Insieme a "Mr. Tambourine Man" e a un paio di altre, questa è la versione di una canzone di Dylan impreziosita dai Byrds, autentici avanguardisti della fusione tra folk e rock.
McGuinn con i suoi famosi occhialini Ma faremmo un torto a questo gruppo se ne ricordassimo solo l'output dylanesco; in fondo, Roger McGuinn, David Crosby, Gene Clark e - arrivato un po' più tardi - Gram Parson erano loro stessi compositori eccellenti.
Stilisticamente, oltre al folk-rock, The Byrds eccelsero nel country-rock, che secondo molti fu "inventato" da loro.
Fin dal 1965, anno del loro immediato successo, in America - e non solo - i Byrds vennero paragonati ai Beatles. Similmente ai Fab Four, questo gruppo con residenza a Los Angeles amava sperimentare, e non soltanto musicalmente: riuscirono a trasformare in successi discografici persino una poesia gallese ("The Bells Of Rhymney", ballata comunque firmata da Pete Seeger) e alcuni passaggi della Bibbia ("Turn! Turn! Turn!"). Il suono, caratterizzato dalla Rickenbacker a 12 corde di McGuinn e a volte anche dal mandolino di Chris Hillman, veniva reso unico dal veloce fluire di armonie che punteggiavano la parte soleggiata, dolce, del pentagramma. Riascoltandoli oggi, ci pare di essere catapultati nella stagione di Peace & Love: masse di hippy popolano la West Coast sotto gli sguardi costernati di borghesi; c'è chi fa l'autostop da San Francisco alle coste selvagge di Big Sur e chi preferisce dileguarsi in una comune messicana (lassù nella Sierra oppure nel Deserto del Mojave)...
I Byrds facevano musica elettrica, ad alto volume, ma, nonostante le storie di droga e i relativi guai con la giustizia, non si corre il rischio di confonderli con i Grateful Dead: per cominciare, le loro melodie erano rilassate, ad ogni modo più cannabizzate che all'LSD. Certo, come per il gruppo di Jerry Garcia, la scelta del materiale per i testi rispecchiava la nascente controcultura hippy, proseguimento naturale del movimento beatnik; ma - per fare un raffronto - i Dead non avrebbero esordito su vinile prima del 1967, con The Grateful Dead, dunque nell'anno di The Piper at the Gates of Dawn (Pink Floyd) e Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (The Beatles).
26 marzo 1965. La pista da ballo del locale Ciro's (sul Sunset Strip, Hollywood) era piena da scoppiare: i capelloni erano accorsi da tutte le direzioni sulle motociclette, a bordo di Rolls Royce colorate, a piedi. Peter Fonda e Jack Nicholson frequentavano quel nightclub, e anche Kim Fowley, Arthur Lee, Sonny & Cher... Mentre David Crosby sorrideva benignamente, Bob Dylan salì sul palco; quindi partirono le prime note di "Mr. Tambourine Man".
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Il cambiamento era in atto, viaggiava a cavallo delle onde radio e raggiungeva le coscienze: dentro milioni di case, nei dormitori per senzatetto, nelle automobili in città e sulle highways, in bar e coffee shops, nei bordelli, dentro le prigioni, nei manicomi...
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