Noisy Shadows
uscito il 26 maggio 2025
Tensione, apertura, risoluzione
Debutto per il toscano Jonhatan Tenerini, batterista professionista, compositore ed endorser per i marchi Tama, Ufip, Vater Drumsticks e Remo Drumheads.
Disco dal carattere fusion/prog strumentale, Noisy Shadows fonde tecnica e sperimentazione attraverso arrangiamenti in costante mutamento tra vasti paesaggi sonori e groove pulsanti, poliritmie e risonanze che rendono distinguibile la vena artistica dell’artista.
Il disco si è sviluppato con il tempo. La sua nascita può farsi risalire al 2017, quando viene composta "4 P.I.E." (undicesima e ultima traccia in questo album). Tenerini si ispira a gruppi come la Chick Corea Elektric Band e i Toto, oltre che ai maestri della batteria Dave Weckl, Simon Phillips e Jeff Porcaro. In questo suo viaggio tra diversi stili e generi, echeggiano anche memorie di Enya e Hans Zimmer.
Il titolo Noisy Shadows racchiude l’identità del disco: “Noisy” come il “rumore” del suono, inteso come presenza incessante e costante e “Shadows”, come le visioni interiori proiettate in musica, con un cambio frequente delle melodie e degli stati d’animo che attraversano ogni traccia.
Il quartetto è composto da:
Jonhatan Tenerini alla batteria, Matteo Moscardini al basso, Francesco Gracci alla chitarra e Federico Gerini a piano e synth.
Il suono è volutamente acustico, caldo e naturale. Non sono stati usati compressori o equalizzatori sulla batteria - registrata con microfoni artigianali valvolari e a nastro; la stessa inclinazione analogica vale per basso e chitarra.
I synth danno un senso di profondità, mentre i cori hanno una funzione fortemente evocativa: le voci tibetane in "Walnuts Essence", le voci soavi in "One Row" e quelle epiche nell'opener "The Hole".
Anche gli arrangiamenti e le atmosfere sono mutevoli: emergono su tutto le influenze arabe in "Berbero" e i richiami giapponesi in "Yokai".
Noisy Shadows è disponibile su tutte le piattaforme digitali, di seguito un link per l’ascolto:
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"Yōkai"