25 ott 2020

Daniele Sollo - 'Order and DisOrder'

 Avevamo già annunciato l'uscita dell'album (link: qui!) e adesso ne descriviamo in particolare tutte le tracce, avvertendovi fin d'ora che quella che ci ha colpito di più, deliziando il nostro palato di cultori del prog rock, è stata senza dubbio la quinta, "Anytime, anyplace". Un brano davvero grandioso. 

Ma nell'affresco di Order and DisOrder, composto da sei titoli, si trova tutta la varietà di gusti e conoscenze di Sollo. Il bassista suona sia il fretless che il basso con i tasti e arriva qui a proporre anche "qualcosina" del repertorio di musica classica che è stata parte importante della sua crescita. (Leggi l'intervista di Yastaradio).



L'album inizia con "11-IX-1683", che si richiama a una data storica: in quel giorno, a Vienna venne rintuzzato il tentativo dell'esercito ottomano di invadere la capitale... e, con la capitale, l'intero continente europeo. L'imponente attacco venne fermato dal re Giovanni III di Polonia, che, guidando personalmente la cavalleria polacca, riuscì a fermare l'espansione dei Turchi ottomani, appunto, nel Vecchio Continente. Un giorno cruciale per l'Occidente, quell'11 settembre (uno dei molti 11 settembre che sono riportati sui libri di storia!).
Il brano ha forma di canzone rock ed è "pesante" quanto basta per piacere anche agli appassionati del metal.


"Turn left" comincia con un'atmosfera ugualmente grave e qui si comprende che Pastorius e Squire sono stati tra i fari, tra le figure ispiratrici di Daniele Sollo, pur se apparentemente lontani tra di loro: per il ruolo che hanno dato al basso elettrico, che è non più uno strumento che “sta dietro” agli altri ma avanza allo stesso piano delle tastiere, delle chitarre...

"A journey" ci rammenta che il curriculum di Sollo è ricchissimo. Spulciando il curriculum, infatti, troviamo il musicista non solo nel ruolo di bassista prog e di sperimentatore, ma anche in orchestre di liscio e latin-jazz. "A journey" inizia in maniera rilassata e si snoda in mid-tempo, pur se con ventate di inquietitudine e impellenza. Probabilmente, dal vivo questo brano sarebbe capace di trasmettere emozioni anche forti, che qui vengono un po' stemperate dopo l'ascolto delle prime due tracce (che sono diventate due singles su digitale, gli apripista di Order and DisOrder).

Bella e fantasiosa "In my arms", che inizia con una simil-orchestra apparentemente gioiosa insistente sullo stesso fraseggio mentre parte una melodia cantata in tono basso che sembra andare - e va! - in tutt'altra direzione. Alla fine, è soprattutto il gioco a due tra il basso e quel sempre più disturbante coro (di archi?) che non vuole smuoversi di un millimetro...
 
"Anytime, anyplace" (di quasi dodici minuti) è il brano di certo più accessibile, in forma canzone lunga, suite. Da proporre e riascoltare più volte. Davvero ben fatto, con tastiere progressive tutte da godere, cantato un po' alla Fish e con, verso la chiusura, una chitarra elettrico-ritmica superlativa, che poi diventa una chitarra solista dotata di tutti i carismi.

"Pavane in F# Minor" è una di quelle "stravaganze" che riprendono, rielaborandolo, un motivo della musica classica infondendogli nuovo ossigeno, nuove energie: a forza di corde distorte che lo rendono degno di diventare il soundtrack di qualche film, magari un western ambientato in una delle nostre giungle metropolitane...

È così che finisce Order and DisOrder, sei tracce che ribadiscono e riconfermano, rafforzandolo, il talento creativo e tecnico di Daniele Sollo.


Sollo ha già suonato con Fabio Zuffanti nel progetto Höstsonaten e con Il Cerchio Medianico di Stefano Agnini, tra gli altri. 

Per leggere altri particolari su di lui e la sua musica, vedi il nostro articolo precedente (clicca qui). Oppure leggi la sua biografia come essa viene presentata su Mat2020. 


Order and DisOrder.


Cantanti: Alessandro Corvaglia, Fabio Zuffanti, Marco Dogliotti.

Tastiere: Stefano Agnini, Luca Scherani, Jason Rubenstein. Samuele Dotti

Chitarre: Domenico Cataldo.

Batteria: Maurizio Berti, Valerio Lucantoni.


Daniele Sollo ha suonato chitarre, tastiere e... il n'a pas besoin d'être dit... il basso.





Per acquistare il CD: GT Music Distribution

         Publisher: MP & Records




Daniele Sollo fa la cover di "Come On Come Over" (Jaco Pastorius, 1976) su un basso della Biarnel Liuteria




Daniele Sollo Official Youtube Channel



24 ott 2020

"Change the World", single dei Notturna. E presto (si spera) il nuovo album!

 Da Trieste con piacevole meraviglia! Un gruppo a 360 gradi che si incentra sull'arte chitarristica e compositiva di Michele Rizzi. Trent'anni di prog-rock, ma non solo: il genere dei Notturna in realtà è abbastanza vario, anche se non possiamo parlare di crossover: i binari sono ben infissi e si tratta di suoni inconfutabilmente rock!

... Comunque Rizzi preferisce cantare in italiano, con qualche debita eccezione. (Vedi appunto video attuale.)




Gli album del "passato", Illusioni (1998), Le tue ali (2005) e Dentro me (2013), offrono tantissimo e danno una buona idea dello stile dei Notturna. Tra l'altro le opere sopraccitate le si può tranquillamente ascoltare su Spotify (clicca qui!)... e altre piattaforme.

Notturna - "Le tue ali (Versione 2)"

Da pubblicizzare/catalogare sotto gli hashtag: 
                                      #artrock #poprock #rock #music #Italy #Italian #songs



Ma è in arrivo un nuovo release, come ci informa l'homepage del gruppo


Il titolo: Tra gli Angeli.


"Stiamo bene e il disco arriverà presto", ci suggerisce questa foto scovata sulla pagina Facebook dei Notturna.

   Lyrics video of the new song



Un nuovo album dunque per i Notturna, un nuovo volo che occorre sostenere fortemente, visto che l'imprenditoria musicale sembra cieca e, più appropriatamente, sorda, e che nessun manager o investitore nostrano, nessuna label, osa o è in grado di sostenere talenti di tale livello.
E sì che i Notturna sono attivi fin dagli Anni Ottanta, sempre facendo un rock raffinato per quanto duro, che spazia dalle riscoperte e rielaborazioni di brani classici al cantautorato moderno! E non sono mancati i momenti alti sul palco, con l'apertura di concerti dei Timoria, dei Tiromancino e altre band stranote. 
Notturna: una formazione che ha cambiato più bassisti che altro (per inciso, il povero Stefano Simoni si spense nel 2010) e che cerca di colmare gli iati, le pause, con EP e singles, con il lavoro "on field" (nella sala prove e in quella di registrazione) e con il lavoro... a tavolino. 
Le idee principali le porta Michele Rizzi. Ed i suoi sodali, Christian ("Chris") Hirsch (batteria) e Giuseppe Mechi (basso) danno il loro splendido contributo. (Per la cronaca: Mechi è della partita ormai da diversi anni.)

Diamo un piccolo sguardo all'ieri...

Notturna - 'Czards"

 #rock #music #classical #ethno #hardrock

#progrock #metalprog #progmetal


Sostenete la buona musica! Fate pubblicità anche voi sui social! Potreste usare il testo seguente: 

'Notturna'

Listen this freaky hard progressive metal track ("Change the world") by guitarrist Michele Rizzi!

     http://notturna.net

Notturna two other members are Christian Hirsch (dr) and Giuseppe Mechi (bass).

#music #progressive #metal


 Ecco un brano formidabile dall'album di ormai sette anni fa, Dentro me



QUALCHE   LINK 


http://www.NOTTURNA.net/​

La pagina su Facebook...

... il NOTTURNA Youtube Channel...

e la loro presenza su ReverbNation.




I Métronhomme e il loro "disco del lockdown"

"Arkè" è un brano dal loro "lockdown"-EP dal titolo Tutto il tempo del mondo - 1.òikos. Vedi il nostro articolo dedicato (clicca qui!).

Il brano racconta di paura, di terrore. Le sonorità oscure lo evidenziano, ma, per rendere maggiormente l'effetto, in coda è stato inserito l'ultimo discorso pubblico del presidente romeno Nicolae Ceaușescu (Bucarest, 21 dicembre 1989). Un audio terribile che - i ragazzi di Métronhomme ne sono ben consci- amplifica l'effetto "disturbante".

Il video è opera della videomaker Giorgia Tranquilli, moglie del pianista della band (Tommaso Lambertucci).


Curiosità; nel video si vede anche una mano, o meglio la radiografia di una mano... Beh, non è una finzione! Il chitarrista, Marco Poloni, si era fratturato un dito. In suo onore, è stato immortalato nel video di "Arkè", appunto, il suo arto attraversato dai raggi X...

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Tutto il tempo del mondo, quinto disco in studio del gruppo di Macerata, è nato in condizioni di difficoltà quasi estreme. L'idea di dare la stura a un "esperimento compositivo" per superare lo iato costrittivo è stata di Mirco (o Mirko) Galli, il bassista. I Métronhomme hanno iniziato nel secondo giorno del "lockdown", per essere precisi. Il problema era: non potevano usare la sala prove né andare a recuperare eventuali strumenti, trovandosi questi al di fuori dei confini comunali. (Conosciamo tutti le restrizioni imposte a causa del propagarsi del virus.)

Con l'eccezione di Lambertucci, che ha il pianoforte in casa e lo studio di registrazione nella sua cantina insieme all'intera strumentazione (una fortuna: così è stato possibile il mixaggio immediato del lavoro), gli altri si sono dovuti riorganizzare.

Marco, sprovvisto di chitarra elettrica rimasta in sala prove, ha utilizzato il pianoforte verticale che ha in casa (leggermente scordato, come si può sentire in "Quarantine", ma la band ha deciso di non scartare quel contributo proprio per l'effetto non artefatto); ha utilizzato inoltre il Maschine, strumento elettronico che si era comprato poco prima e dal quale è rimasto affascinato per via delle numerose possibilità sonore che esso offre; e ha usato altresì una chitarra acustica 12 corde di cui una rotta (!). Tutti gli effetti in "Di una Moneta che Cade" (terza traccia) sono stati generati da un suo esperimento: quello di collegare la vecchia 12 corde al Maschine!




Mirko (il bassista) ha impiegato il periodo in casa costruendo il suo secondo basso (è bravo in falegnameria e in altri ambiti da homo faber!) e con quello ha registrato quasi tutti i nuovi pezzi. Ha usato anche un synth-bass. 

Andrea Lazzaro Ghezzi, il batterista, che non può suonare la batteria acustica nel suo appartamento (e la tiene in sala prove), si è sbizzarrito a trasformare diversi oggetti in strumenti percussivi (vedi nostro articolo).

Lo stesso Andrea ci racconta:

"Ho utilizzato un oggetto alla volta, cercando di ricostruire le ritmiche che avevo in mente, sincronizzando, alla fine, le varie tracce. È stato un lavoro tanto divertente quanto impegnativo! Spesso mi son ritrovato a ricominciare da zero perchè magari, la mattina dopo, non mi piacevano più le cose registrate il giorno precedente! Ma è stato fantastico sentire, di giorno in giorno, come crescevano i pezzi con gli arrivi via mail dei mix contenenti le aggiunte degli altri. Sorprendente soprattutto il fatto che le varie parti suonate senza comunicare direttamente tra noi fossero coerenti..."

Stupiamo nell'apprendere che una bacinella da bucato, usata come base ritmica, suona meglio di una cassa DW da 1000 €!

L'esito finale di questa vera e propria ricerca sperimentale... "coatta", in gruppo ma nel contempo separati, è davvero stupendo. I membri dei Métronhomme si sono divertiti a provare nuovi materiali e nuove tecniche. Ciò ha accresciuto la loro voglia di superare i limiti del fattibile. E, dopo aver terminato un paio di brani, hanno scoperto che erano sulla strada di potere e volere fare un album. Hanno perciò comunicato la loro idea a Vannuccio Zanella (il loro editore con la Micio Poldo) e a Loris Furlan, i quali li hanno sostenuti sulla fiducia.

Altro brano: "Supermarket"





Facit: un risultato geniale sul serio. Eccolo:






23 ott 2020

Tao Radio

 (Web)Radio davvero speciale. Tao Radio


Dal Molise al mondo con... tanta anima musicale.


Una delle trasmissioni che vi raccomandiamo di Tao Radio è quella del venerdì dalle 18:00 alle 19:00.

Si chiama Scritture e Riletture del prog italiano Anni 70. (Cover prog!!)


Scritture e riletture
Nella puntata di oggi, venerdì appunto, c'era la seguente scaletta:

-
Hautville
- Non mi rompete (
Banco del Mutuo Soccorso - Official
) dall'album "Le Moire" (SPQR, 2013)
-
Finisterre
- Alta Loma Five Till Nine (
PFM Premiata Forneria Marconi
) dall'album "Zarathustra's Revenge" (Mellow Label Production @Mauro Moroni)
- Audio - Sguardo verso il cielo (
LE ORME
) dall'album "Zarathustra's Revenge"
-
Quintorigo
- Luglio Agosto Settembre Nero (Area - International Popular Group) dall'album "Il Cannone" (2006)
-
Mary Newsletter
- In un vecchio cieco (
OSANNA
) dall'album "Zarathustra's Revenge"
- Odessa - Alzo un muro elettrico (
Il Rovescio Della Medaglia
) dall'album "Stazione Getsemani" (1999)
- Eftus - Favole Antiche (Celeste -
Ciro Perrino
) dall'album "Zarathustra's Revenge"
LIVE @
TAO studios
 Ascolta la buona musica su Tao Radio!

21 ott 2020

Nuova Compagnia di Canto Popolare a Poietika 2020

Evento di chiusura di Sonika Poietika!

Sabato 24 ottobre gran finale con 
La Nuova Compagnia di Canto Popolare al Teatro Savoia di Campobasso
Concerto della celebre formazione napoletana, protagonista internazionale della musica tradizionale. 


NCCP a Campobasso! 


Regione Molise
Fondazione Molise Cultura 
sono liete di presentare:


Sonika Poietika 2020:

NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE
in concerto

Sabato 24 ottobre 2020
Ore 21.00
Teatro Savoia
Campobasso
 


Il finale di Sonika Poietika 2020, rassegna musicale prodotta dalla Fondazione Molise Cultura, si concluderà a sorpresa sabato 24 ottobre con il concerto del più celebre gruppo della musica partenopea, una delle formazioni di riferimento in Europa per la ricerca folk, la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Dopo 50 anni di attività e numerosi riconoscimenti ottenuti, la NCCP si è aggiudicata quest’anno la prestigiosa Targa Tenco per il miglior album in dialetto con l’ultimo cd, edito da Squilibri, intitolato Napoli 1534. Tra moresche e villanelle. E' il miglior finale possibile per Sonika Poietika, che durante le date estive ha approfondito i rapporti tra musica, parola e Meridione e ora, con la partecipazione di una autentica istituzione musicale italiana, affronta l'ultima data con un concerto imperdibile

Nata nel 1970 con l'intento di diffondere i valori della tradizione, la NCCP ottiene uno strepitoso successo al Festival di Spoleto del 1972, sotto la guida e l’egida del maestro Roberto De Simone con il quale realizza La Gatta Cenerentola. Il 1974 segna così la sua consacrazione internazionale, sancita anche dalle continue partecipazioni ai principali festival d’Europa e d’oltreoceano. Con alle spalle numerosi album - nei quali hanno ripercorso le molteplici declinazioni di una musica aperta a infinite suggestioni - e  innumerevoli concerti e spettacoli in ogni angolo del mondo, con il suo ultimo lavoro la NCCP è ritornata alle origini, innestando la sua nuova proposta artistica sulla rivisitazione di un antico codice di villanelle e moresche che, di brano in brano, evoca le atmosfere della prima metà del Cinquecento quando Napoli era una delle più vivaci capitali europee, ricca di una produzione musicale all’incrocio tra colto e popolare, nel continuo intreccio di registri espressivi diversi. Un lavoro firmato da Corrado Sfogli, prematuramente scomparso lo scorso marzo dopo la pubblicazione dell’album salutato da più parti come un autentico capolavoro: ed è anche nel suo nome, e per rinnovarne la lezione di vita e di arte, che la NCCP ha ripreso a solcare teatri e piazze, portando ovunque i suoni e i ritmi e le melodie di una musica senza tempo.

Attorno alla figura carismatica di Fausta Vetere, sul palco del Teatro Savoia ci saranno gli altri musicisti dell’ensemble partenopeo, vale a dire Carmine Bruno (percussioni), Gianni Lamagna (voce), Michele Signore (violino e lira), Marino Sorrentino (strumenti a fiato), Pasquale Ziccardi (basso) e Umberto Maisto (chitarre). I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili esclusivamente sulla piattaforma www.liveticket.it. Saranno a disposizione sia posti singoli e separati, sia posti doppi, affiancati riservati a persone congiunte. Non sarà possibile acquistare oltre due biglietti per ogni singola persona.




POIETIKA:

FONDAZIONE MOLISE CULTURA:

REGIONE MOLISE:

Synpress44 Ufficio stampa:


19 ott 2020

Ana Carla Maza, violoncellista e cantante

Quanto può essere bello il latin jazz!

Ana Carla Maza su Spotify: clicca qui!

Ana Carla Maza su Facebook 



È una violoncellista e cantautrice cubana, figlia di musicisti. Calcò i palcoscenici di Havana già da bambina. Oggi si esibisce dovunque nel mondo. Ha all'attivo due dischi solisti.


La flor: l'album del 2020 di Ana Carla Maza

4 ott 2020

Daniele Sollo - 'Order and DisOrder'

Domenico Cataldo, l'imprescindibile, impegnatissimo Zuffanti, il cantante Alessandro Corvaglia, e altri musicisti di spicco hanno collaborato con Daniele Sollo al suo album di esordio Order and DisOrder, che sarà disponibile dal 12 ottobre! Per altri particolari: homepage su FB del bassista napoletano.


 Ordina direttamente!


... o presso GT Music.


Solo per veri appassionati del rock progressivo e della jazz fusion!



Daniele Sollo (Napoli, 1978), comincia a suonare all’età di 7 anni. Passa al basso elettrico a 14 anni studiando sotto la guida del bassista Giuseppe Brandi. Da allora, “si fa le ossa” nei più svariati generi e in diverse formazioni. Le sue esperienze musicali più interessanti sono quelle che riguardano i lavori presso alcuni dei più importanti nomi del progressive rock italiano negli anni 2010. A questo periodo risalgono le collaborazioni con: Luca Scherani (Echoes of Secrets - A Pink Floyd Tribute); Höstsonaten (Symphony n.1: Cupid and Psyche), il celebre ensemble prog di Fabio Zuffanti; Stefano Agnini (Il Cerchio Medianico). È in questo periodo che comincia a lavorare a ciò che sarà il suo primo lavoro da solista: Order and DisOrder, nel quale è evidente – nonostante la “matrice” espressamente di tipo progressive – l’eterogeneità delle influenze musicali che hanno contraddistinto il percorso artistico del bassista. Al progetto partecipano grandi nomi della scena prog italiana, a partire proprio dagli amici con i quali ha collaborato, ed infatti ALESSANDRO CORVAGLIA, FABIO ZUFFANTI e MARCO DOGLIOTTI sono chiamati al canto, STEFANO AGNINI, LUCA SCHERANI e JASON RUBENSTEIN alle tastiere. Completano la band DOMENICO CATALDO alle chitarre, SAMUELE DOTTI alle tastiere, MAURIZIO BERTI e VALERIO LUCANTONI alla batteria. E naturalmente al basso, chitarre e tastiere DANIELE SOLLO.
L'album e' in uscita il 12 Ottobre 2020 con distribuzione G.T. MUSIC DISTRIBUTION ed Edizioni Musicali MICIO POLDO.




Luxury digipack CD - Cod.: DS0001 Etichetta: D.S. - Anno: 2020 Album Teaser : https://youtu.be/Fo5tLirNFgk


 

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Spot: Daniele Sollo suona un basso Biarnel Scorcio



3 ott 2020

Uno studio di mastering col "pedigree", per cantanti e gruppi

Artisti, musicisti. Se vi serve un mix, un mastering, Robert ("Bob") Fix (sassofonista ex Saint Just, e fu anche nel gruppo che accompagnò Edoardo Bennato) ha un suo studio dedicato. 

 Ecco l'homepage del BobFixMastering Studio:

http://www.bobfixmastering.it/ita/Home.html