9 ott 2022

'Moonage Daydream', il docufilm su David Bowie

 Presentatore: "E queste scarpe? Sono da donna, da uomo o da bisessuale?"

David Bowie: "Sono solo scarpe, sciocco!"






Solo David Bowie e la sua arte per 140 minuti. Moonage Daydream!

Uno straordinario lungometraggio. Il film ha richiesto quattro anni per essere assemblato e altri 18 mesi sono stati dedicati alla colonna sonora. 

Moonage Daydream è programmato (per il momento) solo il 26, 27 e 28 settembre al cinema. Ma il successo è assicurato e dunque lo potremo possedere presto su DVD...



#DavidBowie. La storia del "Duca Bianco".





La rivista inglese Uncut così recensisce Moonage Daydream, il documentario su David Bowie realizzato da Brett Morgen

<< È uno "sballante" resumée della vita di David Bowie
                 'Keep your 'lectric eye on me, babe'

Articolo di Damon Wise

Forse non si tratta della biografia approfondita e completa che molti pensano che il Duca Bianco avrebbe meritato, ma è di certo un film che lo stesso Bowie avrebbe amato: giocoso, intelligente e ammirevolmente diffidente nel presentare un argomento che a tanti di noi è familiare. È una fantasticheria da brivido: assomiglia più a un flashback "acido" che a un documentario.
Il regista, Brett Morgen, ha adottato un percorso simile a quello di 'Montage Of Heck' (su Kurt Cobain). 'Moonage Daydream' si apre con una sequenza ricavata dalla collaborazione di Bowie con i Pet Shop Boys nel 1995 ("Hallo Spaceboy"): questo non è solo un modo intelligente per sottolineare l'intenzione di evitare un resoconto lineare degli ultimi giorni sulla Terra della star, ma anche un segnale che Morgen è informato non solo sulla discografia classica di Bowie ma anche su quella "tarda". Alcune omissioni possono sorprendere – il ritmo frenetico del docufilm sembra portarci da 'Ziggy Stardust' direttamente a 'Low' – ma altre invece hanno una spiegazione: manca tutta la produzione degli anni '80 posteriore a 'Let's Dance', inclusi entrambi gli album dei Tin Machine. [Leggi l'intervista di 'Uncut' con il regista (articolo in ingl.).]

Una tecnica di inquadratura che utilizza filmati del promo di 'Blackstar' consente a Morgen di giocare con la metafora di Bowie quale extraterrestre precipitato in Gran Bretagna nel periodo del dopoguerra. D'altronde però il regista scava nelle origini terrene di Bowie, usando estratti di antiche interviste televisive in cui la star espone i suoi pensieri, rivelando che il successo iniziale significava per lui che non sarebbe mai diventato la persona che "avrebbe dovuto essere". Per accompagnare questi momenti, Morgen utilizza alcune interessanti riprese dal vivo, che sembrano sottolineare l'autoanalisi attenta di Bowie e include una versione fenomenale, particolarmente riuscita, del brano "The Jean Genie", che incorpora il beatlesiano "Love Me Do".

Numerosissimi i riferimenti: un torrente di immagini e concetti che saranno cari a chi ha confidenza con il lavoro da attore di Bowie, con i suoi dipinti, con la sua collezione di libri o il suo lavoro esoterico insieme ad artisti quali il cantante Klaus Nomi o la compagnia canadese di balletto La La La Human Steps. Chi invece non sa a cosa si riferisce Morgen, avrà forse qualche difficoltà ad apprezzare appieno 'Moonage Daydream'. Nel contempo, però, è piacevole imbattersi in un film che pretende che il lavoro di assemblaggio lo faccia lo stesso spettatore! 'Moonage Daydream' potrebbe non essere l'intera storia del Duca Bianco, tuttavia è un tentativo davvero potente di trasmetterci l'irrequieta curiosità che ha caratterizzato, fino alla fine, l'uomo David Bowie.

'Moonage Daydream' ha debuttato nel Regno Unito il 22 settembre. >>

          



31 ago 2022

Fascination Curve - 'Corona Time In Amerika' (2022)

Al Coronavirus non poteva non essere dedicato un album di rock progressivo! Ci hanno pensato i Fascination Curve. Il titolo: 'Corona Time In Amerika'. Che è qualcosa a metà tra il concept e un'opera rock.

Karl Lundeberg, tastierista, cantante e compositore della band, ne ha avuto abbastanza delle imposizioni legate al Covid 19 ma ancora più dello sbandamento degli Stati Uniti d'America (che è una delle sue patrie: Lundeberg, di famiglia norvegese-americana, è infatti cresciuto a Washington DC ma anche in Inghilterra e in Norvegia). Ha realizzato, insieme a questo suo gruppo, un disco che parla di razzismo, di estremismo politico e degli altri problemi a tutti noi noti. Il brano più lungo è anche quello da cui l'album prende il nome, e cioè la 'suite' di 20 minuti intitolata appunto "Corona Time In America".

I Fascination Curve sono una crew di musicisti che hanno collaborato con vari protagonisti del rock e non solo: dai Rolling Stones a John Cage, passando per Miroslav Vitous, Elton John, Rick Wakeman, Ringo Starr, Gilberto Gil, Phil Collins, Madonna, Ambrosia, Stev Vai, Steve Gadd, Keith Emerson, Michael Jackson.



Line Up:

Karl Lundeberg | keyboards, guitar, vocals

Marc Bonilla | guitar, vocals

Ken Stacey | vocals

Amy Keyes | vocals

Mha Bhati | bass

Tim Riess | soprano sax

Gregg Bissonette | drums



I brani:

01. Land of the Free, Home of the Slave

02. Sometime, Somehow

03. I Will Breathe with You (Prelude)

04. I Will Breathe with You

05. Corona Time in Amerika

06. Dip Them in Gold (Prelude)

07. Dip Them in Gold

22 ago 2022

Sud Arkhè

 Il Meridione come terra promessa, come fierezza di farne parte, come umori, mercati, voci, villanelle.




Sud Arkhè - "Villanella a lu ciardino", con la voce di Marilla Talarico.
Dall'album Direzione Sud Vol. 1, uscito per Ma.Ra.Cash


Questo articolo si occupa di uno straordinario collettivo di musicisti capaci di portare dappertutto il clima e l'indole del Mezzogiorno - e di Napoli in particolare. Sud Arkhè: una creatura nata dalla volontà di Pas Scarpato, chitarrista, cantante, compositore fin da sempre attivo un po' dovunque in Italia, da nord a sud. Tramite diversi progetti; i Malaavia tra gli altri, dei quali abbiamo già riferito qui.  



 Il 17 settembre i Sud Arkhè saranno in concerto a Chiuduno (BG). Ed eseguiranno ovviamente molti brani da Direzione Sud


Teniamo in mano questo primo CD dei Sud Arkhè: Direzione Sud Vol. 1. Nonostante il titolo, l'album - curato da Nello D'Anna - lascia intendere anche altre direzioni: la natura, la libertà dei campi aperti, i cieli di colore e speranza. Ciò ci suggerisce l'immagine della cover. Ma - certo - il pentagramma è quello partenopeo.




Quando parte la prima traccia, "Lei ballando va", il cuore già si adagia su un letto di raso. I ritmi e i colori ricordano la Nuova Compagnia di Canto Popolare e dintorni. Del resto non è un caso che i Sud Arkhè abbiano fatto da "opener" a un concerto di Eugenio Bennato
Direzione Sud - Vol. 1 è un'opera caratterizzata da un bel folk-rock mediterraneo dove le canzoni autorate da Pas Scarpato si abbinano a fior fiore di voci femminili, tra le quali quella di Tiziana Radis


Lo scopo di 'Vol. 1'? Presto detto: finanziare il 'Vol. 2'! Né più né meno. Già si è contenti così...
Ci sono realtà musicali straordinarie in Italia (e non solo) che cercano uno sbocco. E a volte lo trovano, ma per poco: il tempo di lanciare qualche bagliore, di catturare qualche attenzione. Poi, si torna a una sorta di quarantena... in attesa che si apra un nuovo palco su cui esibirsi.
I Sud Arkhè forse stanno avendo più visibilità di altri gruppi, grazie anche all'intelligenza, alla sensibilità e alla caparbietà di Pas Scarpato. Avevamo lasciato Pas nella Bergamasca (di nuovo: vedi questo nostro servizio sui Malaavia) e lo ritroviamo a Sciacca, in Sicilia. Quella Sicilia dove poco tempo fa (ad inizio agosto) i Sud Arkhè hanno potuto presentare il loro sound napoletano, nell'ambito della rassegna Dedalo Festival, a Caltabellotta.

 Sud Arkhè: uno dei molti progetti sonori creati da Pas Scarpato, talento napoletano da qualche tempo trapiantato a Sciacca ed esploratore di suoni e ritmi del Sud. Hanno partecipato, poche settimane fa, al siciliano Dedalo Festival (XV edizione, in quel di Caltabellotta): giorni ricchi di eventi culturali, tra musica e letteratura

 Ancora bei ricordi del Dedalo Festival 2022. Foto sotto: la musica dei Sud Arkhè con Davide Campisi e Roberto Ligàmmari

 

Sud Arkhè - "Comme quanno..."
(da: Direzione Sud, 2022)

Le tracce si succedono in chiave di ritmo allegro, anche se i testi spingono a una certa riflessione critica. "Tammuriata d'a fatica" ha delle parti che fanno muovere da sole le gambe, "Sole ca nun more" è già più una composizione romantica...
Com'è tipico del prog folk, alle ballads di gusto popolare si alternano momenti di riflessioni metafisiche. C'è spazio anche per una poesia della solitudine, pur se l'accento generale cade sulla società, sulla comunità, sullo stato di salute del popolo; popolo che certe volte intravediamo come da dietro una finestra e altre, di contro, elevato a vero protagonista delle canzoni. 

Questa la track list:


1. "Lei ballando va" (Armonizzazioni vocali di Tiziana Radis)
2. "Tamurriata d'a fatica"
3. "Sole ca nun more" (Musiche di Pas Scarpato ed Egidio Napolitano)
4. "Mercato d'o spasso"
5. "Villanella a lu cirdino" (liberamente ispirata al celebre dipinto "Il Giardino delle Delizie" di Hieronymus Bosch)
6. "Senza pensieri"
7. "Comme quanno"
8. "Vico Sisina" (Arrangiamenti: Pas Scarpato, Michela Carobbio e Nello D'Anna)
8. "Guagliù guagliù"
10. "Fenesta a mmare"


Al disco hanno partecipato musicisti di varie parti d’Italia. Nella formazione da concerto, invece, trovano posto diversi artisti, comunque protagonisti del progetto nel corso dei tre lustri da quando esso - sotto svariati nomi - esiste. Naturalmente, non manca neppure qualche nuovo innesto. 
Sud Arkhè vede la direzione di Guido Locatelli (batteria) e - ovvio - Pas Scarpato (chitarra). 

La line-up live  (soggetta a variazioni) è composta da:

Pas Scarpato: voce e chitarre;
Max Barba: basso elettrico;
Gaspare Bonafede: percussioni;
Maria Laura Talarico: voce e tamburi a cornice;
Giorgio Khawam: chitarra solista;
Guido Locatelli: batteria.


Tra gli artisti che hanno inciso l'album insieme a Scarpato e Locatelli: Max Barba, Marilla Talarico, Chiara Boldreghini, Elena Biagioni, Giorgio Khawam; il percussionista Gaspare Bonafede, la già citata Tiziana Radis... 



 Al 'Druso', locale di Bergamo
 Sono una band che si diverte molto durante i live: i Sud Arkhè. E, come i grandi gruppi di esperienza, quando non si esibiscono dal vivo, si dedicano alla ricerca musicale. Direzione Sud, uscito per la Ma.Ra.Cash, contiene 10 brani 


A questo punto occorre porre l'accento sulla sensibilità artistica e sull'attenzione di Massimo Orlandini (Ma.Ra.Cash Records), promotor di gruppi e di stili spesso presi sotto gamba (dal grande pubblico, ma non, per fortuna, dalla critica più accorta).



Lo stesso Pas Scarpato, a proposito di sé e della propria storia, ci ha raccontato già nel 2021, quando stilammo l'articolo sui Malaavia:

"Non sono un cantautore. Ho sempre lavorato con delle band dove, oltre che suonare, scrivevo tutto io e arrangiavo. Come le altre, anche Sud Arkhè è una mia creatura. Mi piace rapportarmi ad altri musicisti con bagagli di esperienze diverse. Io e gli altri compagni d'avventura siamo grati a Massimo Orlandini perché è stato il primo a credere nel potenziale della band e tuttora sostiene i nostri progetti."

 

   "Tammurriata d'a fatica"


L'album dei Sud Arkhè è una realtà. 
--- Direzione Sud Vol. 1
Per riceverlo a casa basta inviare una mail a: sudarkhe@gmail.com 
Oppure ordinalo sul Ma.Ra.Cash store!

 


Dalla recensione di Franco Vassia:

Direzione Sud, vol. 1 è la loro prima uscita discografica: un tessuto abilmente cesellato nel quale, tra i ricami, è possibile accarezzare i fili dorati della più profonda cultura partenopea, elementi basilari per la costruzione del disegno centrale: un omaggio ispirato alla continuità e alla semplificazione più diretta e genuina. 
“Balli, villanelle e mercati, musiche e canti che sanno di grano e che ti spruzzano in viso la schiuma del mare”... Più che una direzione, la tappa finale del viaggio risulta essere proprio il Sud, col suo epicentro, col suo vociare  livellato ed equalizzato dal volume del tempo. Incanalandosi, la musica se ne infischia delle curvature e degli argini ma fluisce gioiosa e libera come acqua di torrente. Mentre il canto indossa sgargianti vestiti corali, fuori dall’uscio chiedono udienza anche i riverberi confinanti col famigerato rap. Per gli amanti della musica e del folk meno ecumenico la prenotazione del viaggio in direzione Sud diventa quasi un obbligo.  




Intervista e presentazione a Brixiachannel TV


















8 ago 2022

Cage. Il nuovo single

 Cage (da Carrara) - "The Purple Light of Dawn", primo single dall'album che è in programma quest'anno (probabile uscita: ottobre)



È un gruppo che riesce a fare la spaccata tra musica che piace alle masse e un rock dalle armonie più complesse. Ci troviamo, esattamente, in ambito art-pop / progressive.
I testi dei Cage non sono mai banali, le loro canzoni sono sempre sul pezzo. I temi spaziano dalla necessità di noi umani di capirsi e capire e dunque dai problemi di comunicazione e la mancanza di sensibilità per gli altri, fino agli errori di un mondo sempre meno logico. Summa summarum, abbiamo una visione realistica e dunque "dark" dello stato delle cose, con scarsa fiducia sul futuro dell'umanità, lasciando intravedere unicamente nell'amore (e nella natura con le sue forze misteriose, come in "The Waves", leggi più sotto), un lumicino di speranza. 

Diletta e Giulia 

 Damiano Tacchini


È una formazione che ai più ferrati fa subito pensare a gruppi angloamericani, anche storici, caratterizzati da una voce femminile dalla forte presenza. La cantante dei Cage è Diletta Manuel, ben coadiuvata da Giulia Curti (seconde voci e percussioni).

     



Le origini della band toscana ("Ma siamo gente di confine" ci racconta Andrea Griselli, batterista e compositore: "siamo toscano-liguri, per la precisione") sono prog e hard prog, e proprio per questo, nelle tessiture ricche di lirismo dei loro brani, assume grande importanza la chitarra graffiante di Andrea Mignani, che va a fare da controcanto ai synth dalle atmosfere pop e rock di Damiano Tacchini.

 
Andrea Mignani nel 2021

I Cage hanno sempre cercato di rimanere fedeli alle proprie radici nonostante la girandola dei membri. E amano suonare anche brani di altri, come si addice ai musicisti che amano l'arte dei suoni senza pregiudizi alcuni.
Ecco una loro straordinaria interpretazione di un pezzo degli Eurythmics.


DISCOGRAFIA (LP-album):

 

The View                 Toast Records TO Italy 1992

The Feeble Minded Man    Toast Records TO Italy 1995

87/94                    Musea Records Metz Francia 2005

Secret Passage           Musea Records Metz Francia 2008

Images                   KezzMe FI Italy 2018


   (Singoli:)

"The Waves"                KezzMe FI Italy 2020

"Words", Acoustic Version   KezzMe FI Italy 2020

"I Saved The World Today" (cover Eurythmics) KezzMe FI Italy 2020 

"Battleship - Metal Prog Suite"   KezzMe 2021


Line-up attuale

Andrea Mignani - Chitarra

Damiano Tacchini - Piano, Tastiere

Diletta Manuel - Voce

Giulia Curti - Seconde voci e percussioni

Luca Giampietri - Basso

Andrea Griselli - Batteria




La genesi (in breve) dei Cage


C'erano una volta i Soundproof Red. Quel gruppo, nato nel 1988, eseguiva soprattutto pezzi strumentali... 


"Abbiamo avuto tante modifiche nell'organico" ribadisce Andrea Griselli, coautore delle musiche insieme a Mignani (gli arrangiamenti nascono da un lavoro collettivo; dei testi invece si occupano Damiano Tacchini e Giulia Curti). "Già con Secret Passage, 2007, c'è un massiccio cambiamento nella struttura dei brani che diventano quasi 'canzoni'. Più avanti c'è stato uno spacco totale che ha portato a una crisi e alcuni elementi sono usciti dal gruppo. Io e il chitarrista abbiamo voluto ripartire con un progetto nuovo e avevamo tantissima voglia di lavorare con musicisti che avessero background diversi... Cercavamo quella commistione e abbiamo continuato."



Indirizzi internet di riferimento:

Cage su Instagram


... e su Spotify!



"Flow of Time" (dall'album Images) è costruito su un riff di chitarra metal. L'abilità qui consiste nel mantenere il 5/4 e far scorrere la canzone il più naturalmente possibile. 


Alcuni link esterni, per approfondire ulteriormente: dei Cage parlano...

Metalhammer

Voce Apuana

Andrea Griselli su Facebook

Più o meno pop

Tutto rock (...)


   Andrea Griselli


    New entry: Luca Giampietri


Coniugano freschezza di stile a una ricerca compositiva più elevata e profonda. Crescendi e cambi di ritmo non sono estranei ai Cage, ensemble toscano-ligure dal repertorio originale ormai ampio.






"Cage".

Questo video è una piccola sintesi del duro lavoro di mixaggio e masterizzazione del disco Images. Da lì è nata l'idea di immortalare i backstage e le parti in cui si stava registrando. 

Filmato e montato da Giuseppe D'Aleo presso Nautilus Studio Carrara (MS).


Con "The Waves" raggiungono forse il picco della loro arte e anche dell'accessibilità: pezzo non banale e suonato e cantato ottimamente; non mancano le progressioni e gli intermezzi "colti", ma il motivo che si ripete con appena qualche variazione e il bel coro di accompagnamento raggiungono l'obiettivo di affascinare chi è abituato anche a canzoni meno impegnate. Davvero un brano interessante e si sente che c'è tanto lavoro dietro; e uno dei quesiti principali è sicuramente stato: come faccio a rendere radio-friendly una composizione intelligente e, de facto, art-rock?  


Andrea Griselli: "Le cose nascono senza neppure pensarci, non siamo molto commerciali da quel punto di vista, anche se penso che il desiderio di arrivare a più persone sia insito dentro ogni artista e quindi anche dentro di noi. Riguardo al più recente 'The Purple Light of Dawn', ad esempio, abbiamo curato i suoni sicuramente spostando l'attenzione verso il mondo."

    

La pagina Facebook di Diletta Manuel: clicca qui!


Dall'album Images (il loro quinto, quello del 2018 - che segnò il loro come-back discografico dopo dieci anni di riflessioni, cambiamenti di personale e attività dal vivo), album che ha ricevuto tanti elogi dalla critica musicale, fanno parte, oltre a "Flow of Time" di cui sopra, anche titoli come "Julia's Dream" e "Words".



In attesa del nuovo album, chi è interessato a Images lo può reperire/ascoltare/scaricare qui:

Spotify, I-Tunes, Deezer  





Non possiamo non chiudere l'articolo con due dei brani dei Cage più amati dal pubblico: la versione acustica di "Words" (davvero splendida e al di sopra dei generi, corredata da un video che è, ancora una volta, un'opera d'arte in sé) e "Battleship", metal prog suite che vede tutta la strumentazione in grande spolvero e ci fa intuire cone dovevano suonare i Soundproof Red!








Cage - canale ufficiale Youtube


24 lug 2022

Lutto nel mondo della musica: se ne è andato, a 72 anni, Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls

 



   * Genova, 4 novembre 1949 – Roma, 24 luglio 2022 


De Scalzi era stato colpito da fibrosi polmonare un mese dopo essere guarito dal Covid e, negli ultimi giorni, le sue condizioni di salute si erano aggravate.






  New Trolls - mix di brani


17 lug 2022

Simon Luca & L'Enorme Maria - "Mastico Asfalto"


Anno: 2022

Label: M.P. & Records 

Distribuzione: G.T. Music Distribution




    Album teaser
 

Blues-rock eccellente. Simon Luca (al secolo Alberto Favata) ha un timbro di voce graffiante (e non per l'età: ha cantato sempre così) che riesce ad abbinare a un tono melodioso, e con quest'ugola joe-cockeriana gli riesce di sviscerare tematiche moderne in chiave di blues, inseribili anche in ambiente pop. 

Mastico Asfalto arriva come una ventata di freschezza in un tunnel afoso. E almeno tre dei brani sono fantasticamente radio-friendly, pur se, in quanto a tecnica, ci manteniamo ai vertici. L'ensemble fa un lavoro perfetto, i cori femminili sono impeccabili. Si tratta di sette canzoni plasmate dalle sonorità della musica nata nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti d'America. Canzoni dove anche i testi (attuali e dai temi universali, com'è tipico di questo musicista) hanno la loro importanza nel volere accompagnare l'ascoltatore nelle camminate dentro e fuori del tunnel. 




Simon Luca non è il primo pseudonimo di questo artista piacentino impiantato a Milano. Ai suoi esordi infatti (negli Anni '60) si faceva chiamare Alberto Oro. Dopo i facili romanticismi dei primi 45 giri in stile beat, pubblica nel 1972 un album fenomenale: Per Proteggere L'Enorme Maria. Dove suonano tra l'altro Alberto Camerini (chitarra) e Lucio Fabbri (violino). Con Marco Ferradini ed Eugenio Finardi ai cori. Ma la canzone di Simon Luca che entrò nelle camerette di tantissimi ragazzi, rendendolo veramente popolare, risale all'album successivo, E La Mia Mente?, del 1973, ed è quella che fa: "Apri gli occhi e poi / finalmente vedrai / com'è fatto il viso di una donna".

 

L'Enorme Maria era un supergruppo: comprendeva alcuni dei migliori musicisti milanesi. Oltre ai succitati, c'erano Fabio Treves all'armonica alias blues harp, i fratelli Ricky e Gigi Belloni (poi nei Nuova Idea e nei New Trolls), Donatella Bardi.
E La Mia Mente?, che, come il lavoro precedente del 1972, venne realizzato insieme all'Enorme Maria (stavolta con Claudio Bazzari alla chitarra, Gigi Belloni al basso, Flaviano Cuffari alla batteria, Ronnie Jackson e Claudio Ciampini alle chitarre acustiche e la cantante Flavia Baldassarri), precedette alcuni singoli pubblicati nella seconda metà degli anni '70. Poi Simon Luca smise la carriera solista per scrivere canzoni per altri (Mina, Ornella Vanoni, Milva, Iva Zanicchi, Bruno Lauzi, Astor Piazzolla, Marco Ferradini, Dik Dik, Rosanna Fratello, Paolo Mengoli, Anna Identici, Mal...), componendo anche colonne sonore per televisione e cinema.





Discografia (esclusi i singles)

Da Tremila Anni (Musica Della Parola) 1971 Victory
Per Proteggere l'Enorme Maria 1972 Ariston
E La Mia Mente?    1973    Ariston
Mastico Asfalto    2022    M.P. & Records

 



L'esordio del 1971 Da Tremila Anni era un album orchestrato che ebbe poco successo nonostante la presenza di collaboratori di rango, come alcuni membri degli Stormy Six e, alla batteria, Tullio De Piscopo. L'interessante ed eclettico Per Proteggere L'Enorme Maria vendette bene, invece, e permise a Simon Luca di esibirsi dal vivo in varie manifestazioni. E La Mia Mente?, del 1973, è da considerarsi probabilmente il suo lavoro meglio riuscito... prima di questo Mastico Asfalto.

A 50 di distanza, dunque, Simon Luca fa atterrare L'Enorme Maria nel Terzo Millennio. E la copertina del disco di oggi richiama da vicinissimo quella dell'LP del '72.

 1972...




   FORMAZIONE album del 1972:

Simon Luca - chitarra, voce solista
Ricky Belloni - chitarra
Alberto Camerini - chitarra
Gigi Belloni - basso
Pepe Gagliardi - piano
Franco Orlandini - Hammond organ
Lucio Fabbri - violino
Fabio Treves - armonica
Ezio Malgrati - batteria
Donatella Bardi, Marco Ferradini, Eugenio Finardi, Massimo Villa - cori

               Link a una recensione di Per Proteggere L'Enorme Maria


 ... 2022




 FORMAZIONE album del 2022:

Simon Luca - voce
Marco Leo - chitarre
Edoardo Maggioni - pianoforte e tastiere
Cesare Pizzetti - contrabbasso
Peppe Burrafato - batteria
Lalla Francia - cori, voce su "Sopra i raggi della luna"
Simona 'Jammin' Bovino - cori
Veronica Canestrari - cori, voce su "Fuori dal fango"
Ivan Padul - cori
Jordan Brown - cori

 e con la partecipazione di:

Fabio Treves - armonica a bocca su "Credo"
Claudio Bazzari - chitarra elettrica su "Confini"
Amedeo Bianchi - sassofono su "Fuori dal fango" e "Sopra i raggi della luna"
 


 


  Simon Luca & L'Enorme Maria: Mastico Asfalto

Il CD esce per M.P. & Records, distribuito da G.T. Music Distribution, edizioni Micio Poldo e KY Publishing. Immagine di copertina di Caterina Calea. Artwork e grafica di OndemediE.
Prodotto da Alberto Simonluca Favata, con produzione esecutiva di Marco Leo e direzione artistica di Mario Camerini.





TRACKLIST :

1) "Credo" (4:41)
2) "Mastico asfalto" (4:08)
3) "Confini" (4:53)
4) "Fuori dal fango" (4:49)
5) "Numeri prigionieri" (4:28)
6) "Sopra i raggi della luna" (4:39)
7) "Verso l'infinito" (4:36)