Corte dei Miracoli (da non confondersi con il gruppo di Pavia - attivo - che si cinge dello stesso nome ed è dedito alla musica folk e alle canzoni cantaurorali) era una band di rock progressivo che si avvaleva di... due sintetizzatori! Un'idea ottima e funzionante, come dimostra l'album omonimo del loro debutto.
Quell'album rimase purtroppo anche la loro unica (vera) fatica discografica: l'ensemble ligure si sciolse infatti prima della fine dello stesso anno...
Corte dei Miracoli venne pubblicato dalla Grog, piccola etichetta che faceva capo a Vittorio de Scalzi; e lo stesso de Scalzi, nel disco, interviene in qualche brano con la sua sapiente (e famosa) chitarra.
Graziano Zippo, l'eccellente cantante di Corte dei Miracoli, dà al gruppo quasi un'impronta à la Pooh, per via della sua voce cristallina, "pulita": caratteristiche del resto supportate dalle melodie spesso ariose. Ma la trama complicata della musica, ovvero il suono "multistrato", senz'altro underground e con alcuni frammenti di interessante sperimentazione, proietta il gruppo ben al di là del pop; e i testi aspirano a un discorso elevato, se non intellettuale, che è perlopiù estraneo alla musica di consumo.
Peccato solo che l'opera fosse uscita solo nel 1976, e dunque dopo che il progressive aveva già fornito tanti capolavori indiscutibili! Se l'album potesse essere retrodatato, avremmo un bell'esempio di pilastro antologico del prog rock.
Comunque, anche per la piacevolezza dell'ascolto, Corte dei Miracoli non può mancare in nessuna raccolta degli appassionati del genere.
Curiosamente, nonostante che de Scalzi appartenesse (notoriamente) ai New Trolls, l'album piacerà soprattutto agli aficionados delle Orme!
I Corte dei Miracoli commentati dal blog classikrock
La loro discografia su Discogs.
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