26 ott 2023

Marco Machera - 'Dormiveglia'

Mutamenti di frequenza su un sottile filo melodico



Apprendiamo che il 16.11.2023 gli Stick Men saranno a Roma.

L'occasione è un concerto di presentazione dell'album Dormiveglia, di Machera (registrato al Trevirés Home Studio a Brussels, Belgio, tra il 2019 e il 2022 e con registrazioni aggiuntive fatte in Italia, Messico, Inghilterra, U.S.A.). 

Il luogo del concerto: l’Auditorium Parco della Musica.

Per chi non lo sapesse, gli Stick Men sono Tony Levin, Pat Mastelotto e Markus Reuter.

 Marco Machera e Tony Levin

Marco Machera ha sempre saputo convogliare ospiti importanti verso i suoi progetti. Giorno 23 ottobre è già uscito il singolo d'anteprima, "Building Homes" che, guarda caso, vede tra i musicisti Levin e Mastelotto. Un altro collaboratore di spicco nell'album è Steve Jansen (ex Japan).

 Dormiveglia, che contiene 9 songs (la più lunga dura appena sotto i 6 minuti), uscirà il 3 novembre per l'etichetta Baracca & Burattini, distribuita da G.T. Music. Noi abbiamo già dato un ascolto; un ascolto triplo, accurato e approfondito.  


"Il video di "Building Homes" è stato realizzato tramite intelligenza artificiale “guidata” da Marco Machera e dall’artista Alessandra Condello, che indaga costantemente il rapporto dialogico tra arte tradizionale e IA.

Videoediting del brano elaborato da OndemediE per il canale YouTube di Micio Poldo Edizioni Musicali.


Prima considerazione: Machera ha una voce dolce e malinconica simile a quella del cantautore Maximilian Hecker ("The Days Are Long and Filled With Pain") ed è di casa in un minimalismo dalle atmosfere sì rarefatte ma tendenti a evolversi in sperimentalismo colto. 

Alcuni brani sono iterativi, con certo accompagnamento in loop; ma l'aggettivo "iterativo" non è per forza sinonimo di "piatto", "noioso". I patterns che si ripetono sono, anzi, la tavolozza su cui seminare pennellate suggestive.

 Con Pat Mastelotto


"Dearest Fools", il pezzo che apre l'album, è quello che io personalmente avrei scelto per fare la promotion di Dormiveglia. Che poi può sembrare bizzarro il nome in italiano per un album di canzoni in lingua inglese. Tra l'altro, la traccia n. 5, intitolata "Dormiveglia", è anch'essa cantata in inglese. Beh, non è difficile intravedere qui un'operazione voluta: l'artista desidera sdoganare un vocabolo del nostro idioma - dal suono magico o comunque misterioso -, a mo' di shibboleth, nelle coscienze anglosassoni!

 "Dearest Fools" è contraddistinta da una sorta di fragilità, un senso di intimità dalle sfumature arcane (e con la tempesta sempre dietro l'angolo): caratteristica, questa, di gran parte della musica di Machera. L'opener viene arricchito da un bel rumore "random" / d'effetto, nonché da un ancora più bello - e pressoché cameristico - clarinetto. 


"Dearest Fools"


Piano: Paolo Iannattone

Clarinetto: Beth Fleenor

Basso, voce, sintetizzatori, percussioni: Marco Machera

Batteria, percussioni: Pat Mastelotto



“Non faccio musica, la faccio accadere.”
(Marco Machera)





Si continua sulla stessa falsariga in "Lost + Found", stavolta con il sax al posto del clarinetto a fare sia da contraltare sia da compagno al cantato. Traccia molto bella e "weird". 


"Lost + Found"


Batteria: Pat Mastelotto

Sassofono: Frank Ultra

Basso, voce, piano elettrico, percussioni, campionamenti: Marco Machera

Post-produzione: Bill Munyon


"Building Homes", terzo titolo, è tra Peter Gabriel e i Sigur Ros. Io trovo questo brano più petergabrieliano, comunque. Si tratta del single che si è voluto scegliere, probabilmente anche data la caratura di Levin e Mastelotto. (Quest'ultimo, Pat, suona ad ogni modo in quasi tutti gli altri brani.)


"Building Homes"


Batteria: Alessandro Inolti

Taos drums, percussioni: Pat Mastelotto

Basso: Tony Levin

Voce, tastiera: Marco Machera

Armonium, sintetizzatori: Eugene

Cori: Aria Falco






Si passa a "Within the Words", che fa un passo in avanti in fatto di ritmo. Mirabili le chitarre e anche i cori.


"Within the Words"


Batteria: Pat Mastelotto, Alessandro Inolti

Chitarra: Julia Zenteno, Jorge Chacón

Basso, voce, tastiera, campionamenti, percussioni: Marco Machera

Cori: Vittoria Mariani

Post-produzione: Bill Munyon

 Con Susanna Buffa
 A Bruxelles
 In Texas




"Dormiveglia" ci sorprende, come detto, con il testo in inglese e ci rimanda alla copertina, dove la modella Alexia Frangos presta il suo volto precisamente all'idea di un sonno pronto a trasformarsi in veglia e viceversa.


"Dormiveglia"


Batteria: Alessandro Inolti

Arrangiamento archi: Francesco Zampi

Piano Rhodes, cassetti: Eugene

Basso, voce, programmazioni: Marco Machera


"Trains (They Might Have Been There)", dedicato alla memoria del musicista Andrea Gastaldello, e "The Empty Mind", avvicinano più che mai Machera a Maximilian Hecker; e un po' anche ai Travis e ai Dakota Suite. "The Empty Mind", in particolare, trasporta l'ascoltatore ad altezze quasi tibetane. A noi è piaciuta tanto.


"Trains (They Might Have Been There)"


Sintetizzatori, campionamenti, voce, basso: Marco Machera

Bass VI: Julie Slick

Batteria: Alessandro Inolti

Cori: Susanna Buffa



"The Empty Mind"


Batteria, elettronica, percussioni: Pat Mastelotto

Arrangiamento archi, post-produzione: Francesco Zampi

Voce, tastiera, basso, campionamenti, loop: Marco Machera

Piano: Darío Acuña

Tromba: John Porno

Post-produzione: Bill Munyon



"The Nest" è un'amabile falsa nenia (un po' come "Trains") con un ispirato coro di sirene. Si spazia, senza tuttavia tradire l'intento minimalista.


"The Nest"


Elettronica, programmazioni: Steve Jansen

Basso, voce, tastiera, campionamenti: Marco Machera

Sintetizzatori: Eugene

Cori: Susanna Buffa



"Did You Get What You Wanted?" chiude l'opera degnamente, con effetti di nastro all'incontrario e risucchi sonori interessanti, il tutto impreziosito da un'ottima coda che lascia aperta ogni questione e non scade in una risoluzione banale. 


"Did You Get What You Wanted?"


Batteria, elettronica, percussioni: Pat Mastelotto

Voce, tastiera, basso, campionamenti: Marco Machera

Post-produzione: Bill Munyon




MARCO MACHERA - Biografia


Autore e musicista, attivo sia in studio che dal vivo (tra le varie collaborazioni, quelle con il compositore italiano TehoTeardo, il chitarrista Paul Gilbert, la cantante Chrysta Bell, con Steven Wilson). Ha frequentato per due anni consecutivi il workshop “Three of a Perfect Pair” negli Stati Uniti, sotto la guida dei musicisti (membri dei King Crimson, e non solo) Adrian Belew, Tony Levin e Pat Mastelotto. Ha aperto i concerti di vari artisti internazionali, tra cui Marillion, Stick Men, O.R.k., Adrian Belew.

Nel 2012 esce il suo primo album solista, One Time, Somewhere. L’album viene accolto favorevolmente da pubblico e critica. Steve Hackett, storico chitarrista dei Genesis, lo definisce un lavoro «veramente bello e ben realizzato». In quello stesso anno comincia una fruttuosa collaborazione con la bassista americana Julie Slick, con la quale fonderà la band EchoTest. Con questo progetto realizza diversi album ed effettua concerti in Europa e negli U.S.A.

 Con Julie Slick (EchoTest)

 

Dopo un secondo disco (Dime Novels, 2014), nel settembre del 2017 esce Small Music From Broken Windows, concept ispirato al racconto "L’estraneo", di H.P. Lovecraft. Secondo Classic Rock, l'album è tra le dieci migliori uscite italiane del 2017.

                     E ora - nel 2023 - è la volta di Dormiveglia. 

(Acquistalo sullo shop di G.T. Music!)




e:





15 ott 2023

Glad Tree

    #folk #progfolk #worldmusic #ethnojazz


Glad Tree - Bambù (2021)

Il trio torinese Glad Tree (i cui due membri inamovibili sono Marcello Capra e Lanfranco Costanza) è capace di farci sognare trasportandoci in regioni del mondo - e dello spirito - che oscillano tra zone desertiche e altre amazzoniche, tra Sud e Nord del pianeta Terra: ora occhieggiamo una qualche giungla d'asfalto ma subito dopo siamo più definitivamente proiettati in un paesaggio biologicamente (e spiritualmente) pulito.
Dopo il debutto Onda Luminosa (2015, con Kamod Raj Palampuri alla tabla e alla voce) e il sequel Ostinatoblu (2017, con Mario Bruno al corno e alle tastiere), i Glad Tree cavalcano ancora positivamente le frequenze di una world music, musica del mondo appunto, raffinata, infusa talvolta di blues sopra un humus jazzistico; e - si direbbe - sempiterna.




Line-up in Bambù:

 Marcello Capra acoustic guitars, Lanfranco Costanza flutes, harmonica, voice, Max Andreo percussion

Capra è stato nella formazione originale dei Procession (info in inglese su questa "storica" band su Prog Archives).

Onda Luminosa è un album acustico essenzialmente di ethno music con gocce di blues e jazz.
Ostinatoblu vede Marcello Capra alla chitarra elettrica, come ai tempi dei Procession; e a questo proposito vi si segnala un come-back: Mario Bruno, vecchio membro dei Procession, partecipa al disco suonando il corno e le tastiere.
Bambù, ostinatamente ethno-folk con suggestioni esotiche ma a tratti anche sperimentali, contiene brani come "Bambù", "Memories" e "Mongolian Knight".


"Bambù" ( video promozionale di RadiciMusic Records)

Su YouTube, il Maestro di flauto traverso Lanfranco Costanza spiega i diversi tipi di flauto (da quelli classici ai più esotici).

Aria Mediterranea, album solista del 1978 di Marcello Capra


13 ott 2023

'Sgt Pepper', il film del 1978... con i Bee Gees

 

I Bee Gees nei costumi e nell'interpretazione dei Beatles in Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band?

Sì, esiste un film musical del 1978 diretto da Michael Schultz che è la trasposizione cinematografica del musical Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band on the Road del 1974, ispirato all'album omonimo dei Beatles. 


Nel film di Schultz, i fratelli Gibb recitano insieme a Peter Frampton e a una risma di attori (Donald Pleasence, George Burns e Steve Martin tra di loro). Bella la colonna sonora, diretta e arrangiata dal "5° Beatle", George Martin. Vi appaiono gli Earth, Wind & Fire, Alice Cooper, Billy Preston...
Peter Frampton è responsabile naturalmente degli assoli di chitarra e tra i collaboratori ci sono Jeff Beck, Larry Carlton (chitarre), Jeff Porcaro (batteria), Tommy Reilly (armonica) e Francis Monkman (moog). Con Sandy Farina che canta in "Strawberry Fields".

    La colonna sonora di Sgt. Pepper's... il film del 1978.
Io sono fiero possessore del doppio LP, che vale ogni singolo penny che è costato. Sentire la voce di Sandy Farina, o Alice Cooper che interpreta "Because" con il coro di The Bee Gees, o Paul Nichols e Dianne Steinberg che cantano "You Never Give Me Your Money", davvero serve a "salvare la giornata"!
George Martin dirigente e arrangiatore, Geoff Emerick ingegnere del suono. Peter Frampton e i suoi assoli di chitarra (ma bravo anche nella sua interpretazione di "Golden Slumbers", subito seguita da "Carry That Weight" cantata dai fratelli Gibb), Jeff Beck tra gli altri (vari) chitarristi, Jeff Porcaro alla batteria... Davvero un grande omaggio al mondo fantastico dei Beatles.

  Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, il film di Michael Schultz


 La colonna sonora su Amazon.it