Coltrane morì a soli 40 anni con il fegato spappolato, lasciando un numero considerevole di capolavori: Coltrane Plays The Blues e A Love Supreme
in primo luogo; pietre miliari (caratterizzate da toni abbastanza "gentili", com'era del resto il carattere di "Trane") da cui il neofita del jazz può partire per spaziare in tutte le direzioni: verso Charlie Parker (be-bop) e verso il più recente Wynton Marsalis.
Nelle note di copertina di Ballads viene spiegato che il musicista si mostra sorpreso quando lo chiamano "the best of angry tenors". In effetti, di "rabbioso" nel suo suono c'è ben poco. "Forse" presume lo stesso Coltrane "lo dicono 'because I play the horn hard'".
Ricordando che John Coltrane fu chiamato da Miles Davis a suonare in quello che è sicuramente il disco di jazz più celebre, Kind of Blue, ci piace segnalare i lavori del John Coltrane Quartet. Il quartetto, composto da
John Coltrane, tenor saxophone
McCoy Tyner, piano
Jimmy Garrison, bass
Elvin Jones, drums,
influenzò la scena jazzistica degli Anni Sessanta fino al momento in cui "Trane" non abbracciò il free jazz, o comunque forme anticonvenzionali, praticamente mistiche - a iniziare da Ascension, 1965.
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