29 mar 2019

Novità Sintonia Distorta

Dopo tre... anzi: quattro anni...

Presto il nuovo album dei lodigiani Sintonia Distorta, che (di nuovo) si avvalgono di un direttore artistico d'eccezione: Fabio Zuffanti. È stata inoltre annunciata la presenza  di alcuni special guest (di prossima ufficializzazione).



Qui in un video del 2016



https://www.hamelinprog.com/sintonia-distorta-frammenti-dincanto/ Un articolo più completo (+ recensione dell'ultimo album) - su Hamelinprog


"Anthemyiees"










Il cantante dei Sintonia Distorta, Simone Pesatori (alias Émonis), ha un side project, che si chiama "Seventh Season". (Rintracciabile su Spotify.)



E qui la presentazione del suo primo single. 

Il single del debutto solista di Émonis



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Gli altri membri della band

Fabio Tavazzi (basso)
Giampiero Manenti (pianoforte, tastiere)
Claudio Marchiori (chitarre)
Marco Miceli (flauto, sax)
Giovanni Zeffiro (batteria)




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25 mar 2019

Francesco Chiummento

È uscito Segnali di pace, di Francesco Chiummento

Di che cosa parla questo concept


Siamo in Siria. Arkan è un 15enne gandhiano che decide di lottare contro l'Isis non con le armi ma adottando - appunto - la dottrina pacifista. Nel primo brano ("Segnali di pace")  il ragazzo espone il proprio proposito. Poi eccolo spiegare ciò che desidera per il suo Paese, ovvero qual è il suo  "Manifesto". Quindi racconta (in "Sacrificio") della gioventù per lui irrimediabilmente perduta e fa un rito ("Ritual") che si concretizza in una voce che gli giunge dal deserto. Ne "Il vuoto dentro" descrive la solitudine che provava, in tempo di pace, pur nel trovarsi in mezzo a tante persone (riferimento alla freddezza della società odierna). Fa la conoscenza di "Rahmsal", un vecchio a tratti ispirato e a tratti inconcludente, quindi incontra "Shendo Dan", il quale ama moltissimo andare in bici. Arkan riflette sull'amore (il track corrispettivo è "L'amore") e, continuando il suo viaggio, conosce dapprima "Neh, Neh" e poi "Shendo Rik", il fratello di Shendo Dan. Con "Dan Dawn" il cerchio si chiude: la natura gli parla e gli fornisce risposte.


Una delle migliori uscite discografiche degli ultimi mesi!



I nostri sono giorni in cui molti musicisti trovano per così dire scampo nella musica zen (penso al recente debutto solista di Ralph Molina, drummer e cantante dei Crazy Horse, band che ancora oggi ogni tanto accompagna Neil Young). Non pochi di questi "fabbri di sonorità" cercano una nuova via... "la" Via... nella meditazione in forma di musica, preferibilmente World Music: un processo di autoguarigione (Selbstheilung), sicuro, ma anche segno di urgente necessità comunicativa; una sorta di invito ai fratelli, in tale epoca di confusione e idee contraddittorie, a formare un'agorà tranquilla e pura in un Parnaso ideale, in un posto situato tra la rete cyberneuronica e le alte sfere dello spirito.

Non crediate però di incappare, in quest'opera, in atmosfere unicamente eteree: Chiummento, che viene dal rock proletario e genuinamente "indie", sviluppa un discorso a diretto contatto con la materia. Sì, chiaro: con la natura. Che è fatta di atomi e... rumori. Ma Segnali di pace è ancora di più: è un album interventista, è musica di protesta, lancia un messaggio antibellico. Tratta di sofferenza, esclusione... di distruzione.
Conseguentemente, l'uso che lui fa della propria voce è anticonformista, anche se non proprio dell'altro mondo. Rientra anzi nei canoni del buon jazzrock, del prog. Siamo in presenza di un "normale" disco di sperimentazione, un'operazione da Homo faber, assolutamente terrestre - per quanto si cerchi qui di puntare verso il cielo descrivendo... il Tutto.

È un passaggio dagli opifici ai boschi, dalle catene di montaggio ai ruscelli, sopra a sentieri che serpeggiano tra rocce che forse non sono rocce ma, anch'esse, pezzi di macchinari della fabbrica globale. Una fabbrica di morte, purtroppo.

Splendido l'ensemble che accompagna l'artista. È un quartetto composto da nomi abbastanza noti:

Paolo Ricca (che è anche il fonico): tastiere, synth.
Riccardo Moffa: chitarra.
Paolo Ranieri: tromba.
Lautaro Acosta: violino.



... E in più, ovviamente, Francesco Chiummento: voce e flauto.

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Segnali di pace è stato registrato dal settembre 2017 al maggio 2018 presso Liquid Air di Paolo Ricca.

I testi sono di Francesco Chiummento.
Musica:
Chiummento e Ricca. Tranne "Il vuoto dentro" (musica composta da Chiummento, Ricca e Alex Catania).





Massimo Realus su Facebook:

Bellissimo e coraggioso album, e più coraggioso ancora il video, con sfondo naturalistico e un "protagonista" davvero originale. A me questi suoni fanno impazzire: sono proprio la mia dimensione, e inoltre si sente che Francesco Chiummento si è circondato di artisti bravi e capaci. Il messaggio ovviamente (positivissimo, e che mi ha raggiunto immediatamente) non va spiegato. Complimenti davvero: soltanto uno spirito libero e dalle idee salde può arrivare a produrre un'opera siffatta. Chi lo etichetta "New Age" commette un grosso errore: si vede che non ha ascoltato il CD. Questo è jazz ("free" e "cool"), è prog jazz... Ma secondo me Segnali di pace si deve assaporare dimenticando tutte le catalogazioni e i "nomignoli". È musica libera!





TRACKS


1. Segnali di pace
2. Manifesto
3. Sacrifice
4. Ritual
5. Una voce nel deserto
6. Il vuoto dentro
7. Rahmsal
8. Shendo Dan
9. L'amore
10. Neh, neh
11. Shando Rik
12. Dan Dawn




Per la cronaca: Francesco rocks! Eccolo infatti, nel video sottostante,  esibirsi in occasione del suo 60. compleanno. Ha una stupenda presenza scenica. E sentite - ancora una volta - che band formidabile!


Gli Ottone Pesante

Nella scena jazz e sperimentale, gli Ottone Pesante sono molto apprezzati: e infatti sono stati invitati all'estero a suonare (andranno, questa estate, in Danimarca e Germania).



L'homepage di questo gruppo di Faenza è qui, e inoltre su Bandcamp gli Ottone Pesante sono presenti con le copertine dei loro dischi, i files da ascoltare gratuitamente e i link per acquisirli.

Ovviamente sul palcoscenico sono imbattibili... soprattutto quando la composizione esalta la sezione ritmica alias batteria.


Apocalips, il loro ultimo album, è del 2018.

Ecco il video di un altro loro brano, tratto stavolta dal primo album, in cui già mettevano bene in chiaro che il loro è un progetto non estemporaneo e che la loro musica è ben ideata e dunque da prendere sul serio.




La 'Suite degli animali fantastici'

Non ha niente a che fare con il film del 2016 per la regia di Davis Yates e ispirato al libro della Rowling. Suite degli animali fantastici è solo un tassello del puzzle dell'ormai concreta discografia dei Quanah Parker, gruppo veneziano guidato dal tastierista Riccardo Scivales. Il disco è del 2015 e, davvero, per via della fantasia immaginifica che lo contraddistingue, potremmo pensarlo come ideale soundtrack di un fantasy hollywoodiano.





Distribuita su 12 tracks, la narrazione si offre anche come strumento meditativo e, certo, sfocia spesso in momenti di pirotecnica bravura. Quando l'abilità si sposa con l'inventiva e corre sul binario di un discorso mondialista e/o naturalista, vien fuori qualcosa di bello e interessante.
E difatti.
C'è da dire inoltre che Scivales e i suoi non si preoccupano di rimanere aggrappati alla lingua italiana o all'inglese: il corpus dei brani reca infatti titoli nell'idioma di Dante ("Risveglio onirico", "Danza di un mattino", "Interludio notturno", "Dejá vu fantastico"...), mentre il primo pezzo e gli ultimi due hanno diciture in inglese ("From Distand Lands" e - cantati in anglosassone - "Death Of A Deer" e il soul rock "Make Me Smile"). Un lavoro molto appagante per l'ascoltatore, che alla fine ha l'impressione di una brevità naturalmente inesistente (abbiamo pur sempre a che fare con 50 minuti, o poco meno, di musica intensa e ad alto livello!).  




Sicuramente l'opera in questione non avrebbe raggiunto la dimensione in cui va a collocarsi senza l'apporto vocale di Elisabetta “Betty” Montino, cantante molto attiva nell'ambito folk e progressive rock, la cui tonalità ricorda a tratti, da molto vicino, la celebre Jenny Sorrenti. Ma bravi tutti: dallo stesso Meister tastierista a Giovanni Pirrotta (chitarre elettriche e acustiche; basso), Paolo Ongaro (batteria e percussioni) e Alessandro Monti (basso, flauto, campanelli, tabla, claves, triangolo).



Video: i Quanah Parker eseguono dal vivo uno dei pezzi dell'album





A proposito di Riccardo Scivales e Giovanni Pirrotta, ricordiamo l'encomiabile lavoro da loro svolto per promuovere, insieme alla musica dei Quanah Parker, un festival prog annuale che vede sempre esibirsi due o tre gruppi sullo stesso palco, e che è giunto alla quarta edizione.


Locandina di una delle edizioni del festival progrock organizzato da Scivales e Pirrotta nei pressi di Venezia



   Alcuni link:





Insieme ai CD dei Quanah Parker, è uscito anche un Demovideo DVD recensito molto favorevolmente dalla critica specializzata. Gli arrangiamenti per pianoforte di diversi brani scritti da Scivales per la sua band sono stati pubblicati dalla prestigiosa rivista statunitense Piano Today ed eseguiti in concerto da musicisti di fama internazionale.



Ancora i Quanah Parker dal vivo








23 mar 2019

Novità Aliante

Sta arrivando il nuovo disco degli Aliante!

Sono iniziate per il trio di freejazz / art rock le registrazioni del nuovo album. L'opera si chiamerà Sul Confine.
Nell'attesa, ecco "L'ultima balena", brano tratto dal loro primo lavoro Forme Libere.




Topolàin ha già recensito Forme Libere: qui!


                Gli Aliante su Facebook

su Prog Archives...

      ...e la presentazione della band e del loro album di debutto su Exhimusic.



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11 mar 2019

Per il cinquantenario dei Jethro Tull

Per celebrare il loro 50.simo anniversario, i Jethro Tull realizzeranno una nuova compilation: 50 for 50. La scelta dei brani è stata effettuata da Ian Anderson, il carismatico fondatore, flautista e cantante del gruppo. 


Si tratterà di un set di tre dischi, con le canzoni messe in un assai vago ordine cronologico. Lo scopo è quello di catturare la varietà di stili e temi affrontati da Anderson & Co. durante questo mezzo secolo di attività. In 50 for 50 è presente la fase iniziale, influenzata dal blues (“Nothing Is Easy”, “Beggars Farm”), i pezzi hard rock divenuti famosi hit (“Aqualung”, “Locomotive Breath”), classici del prog rock quali “Skating Away” e “Critique Oblique"... e non mancano ovviamente nemmeno le canzoni folk come “Heavy Horses” e “Songs From the Wood”.




Inoltre uscirà un album a parte, sempre per la ricorrenza del 50.simo anniversario, contenente una selezione più ristretta di 15 tracks. La versione CD dei 50th Anniversary Hits uscirà il 25 maggio, insieme a 50 for 50, mentre l'arrivo nei negozi delle rispettive versioni su vinile è stata fissata per il 31 agosto. 


Per la storica svolta di boa (mezzo secolo di musica dei Jethro Tull: un evento davvero straordinario, non solo per i fan più affezionati), è stata organizzata una tournée che tocchérà, oltre a diverse città degli USA, anche Montreal. 
E l'Italia?
Tranquilli. Sono previsti tre concerti già a marzo: il 28 al Teatro Colosseo di Torino, il 29 al Dis_Play di Brescia e il 30 all'Europauditorium di Bologna.

http://www.amazon.it/exec/obidos/ASIN/B07D54LFD9/unitcolooffra-21


Jethro Tull 50 for 50 

1. “Nothing Is Easy” – Stand Up (1969)
2. “Love Story” – This Was (1968)
3. “Beggars Farm” – This Was (1968)
4. “Living In The Past” – Living In The Past (1972)
5. “A Song For Jeffrey” – This Was (1968)
6. “A New Day Yesterday” – Stand Up (1969)
7. “The Witch’s Promise” – Benefit (1970)
8. “Mother Goose” – Aqualung (1971)
9. “With You There To Help Me” – Benefit (1970)
10. “Teacher” – Benefit (1970)
11. “Life Is A Long Song” – Living In The Past (1972)
12. “Sweet Dream” (Studio) – Stand Up (1969)
13. “Aqualung” – Aqualung (1971)
14. “Minstrel In The Gallery” – Minstrel In The Gallery (1975)
15. “Critique Oblique” (Steven Wilson Remix) – A Passion Play (1973)
16. “Weathercock” – Heavy Horses (1978)
17. “Cross-Eyed Mary” – Aqualung (1971)
18. “Bouree” – Stand Up (1969)
19. “Dun Ringill” – Stormwatch (1979)
20. “Heavy Horses” – Heavy Horses (1978)
21. “Hunting Girl” – Songs From The Wood (1977)
22. “Bungle In The Jungle” – War Child (1974)
23. “Salamander” – Songs From The Wood (1977)
24. “Pussy Willow” – The Broadsword And The Beast (1982)
25. “Too Old To Rock ‘n’ Roll: Too Young To Die” – Too Old To Rock ‘n’ Roll: Too Young To Die! (1976)
26. “Songs From The Wood” – Songs From The Wood (1977)
27. “The Whistler” – Songs From The Wood (1977)
28. “Really Don’t Mind/See There A Son Is Born” – Thick As A Brick (1972)
29. “Moths” – Heavy Horses (1978)
30. “One White Duck / Nothing At All” – Minstrel In The Gallery (1975)
31. “Cup Of Wonder” – Songs From The Wood (1977)
32. “Ring Out Solstice Bells” – The Jethro Tull Christmas Album (2003)
33. “Skating Away” – War Child (1974)
34. “A Christmas Song” – The Jethro Tull Christmas Album (2003)
35. “One Brown Mouse” – Heavy Horses (1978)
36. “Rare And Precious Chain” – Roots To Branches (1995)
37. “Kissing Willie” – Rock Island (1989)
38. “Rocks On The Road” – Catfish Rising (1991)
39. “Fylingdale Flyer” – A (1980)
40. “Paparazzi” – Under Wraps (1984)
41. “North Sea Oil” – Stormwatch (1979)
42. “Steel Monkey” – Crest Of A Knave (1987)
43. “Black Sunday” – A (1980)
44. “European Legacy” – Under Wraps (1984)
45. “Budapest” – Crest Of A Knave (1987)
46. “Broadsword” – The Broadsword And The Beast (1982)
47. “Dot Com” – J-Tull Dot Com (1999)
48. “Farm On The Freeway” – Crest Of A Knave (1987)
49. “This Is Not Love” – Catfish Rising (1991)
50. “Locomotive Breath” – Aqualung (1971)



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http://www.amazon.it/exec/obidos/ASIN/B07CBCT1WT/unitcolooffra-21



Jethro Tull 50th Anniversary Hits 

1. “Love Story”
2. “Living In The Past”
3. “Life Is A Long Song”
4. “Sweet Dream”
5. “The Witch’s Promise”
6. “Aqualung”
7. “Dun Ringhill”
8. “Cross-Eyed Mary”
9. “Bouree”
10. “Bungle In The Jungle”
11. “Steel Monkey”
12. “Too Old To Rock ‘n’ Roll”
13. “Ring Out Solstice Bells”
14. “Farm On The Freeway”
15. “Locomotive Breath”