange, una casa di campagna che apparteneva ai Led Zeppelin e che veniva usata anche da altre band. La trovarono devastata e occupata dai ratti.
Nel tentativo di salvare il suo matrimonio, Peter propose agli altri di pensare loro alla musica: lui avrebbe continuato a lavorare sui testi stando a casa propria.
Non era però l'unico a mostrarsi insofferente per una vita tipo college o caserma, con pasti consumati alla buona, i materassi buttati a terra, ecc.: anche Steve Hackett, che aveva appena alle spalle il suo primo divorzio, penava maledettamente. Ma se non altro Steve rimase nel collettivo.
E il risultato fu eccezionale... pur se non precisamente per merito suo.

Dalle numerose jam sessions nacquero "The Waiting Room" e "Silent Sorrow In Empty Boats": improvvisazioni intramontabili. "Fly On A Windshield", "Ravine" e "Hairless Heart" sono altri brani che risultarono da sperimentazioni strumentali in quel di Headley Grange.
La parte musicale fu presto pronta. Non poca frustrazione fu causata dal fatto che Peter tardava a concludere i suoi famosi testi, e così Tony Banks e Mike Rutherford insistettero per dargli una mano.




All'uscita dell'album, le prime reazioni furono di puro sconcerto. Lo stato di cult "L'Agnello" lo avrebbe raggiunto solamente quando i tempi fossero stati più maturi.
Il disco possiede una continuità tematica, ma molte songs possono benissimo ascoltarsi singolarmente: "In The Cage", "The Lamia", "Carpet Crawlers", "Back In NYC", "The Light Dies Down On Broadway" e "Lilywhite Lilith" sono gli esempi migliori. C'è maggiore impulsività e maggiore naturalezza rispetto ai lavori precedenti, cosa che piacque molto al pubblico americano. Sull'altro piatto della bilancia pesano l'ermetismo del concetto di Gabriel (la storia di Rael è spiegata sulla copertina, per aiutarne meglio la comprensione) e la mancanza di entusiasmo, sia in fase compositiva che in fase esecutiva, fatta registrare da Hackett. In molti scorci dell'album, i Genesis sembrano essersi ridotti a un trio: Banks-Collins-Rutherford. Cosa che del resto accadrà per davvero di lì a poco...

Ma chi è Rael? E' un individuo che può solo fuggire oppure arrendersi. Si tratta, chiaramente, dell'alter ego di Peter Gabriel. Il quale, nella sua canzone "Solsbury Hill", che parla della sua dipartita dai Genesis, riepilogherà:

I was feeling part of the scenery
I walked right out of the machinery
.


Il doppio album The Lamb rappresenta una sorta di auto-psicanalisi. Gabriel ne scrisse le lyrics nel momento più kafkiano della sua vita, quando sentiva di aver raggiunto un bivio pericoloso nella sua carriera di rockstar. Ma che i testi parlassero di se stesso - come disse in un'intervista rilasciata ad Armando Gallo - se ne rese conto soltanto mentre li cantava per la prima volta davanti a un pubblico. In "Cuckoo Cocoon" c'è questo verso: "I feel so secure that I know this can't be real". Un conclamato segno di schizofrenia. Peter si trovava veramente a una svolta delicata, come riflettono anche le parole "cushioned strait-jacket" ("camicia di forza imbottita") di "In The Cage".
        
***

Roger Waters dei Pink Floyd avrebbe realizzato The Wall, la sua propria rock-opera sull'alienazione, non prima di cinque anni più tardi. Anche The Wall è un doppio, e anche quel disco segnò l'inizio di un distacco che avrebbe avuto sulla band notevoli ripercussioni...


Tracks:

Disc 1    

1. The Lamb Lies Down On Broadway
2. Fly On A Windshield    
3. Broadway Melody Of 1974  
4. Cuckoo Cocoon    
5. In The Cage    
6. The Grand Parade Of Lifeless Packaging   
7. Back In N.Y.C. 
8. Hairless Heart   
9. Counting Out Time    
10. Carpet Crawlers    
11. The Chamber Of 32 Doors  

Disc 2    

1. Lilywhite Lilith  
2. The Waiting Room   
3. Anyway    
4. Here Comes The Supernatural Anaesthetist    
5. The Lamia 
6. Silent Sorrow In Empty Boats   
7. The Colony Of Slippermen (The Arrival/A Visit To The Doktor/Raven)  
8. Ravine 
9. The Light Dies Down On Broadway   
10. Riding The Scree    
11. In The Rapids   
12. It    





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