30 apr 2023

Remembering Ahmad Jamal

 Con la morte di Ahmad Jamal (1930-2023), dopo quella di Wayne Shorter, il jazz perde uno degli ultimi protagonisti di un tempo che ha segnato la storia del Novecento.

Ecco il pianista in un bello scatto di Roberto Sanna: Jamal è qui sul palco di 'Time In Jazz' nel 2011.



    Ahmad Jamal - 'The Awakening' (1970)

Nato come Frederick Russell Jones a Pittsburgh il 2 luglio 1930, si è spento a Sheffield (Massachusetts) il 16 aprile scorso. Cambiò il suo nome in Ahmad Jamal dopo la sua conversione all'Islam avvenuta nel 1950. 

Per sei decenni, nel ruolo di leader di piccoli gruppi, ha ottenuto un grande successo. Oltre a essere un Jazz Master del National Endowment for the Arts (NEA), ha vinto un Grammy alla carriera per i suoi contributi alla storia della musica.

Ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di tre anni. A sette anni fu allievo di Mary Cardwell Dawson, che lo influenzò fortemente. Le sue radici a Pittsburgh sono rimaste una parte importante della sua identità ("Pittsburgh significava tutto per me e lo è ancora", ha detto nel 2001). Lì era immerso nell'influenza di artisti jazz come Earl Hines, Billy Strayhorn, Mary Lou Williams e Erroll Garner. Jamal ha anche studiato con il pianista James Miller e a quattordici anni era già un pianista professionista, lodato tra gli altri da Art Tatum. A un critico del New York Times, Jamal ha raccontato: "Ero solito praticare, e praticavo con la porta aperta, sperando che qualcuno passasse e mi scoprisse. Non sono mai stato uno stakanovista, nel senso di coloro che suonano dodici ore al giorno, però ho sempre pensato alla musica. Penso sempre alla musica".


    Ahmad Jamal - mix of songs

Suoi stili: jazz tradizionale, hard bop, modal jazz, cool jazz, post bop.

3 apr 2023

Il debutto di Massimo Pieretti è... un nuovo inizio

Ecco un album autobiografico. Pieretti lo ha realizzato in collaborazione con ben 30 artisti tra i quali Ray Weston degli Echolyn e Kate Nord dei Noveria. Mixato da Francesco Mattei agli Underworld Studio.

 A New Beginning (su Bandcamp)

Il romano Massimo Pieretti è conosciuto come pianista e tastierista, diplomato presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e docente di pianoforte e musica presso il MIUR. Suona inoltre con i Noage, la band di Germana Noage (ex cantante degli Aetherna).

Un nuovo inizio è quello che tutti vogliamo o verso cui ci siamo già orientati. Con A New Beginning, Pieretti ci presenta un bel lavoro composto da 15 brani (alcuni sono "reprise" o versioni alternative) che in parte rispecchiano la passione del musicista per il progressive rock (soprattutto la trilogia "A new beginning part A", "A new beginning part B" e "I hope I will always be here with me"). Tracce interessanti, stilisticamente eterogenee nel loro insieme, cui hanno partecipato fior fiore di colleghi.




Anche su Bandcamp, per l'ascolto e/o l'acquisto!

 Tra i nuovi compositori progressive colti e ispirati: Massimo Pieretti (pianoforte e tastiere, insegnante di Educaz. Musicale)

A New Beginning contiene canzoni nella maggior parte caratterizzate da atmosfere e temi soul e il titolo dell'album fa riferimento ovviamente all'uscita dal tunnel dopo la pandemia da Covid 19. Il disco stesso è nato durante la sosta forzata e rappresenta i pensieri e le storie personali dell'autore, al quale sono cari i temi ambientali e le problematiche sociali.

   "In November"

In questo album Massimo Pieretti si serve di vari cantanti e ha chiamato a suonare anche una bella cinquina di chitarristi.

Cantanti: Ray Weston, Marco Descontus, Elena D'Angelo, Lorenzo Cortoni, Ciro Afeltra, Kate Nord, Daniela Papale, Francesca Pelliccia, Germana Noage, Maria Chiara Rocchegiani, Daniela Del Ponte, Nikeef

Musicisti:

  - Massimo Pieretti: piano, el. piano, organ, synth, programming, samples & backing vocals
  - Gianluca Del Torto: el. bass, rhythm guitar
  - Ivan Avicolli, Gianni De Chellis, Roberto Falcinelli, Luigi Pistillo, Mauro Rosati: guitars
  - Stefano Azzolina: viola; Elena Laurenti: violin; Gianni Pieri: cello
  - Marco Orfei: woodwinds; Riccardo Sandri: mellotron
  - Fabrizio Russo, Emanuele Zazzara: fretless bass
  - Alessio Palizzi, Leonardo D’Angelo: drums
  - Matteo Santi: percussions

 

L'album è suddiviso  in tre parti o "capitoli".

Chapter One
  "Intro"
  "Oh Father"
  "In November"
  "Growing Old"
  "Is It That Girl Right?"
  "Out of This World"

Chapter Two 
  "Interlude"
  "Things To Live and To Die For"
  "Family and Business"
  "A New Beginning 
       Part A - Looking for the Best" 
  "A New Beginning 
       Part B - The Only Way You Can Be"  
  "I Hope You Will Always Be Here With Me"
  "Intro Reprise"

Chapter Three
  "In November" (versione acustica)
  "Things To Live and To Die For" (versione acustica)


Su Bandcamp


Un emozionante, evocativo brano reca il titolo "Out Of This World" (con il celebre discorso di Chaplin dal film Il Grande Dittatore); "Out Of This World" è qui nella versione pre-mixing e "spalmato" in due video di lavoro.

2 apr 2023

Il 'Dante' di Nicola Alesini

 

 

L'immagine "in copertina" dell'Inferno di Pieter Huys (seguace di Hieronymus Bosch) introduce Dante: disco uscito non in formato fisico ma solo in quello digitale per la MP & Records. Qui Alesini è con un nuovo collaboratore: Fabrizio Cicero (ai drums).

I brani rispecchiano i “quadri” danteschi più noti. L'album è un estratto dalla registrazione live (su due tracce) di cinque concerti settimanali, dal titolo “Viaggi Immaginari tra Inferno e Paradiso”, tenutisi nel luglio 2009 in Piazza dei Ravennati a Roma.

Dante è uscito il 25 marzo 2023... dunque, per Dantedì! (Ascoltalo su Spotify.)



  Nicola Alesini: saxes, loops, loop machines, voce 
  Fabrizio Cicero: batteria


Tracklist
  1 "Nel mezzo del cammin" (4:09)
  2 "Nella città dolente" (6:15)
  3 "Caron Dimonio" (8:09)
  4 "L’Ora che volge" (6:39)
  5 "La bocca sollevò dal fiero pasto" (5:10)
  6 "Amor che…" (4:35)
  7 "Come sa di sale" (7:48)
  8 "La miseria" (4:14)
  9 "Diverse lingue" (7:00)
  10 "Quali colombe (3:14)
  11 "Ombre portate" (5:49)
  12 "Come d’autunno" (2:59)
  13 "A chi più sa più spiace" (5:43)
  14 "Vergine Madre" (3:23)


M.P. & Records
is a branch of G.T. Music Distribution di Antonino Destra
Via Municipio, 5
35019 TOMBOLO (Padova) ITALY Ph. +39 49 9470749
   email:
   mprecords@mprecords.it

                                                Link: Nicola Alesini su Spotify

 Un viaggio molto lungo quello di Nicola Alesini nel mondo della musica. E a un certo punto ecco l'incontro con l'autore della Divina Commedia, opera somma che, risaputamente, tratta proprio di un viaggio: un viaggio a tappe nei Tre Regni Ultraterreni. La musica spesso è come una nebbia blu, è evanescenza. Ma i brani - in questo come negli altri album del sassofonista romano -, avendo un titolo ben preciso, ci fanno collegare le note a un luogo o personaggio definito e, pur navigando nel sogno, l'ascoltatore si rende conto di avere a che fare con un messaggio netto e diretto. 

Qualitativamente, non c'è il minimo dubbio: il sax di Nicola Alesini è una garanzia; e alla qualità si abbina la forza narrativa. Ogni suo album ha un tema, un argomento, un concept centrale. Questo lavoro su Dante assomiglia, nelle risonanze, a Cities (uno degli output più noti di Alesini, registrato insieme a Saro Cosentino). Lì si trattava di passare di città in città; qui il viaggio ci porta da girone a girone. Ciò che maggiormente deve aver affascinato il musicista è il significato di certi canti danteschi, nonché il loro riscontro con la realtà odierna. Nella Commedia, abbiamo inoltre il topos della selva. E l'incanto dell'amore puro...

 Breve bio

Nicola Alesini è nato a Sanremo nel 1947. È ancora un bambino quando la sua famiglia si trasferisce a Roma. E, nella caput mundi, Nicola prenderà la laurea in Fisica.

Ancora adolescente, si appassiona per la musica: a tredici anni acquista un Melodica Honer e inizia lo studio del pianoforte. Sempre in età adolescenziale, si mette ad ascoltare dischi dei Soft Machine, Ornette Coleman, Gunter Shuller, Modern Jazz Quartet, i Nucleus di Ian Carr, Traffic, Weather Report. Proprio in questi ultimi, scopre l’amore verso il sassofono grazie a Wayne Shorter.



Le sue prime apparizioni pubbliche sono nel 1979 con il contrabbassista Gianluca Taddei. Parte poi una lunghissima discografia dove ogni contaminazione globale si fonde al jazz e alla musica elettronica: tale connubio (jazz + elettronica) diventa la cifra stilistica di Alesini ed è alla base della sua concezione di far musica.

Il musicista si muove sia nelle tradizioni, usufruendo delle atmosfere del Mediterranean Sound, sia nelle sperimentazioni, con riferimenti alla scuola jazzistica nord europea. Esordisce discograficamente nel 1988 con Mediterranea, insieme al pianista Andrea Alberti e al già citato Taddei. Suggestioni oniriche, introspezione, recupero della cantabilità e delle armonie del passato, oltre alla ricerca tecnica, sono gli ingredienti fondamentali delle sue composizioni, in una discografia già vasta e che si estende fino a oggi.

Nicola Alesini è stato anche sassofonista e storico collaboratore di fiducia di Claudio Lolli, nell'ultimo decennio di vita del cantautore bolognese. La cooperazione tra lui e Lolli ebbe inizio con l'album La scoperta dell'America, 2006, dove Alesini è presente nell'ultima traccia; dopodiché Lolli lo chiama a divenire suo arrangiatore e musicista anche per il futuro. 

In quello che risulterà essere il disco finale del rimpianto poeta-cantante, ossia Il Grande Freddo (2017), nella title track e poi nella riproposizione a chiusura del disco (la traccia n. 9: "Raggio di Sole [Il Grande Freddo Reprise]"), Nicola Alesini lascia la sua doppia firma, suonando magistralmente il tema e chiudendo l'album con una malinconica coda. Saranno anche le ultime note registrate da Claudio Lolli...

"Poesia senza parole": come tutti i brani del sassofonista. E come in Dante.



Ci sentiamo obbligati ad associare questo suo album sul celebre Vate a un altro suo prodotto, un prodotto recente: l'EP Un amore partigiano. E ciò perché siamo vicini al 25 aprile, in cui si celebra la liberazione dal nazifascismo, e non ancora lontani dallo scorso 25 marzo, che è appunto Dantedì.

Dante, già. In Dante stesso, il senso di giustizia e l'impegno civile sono ideali continuamente presenti, condizionandone le scelte di vita. L'Alighieri combatté persino in battaglie violente e sanguinose, rinunciando - sia pur involontariamente - alla libertà, dovendo subire la condanna dell'esilio...

Per Alesini la dedizione al bene comune è decisivo, come del resto testimoniato dalla sua partecipazione e presenza in manifestazioni e concerti di lotta; eppure, la sua musica risulta essere magia sonora, i suoi motivi, le arie, gli intercalari, non sono raffiche di mitra! L'impegno di Nicola Alesini si traduce nel sortilegio dei suoni.






            


Nicola Alesini usa i sassofoni attraverso gli effetti elettronici e, come detto, cerca di portare questi suoni anche alle ricorrenze e agli happenings di rilevanza sociale. (Per e con Articolo 21 per il giornalismo, Ossigeno per l'informazione, o l'ANPI.) Alesini è figlio di un partigiano (i suoi genitori si conobbero in Liguria durante la Resistenza: c'erano i rastrellamenti nazisti e sua madre, con l'aiuto delle suore, nascose il combattente Alesini nel "Castillo" di Sanremo). Proprio in ricordo dei suoi, nel 2022 il sassofonista ha pubblicato il suddetto Un amore partigiano: curiosamente, è lo stesso titolo del libro di memorie di Iole Mancini ("staffetta" delle Brigate Garibaldi), uscito nel medesimo anno; ma in realtà questo EP del musicista romano è nato come commento sonoro per il libro (e audiolibro) La ragazza nella foto - un amore partigiano, di Donatella Alfonso e Nerella Sommariva. Poi il lavoro di Alesini ha assunto una dimensione autonoma, divenendo un disco tutto suo sul tema della Resistenza. In Un amore partigiano, il sassofonista evoca, in maniera a tratti onirica, le gesta del padre in lotta contro fascisti e tedeschi. La fluida narrazione (che ricorda il flusso di coscienza nelle opere letterarie) riepiloga i racconti del genitore.

Nell'album Dante, la coscienza civile è ancora più arricchita di suggestioni e visioni. Anzi tale coscienza - com'è di fatto nella Divina Commedia - serve a traslare le visioni profetiche fino ai nostri giorni.
Letteratura, teatro, danza: Nicola Alesini spesso integra la sua musica con altre forme d'arte. Parola, gestualità e immagine si incontrano e si fondono nelle sue creazioni pentagrammate. Che, non per caso, sarebbero e sono ideali soundtrack cinematografici.


Dante, album in digitale, MP & Records. Su tutti gli stores digitali. Maggiori infos: qui

Alesini ha lavorato con musicisti del calibro di Glen Velez, Hans Joachim Roedelius, David Sylvian, Roger Eno, David Thorn, Harold Budd, Steve Jansen, Richard Barbieri. Sylvian ha inserito due brani di Alesini nel suo doppio album antologico Anything and Nothing.




     Recenti collaborazioni

  Tim Bowness - Butterfly Mind  (Inside Out Music, Sony Music 2022)
   Nicola Alesini e Saro Cosentino - The Road To Now (Cat Sounds, 2022)
  Nicola Alesini e Theo Allegretti - In Search Of Light (Dodicilune Dischi, 2022)  

E poi c'è F.D.A., del 2006, dedicato a Fabrizio De André ed edito da il manifesto.  
Accolto con entusiasmo dalla critica, F.D.A. è un incontro con le musiche del grande artista genovese... senza voler per forza essere un disco di rielaborazioni di canzoni di De André. F.D.A. è un lavoro personalissimo di Nicola Alesini, in cui emerge il suo tipico stile a base di melodie e fraseggi che trasudano vita, passioni, sentimenti. In F.D.A., Alesini ha preso, di Faber, la nostalgia, l’ironia, l’amore e l’impegno, inserendovi  elementi della propria visionarietà compositiva. 12 pezzi, di cui 8 appartenenti al repertorio più conosciuto del primo De André: "Bocca di Rosa", "Amore che vieni amore che vai", "Il Testamento di Tito"... 4 sono i brani originali. Uno di questi, "Per F. & L.", ispirato all’incontro tra Fabrizio De André e Luigi Tenco, riesce particolarmente romantico e struggente, grazie anche alla straordinaria complicità dei Radiodervish, che con Alesini firmano il pezzo.

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Recensione di Cities (con Saro Cosentino)