Al Coronavirus non poteva non essere dedicato un album di rock progressivo! Ci hanno pensato i Fascination Curve. Il titolo: 'Corona Time In Amerika'. Che è qualcosa a metà tra il concept e un'opera rock.
Karl Lundeberg, tastierista, cantante e compositore della band, ne ha avuto abbastanza delle imposizioni legate al Covid 19 ma ancora più dello sbandamento degli Stati Uniti d'America (che è una delle sue patrie: Lundeberg, di famiglia norvegese-americana, è infatti cresciuto a Washington DC ma anche in Inghilterra e in Norvegia). Ha realizzato, insieme a questo suo gruppo, un disco che parla di razzismo, di estremismo politico e degli altri problemi a tutti noi noti. Il brano più lungo è anche quello da cui l'album prende il nome, e cioè la 'suite' di 20 minuti intitolata appunto "Corona Time In America".
I Fascination Curve sono una crew di musicisti che hanno collaborato con vari protagonisti del rock e non solo: dai Rolling Stones a John Cage, passando per Miroslav Vitous, Elton John, Rick Wakeman, Ringo Starr, Gilberto Gil, Phil Collins, Madonna, Ambrosia, Stev Vai, Steve Gadd, Keith Emerson, Michael Jackson.
Line Up:
Karl Lundeberg | keyboards, guitar, vocals
Marc Bonilla | guitar, vocals
Ken Stacey | vocals
Amy Keyes | vocals
Mha Bhati | bass
Tim Riess | soprano sax
Gregg Bissonette | drums
I brani:
01. Land of the Free, Home of the Slave
02. Sometime, Somehow
03. I Will Breathe with You (Prelude)
04. I Will Breathe with You
05. Corona Time in Amerika
06. Dip Them in Gold (Prelude)
07. Dip Them in Gold
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