Malinconico e ironico Francesco Guccini in questo suo album che annuncia essere (forse) l'ultimo. Già il titolo è programma: L'Ultima Thule. Che in realtà è un luogo mitico, irraggiungibile, la tappa estrema di un viaggio-sogno o forse viaggio-delirio. Per il cantautore emiliano L'Ultima Thule è (dovrebbe essere) anche l'arrivo, la fine della sua carriera di cantautore; almeno su disco. E' il sedicesimo album in studio, il ventiquattresimo in totale.
"E' bello chiudere quando uno ancora ha successo."
Ascoltiamo, dunque. E' il Guccini che conosciamo: una o due dolci ballate, diverse canzoni di filosofia imbevuta di vino, stanze di solitudini e amati paesaggi (montani, collinosi), e politica.
"Nessuno si suiciderà per il mio addio alle scene" dice con un sorriso alla giornalista de Il Sole 24 Ore. Sarà. Ma di certo è la fine di un'epoca.
E lui che farà ora?
E che vuoi fare a 62 anni?
Leggerà tanto, scriverà qualche nuovo giallo insieme a Lorenzo Macchiavelli, e - almeno nella bella stagione - si dedicherà all'orto.
1) Canzone di notte n°4 - 8:07
2) L'ultima volta - 5:00
3) Su in collina - 4:53
4) Quel giorno d'aprile - 3:31
5) Il testamento di un pagliaccio - 4:28
6) Notti - 5:49
7) Gli artisti - 6:21
8) L'ultima Thule - 5:08
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"Music was my first love..."