25 mar 2019

Francesco Chiummento

È uscito Segnali di pace, di Francesco Chiummento

Di che cosa parla questo concept


Siamo in Siria. Arkan è un 15enne gandhiano che decide di lottare contro l'Isis non con le armi ma adottando - appunto - la dottrina pacifista. Nel primo brano ("Segnali di pace")  il ragazzo espone il proprio proposito. Poi eccolo spiegare ciò che desidera per il suo Paese, ovvero qual è il suo  "Manifesto". Quindi racconta (in "Sacrificio") della gioventù per lui irrimediabilmente perduta e fa un rito ("Ritual") che si concretizza in una voce che gli giunge dal deserto. Ne "Il vuoto dentro" descrive la solitudine che provava, in tempo di pace, pur nel trovarsi in mezzo a tante persone (riferimento alla freddezza della società odierna). Fa la conoscenza di "Rahmsal", un vecchio a tratti ispirato e a tratti inconcludente, quindi incontra "Shendo Dan", il quale ama moltissimo andare in bici. Arkan riflette sull'amore (il track corrispettivo è "L'amore") e, continuando il suo viaggio, conosce dapprima "Neh, Neh" e poi "Shendo Rik", il fratello di Shendo Dan. Con "Dan Dawn" il cerchio si chiude: la natura gli parla e gli fornisce risposte.


Una delle migliori uscite discografiche degli ultimi mesi!



I nostri sono giorni in cui molti musicisti trovano per così dire scampo nella musica zen (penso al recente debutto solista di Ralph Molina, drummer e cantante dei Crazy Horse, band che ancora oggi ogni tanto accompagna Neil Young). Non pochi di questi "fabbri di sonorità" cercano una nuova via... "la" Via... nella meditazione in forma di musica, preferibilmente World Music: un processo di autoguarigione (Selbstheilung), sicuro, ma anche segno di urgente necessità comunicativa; una sorta di invito ai fratelli, in tale epoca di confusione e idee contraddittorie, a formare un'agorà tranquilla e pura in un Parnaso ideale, in un posto situato tra la rete cyberneuronica e le alte sfere dello spirito.

Non crediate però di incappare, in quest'opera, in atmosfere unicamente eteree: Chiummento, che viene dal rock proletario e genuinamente "indie", sviluppa un discorso a diretto contatto con la materia. Sì, chiaro: con la natura. Che è fatta di atomi e... rumori. Ma Segnali di pace è ancora di più: è un album interventista, è musica di protesta, lancia un messaggio antibellico. Tratta di sofferenza, esclusione... di distruzione.
Conseguentemente, l'uso che lui fa della propria voce è anticonformista, anche se non proprio dell'altro mondo. Rientra anzi nei canoni del buon jazzrock, del prog. Siamo in presenza di un "normale" disco di sperimentazione, un'operazione da Homo faber, assolutamente terrestre - per quanto si cerchi qui di puntare verso il cielo descrivendo... il Tutto.

È un passaggio dagli opifici ai boschi, dalle catene di montaggio ai ruscelli, sopra a sentieri che serpeggiano tra rocce che forse non sono rocce ma, anch'esse, pezzi di macchinari della fabbrica globale. Una fabbrica di morte, purtroppo.

Splendido l'ensemble che accompagna l'artista. È un quartetto composto da nomi abbastanza noti:

Paolo Ricca (che è anche il fonico): tastiere, synth.
Riccardo Moffa: chitarra.
Paolo Ranieri: tromba.
Lautaro Acosta: violino.



... E in più, ovviamente, Francesco Chiummento: voce e flauto.

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Segnali di pace è stato registrato dal settembre 2017 al maggio 2018 presso Liquid Air di Paolo Ricca.

I testi sono di Francesco Chiummento.
Musica:
Chiummento e Ricca. Tranne "Il vuoto dentro" (musica composta da Chiummento, Ricca e Alex Catania).





Massimo Realus su Facebook:

Bellissimo e coraggioso album, e più coraggioso ancora il video, con sfondo naturalistico e un "protagonista" davvero originale. A me questi suoni fanno impazzire: sono proprio la mia dimensione, e inoltre si sente che Francesco Chiummento si è circondato di artisti bravi e capaci. Il messaggio ovviamente (positivissimo, e che mi ha raggiunto immediatamente) non va spiegato. Complimenti davvero: soltanto uno spirito libero e dalle idee salde può arrivare a produrre un'opera siffatta. Chi lo etichetta "New Age" commette un grosso errore: si vede che non ha ascoltato il CD. Questo è jazz ("free" e "cool"), è prog jazz... Ma secondo me Segnali di pace si deve assaporare dimenticando tutte le catalogazioni e i "nomignoli". È musica libera!





TRACKS


1. Segnali di pace
2. Manifesto
3. Sacrifice
4. Ritual
5. Una voce nel deserto
6. Il vuoto dentro
7. Rahmsal
8. Shendo Dan
9. L'amore
10. Neh, neh
11. Shando Rik
12. Dan Dawn




Per la cronaca: Francesco rocks! Eccolo infatti, nel video sottostante,  esibirsi in occasione del suo 60. compleanno. Ha una stupenda presenza scenica. E sentite - ancora una volta - che band formidabile!


3 commenti:

  1. che dire a massimo realus .il tuo articolo mi fa' venire le lacrime.segnali di pace .l'ho vissuto troppo,sapevo che sarebbe stato un disco difficile,mi si e' accesa la lampadina,ho detto non sara' capito ,non sara' accettato,ma francesco caprini mi pubblica .allora ci provo.entrera' con il tempo .e infatti sta succedendo,se solo potessi esibirmi dal vivo .grazie massimo di cuore

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  2. Sempre a disposizione. Fa' pubblicare il disco anche su CD e di' a Caprini di iniziare un battage come si deve. Un consiglio: crea il tuo proprio gruppo, non firmarti "Francesco Chiummento" bensì qualcosa tipo "Chiummento Experience" (è solo un'idea...) e il secondo disco fallo, se possibile, insieme alla stessa band del primo: di meglio non c'è! Ciao.

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"Music was my first love..."