28 ott 2017

Novità dal fronte degli Spock's Beard

L'anno scorso gli Spock's Beard sono stati presenti alla Morsefest di Nashville per riproporre Snow, opera-cardine della loro carriera, e, proprio come nella loro esibizione al Night Of The Prog (sempre nel 2016), sono saliti sul palco tutti i "Beards" di ieri e di oggi, dunque anche il fondatore Neal Morse e il batterista Nick d'Virgilio.


Ecco Snow suonato alla Night Of The Prog della Loreley (Germania) (il video presenta solo i primi 15 minuti):





Adesso la registrazione dello Snow nashvilliano uscirà in diversi formati e diverse combinazioni: 2 DVD + 2 CD, 3 LP, 2 Blu-ray e, dulcis in fundo, il pacchetto più "pesante", contenente 2 DVD + 2 CD + 2 Blu-ray.
Data d'uscita prevista: il 10 novembre.

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Rinfreschiamoci la memoria e sentiamo com'era Snow in versione studio:

Snow Part 1



Snow Part 2




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Snow (Live) degli Spock's Beard su Amazon



15 ott 2017

Al Kooper: jazz, blues, rock!

Salve e benvenuti di nuovo alla  domenica jazzistica di Topolàin!

"Di nuovo" è un eufemismo, dato che questo appuntamento si sta facendo sempre più raro, causa altri impegni dello stesso Topolàin. Comunque eccoci qui e, come spesso in passato, il settimo giorno della settimana lo vogliamo consacrare al jazz.

Oggi con... Al Kooper, chitarrista e tastierista newyorchese. E qui siamo dunque in realtà nella zona tangenziale tra jazz e blues, blues e rock.




Kooper, nato a Brooklyn nel 1944, è considerato uno dei grandi innovatori della musica popolare, avendo integrato nei suoi album (a partire dal 1969) e in quelli da lui prodotti diversi rumori di sottofondo, parti orchestrali, nonché cori arrangiati in maniera particolare, sempre nel nome di un rock influenzato da blues e jazz. È stato tra l'altro producer dei Lynyrd Skynyrd, di The Tubes e co-fondatore dei Blood, Sweat & Tears. 

Il suo vero nome è Alan Peter Kuperschmidt e già a 14 anni suonò in un gruppo rock'n'roll: The Royal Teens, che con "Short Shots" riuscirono a piazzarsi al terzo posto della hit parade statunitense. Presto fioccarono le richieste per avere Kooper come "sessionista". Intanto, insieme a Bobby Brass e Irwin Lewine scrisse diversi hits, tra cui "This Diamond Ring", che divenne un Numero Uno per Gary Lewis & The Playboys. 

Nel 1965 lavorò - così come Mike Bloomfield - all'album di Bob Dylan Highway 61 Revisited (l'organo di "Like A Rolling Stone" viene suonato da Kooper). Nel 1966 fu il direttore musicale di un altro album di Dylan: Blonde on Blonde.
La sua collaborazione con il "menestrello di Duluth" continuò anche negli anni successivi, estendendosi ai concerti dal vivo. Altri artisti che lo vollero al loro fianco, in studio e/o sul palco: Jimi Hendrix, i Rolling Stones, The Who.

Al Blues Project del chitarrista Danny Kalb si unì nel 1966. Di quella formazione che univa blues, folk e jazz facevano inoltre parte Steve Katz (chitarra), Andy Kulberg (basso) e Roy Blumenfeld (batteria). Mentre in Gran Bretagna già negli Anni Cinquanta il blues andava incontro ai favori del pubblico (grazie anche all'attività di Alexis Korner e Cyril Davies), in America arrancava, e il Blues Project non ebbe il successo sperato. 

Appena un anno dopo Kooper abbandonò il gruppo per formare Blood, Sweat & Tears: fu il battesimo del jazz-rock!
I Blood Sweat & Tears debuttarono al caffè newyorkese Au Go Go come apri-pista dei Moby Grape. Il pubblico andò in visibilio per il mix di jazz, blues, soul e rock presentato da Kooper & Co. La formazione consisteva nel suddetto Al Kooper (trastiere e canto), Jim Fielder (chitarra, basso), Steve Katz (chitarra), Bobby Colomby (batteria) e in più una nutrita sezione di fiati (Fred Lipsius, Randy Brecker, Jerry Weiss e Dick Halligan). 




Nel '68 Al Kooper si unì a Stephen Stills e Mike Bloomfeld registrando l'album Super Session, che ebbe parecchio successo. A Super Session seguì il vivo Live Adventures of Al Kooper and Mike Bloomfeld, dove si registra una delle prime apparizioni di Carlos Santana. 




I successivi dischi di e con Al Kooper non vendettero molto, e il musicista si limitò a produrre altri artisti e bands (The Tubes, Nils Lofgren, Lynyrd Skynyrd...). Nel 1997 accettò un posto di docente alla rinomata Berklee School of Music di Boston.



Sono uscite nel corso dei decenni diverse antologie e collezioni delle sue canzoni. Soltanto nel 2005 Kooper tornò a registrare un album, dopo quasi trent'anni: Black Coffee. La critica si sprecò in elogi ma l'album non raggiunge cifre di vendita eccezionali. Nel 2008 uscì White Chocolate, la sua ultima fatica. 


3 ott 2017

Commiato da un altro Grande della musica rock


Il progetto Travelling Wilburys (comprendente Petty, Dylan e G. Harrison) fu il vero capolavoro della sua vita.


Era americano di origini indiane ed ebbe un'infanzia difficile a causa del padre "manesco". Qualcuno una volta gli bruciò la casa in California, mezzo rovinandolo. Aveva appena dichiarato alla rivista Rolling Stone che lui e gli Heartbreakers non avrebbero fatto più tournée, a causa dell'età avanzata.

Le sue canzoni più belle: "Into the Great Wide Open", "Free Fallin'", "Refugee", "Learning to Fly", "Don't Come Around Here No More", "Mary Jane's Last Dance", oltre ovviamente quelle con i Wilburys. 
R.I.P. grande Tom Petty.






I post di Topolàin su Tom Petty: 






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