Il Ron McClure Trio si avvale qui dell'apporto di John Abercrombie (leggendario chitarrista jazz) e, ai drums, di Aldo Romano.
Tutte le composizioni di quest'album (degno di far parte della nostra rubrica "Wonderjazz") sono del bandleader, il bassista Ron McClure.
È un jazz "cool" alquanto solido. Molto vicino alle zolle di terra, per così dire. Un jazz "matematico" ma non eccessivamente astratto. Una via di mezzo tra Einstein e Leibniz. Anche i momenti contemplativi non superano i limiti della sentimentalità.
Ron McClure, che iniziò a suonare il pianoforte e la fisarmonica da bambino, passò al contrabasso mentre era a scuola, e nel 1963 (a 22 anni), appena diplomatosi, entrò a far parte del Buddy Rich Sextett. Vanta collaborazioni anche con Herbie Mann, Wes Montgomery e Keith Jarrett. Per quasi due anni fu un componente dei Blood, Sweat and Tears, celebre gruppo jazz-rock del decennio '70. Dal 1990 in poi ha pubblicato numerosi lavori come leader di proprie formazioni jazzistiche.
... col suo trio...
... e col sestetto.