25 gen 2020

Omaggio ad Asimov che passa l'esame dopo almeno due ascolti

Questo album del 2002 è da intendersi come ricerca sperimentale, similmente a Empire Tracks del 1997: i due unici output solisti di Fabio Liberatori (Roma, 15 giugno 1960). 




Liberatori, cofondatore degli Stadio (gruppo pop emiliano che agli esordi affiancò Lucio Dalla), ha scritto colonne sonore per diversi film di Verdone -- e non solo Verdone. Qui, si prende la licenza di presentare una partitura in gran parte fuori dai canoni popolari; di realizzare musica colta, insomma. E ci riesce anche grazie all'apporto di Artuno Stàlteri (pianista di conservatorio come lui e, come lui, amante degli scrittori del fantastico - Tolkien nel caso di Stàlteri) nonché della cantante Sonja Kristina, voce prestigiosa dello storico gruppo prog Curved Air (scuola canterburiana). 


Tra new age e jazz, The Asimov Assembly  (MP Records) deve inquadrarsi nella categoria "musica elettronica". Liberatori ha utilizzato alcuni sintetizzatori analogici degli anni settanta e ottanta oltre a tastiere di ultima generazione.

Con Stàlteri, l'autore del soundtrack di Borotalco aveva già forgiato il sunnominato Empire Tracks, che come tema aveva la storia e l'archittettura della caput mundi. In The Asimov Assembly ci sono almeno due brani che approdano al modale. Bravissima Sonja Kristina a interpretare la non agevole "Eyes Do More Than See" e la mirifica-stramba "Nightfall" (e in più "Nightfall Reprise", che chiude l'album). Una punta un tantino meno ostica è "The Galaxy Stock Exchange", cantata da Anthony Drago. Canzone, questa, che, con la sua atmosfera ossessiva e il ritmo insistente, incalzante, sarebbe senz'altro utile in ogni odierna discoteca (intesa come sala da ballo / da sballo). 
La traccia numero 7, “My Son, The Physicist”, ha trovato spazio nella colonna sonora del film di Verdone L’amore è eterno finché dura.


 La silloge di racconti che ha tenuto a battesimo il disco


A Topolàin piacciono "Strikebreaker" e la jazzata "Nobody Here But...", rispettivamente traccia n. 2 e n. 4. Sicuramente suggestive: "The Machine That Won The War" e "The Up-To-Date Sorcerer".




17 gen 2020

Gli Aliante... fedeli alla linea

Dopo il sorprendente Forme Libere (2017) e aver fatto aspettare forse un tantino più del necessario i loro non pochi apprezzatori, Gli Aliante se ne sono usciti, due anni dopo, con questa prova - anch'essa prettamente strumentale -  che a tratti sembra un tour de force meccanizzato da una certa urgenza, in altri un'opera meditata, ragionata, programmata con attenzione. Fatto sta che, così come per il primo album, abbiamo anche qui un misto di rock progressivo e jazzrock, tra pastelli un po' più relaxed - quasi ambient - e pennellate che virano verso il tempestoso.




Il disco si divide in due parti: "Sul confine" (a sua volta suddiviso in sette parti, che sono comunque vere e proprie canzoni a sé stanti e non frammenti di una suite) e "Nel cielo", che, con i suoi "appena" 4 minuti e rotti - è un finale degno dell'album.





Troviamo qui il trio toscano alle prese con motivi vari ("La rana"... "Cigno nero"... quadretti fortemente impressionistici) che, tutti insieme, sembrano momenti e istantanee di un viaggio. È un viaggio, e, se l'album reca l'appellativo Sul confine, è proprio perché viene tematizzata una condizione - descritta come felice - tra due sponde, tra due terre, tra due o più culture. Vedere le note di copertina per approfondire. Non è difficile, ad ogni modo, ipotizzare anche un senso traslato del titolo: la musica stessa è musica di frontiera, con passaggi, transits, tra più mondi sonori, narrati dall'hammond e dal synth (Filippi), ben rincalzati dalla sezione ritmica (Giusti & Capasso). Cambi di tonalità ed effetti sonori ad hoc decorano le melodie portanti, e uno o più brani vengono sublimati grazie a gocce pianistiche (anche da new cool jazz).







Opera seconda da assaporare a lungo... andando a rispolverare magari Forme libere per capire appieno dove sono le corrispondenze e quale elaborazione ulteriore Gli Aliante si sono addossati per cercare di deliziare le orecchie amiche nonché i critici, sviluppando la propria arte in coerente progressione.

Brani preferiti da Topolàin: "Metzada" e - davvero vertiginoso! - "Il quadrato"





Tracklist

1 Sul confine 48:08


1a Viaggio nel vento 8:50
1b Metzada 8:49
1c Ai confini del mondo 6:39
1d La rana 5:49
1e Cigno nero 7:00
1f Il quadrato 6:15
1g Tenente Drogo 4:46


2 Nel Cielo 4:17



Distributed By – G.T. Music Distribution

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Gli Aliante sono:

Jacopo Giusti (batteria, percussioni)
Alfonso Capasso (basso, effetti)
Enrico Filippi (keyboards, pianoforte)

Il violino presente nella traccia 1c, "Ai confini del mondo", è suonato da Marianna Vuocolo.

Producer: Vannuccio Zanella


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Qui su Topolàin, in un "vecchio" post c'è un accenno a Forme libere e l'annuncio per il nuovo album



Gli Aliante su Amazon:




P.S.: Ammettiamo la nostra ignoranza! È stato necessario "googlare" le  parole "tenente Drogo" (vedi scaletta dei brani, brano 1g) per apprendere/ricordarsi che si tratta del personaggio principale del capolavoro letterario di Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari.


                                            (-:


12 gen 2020

'A piedi nudi sull'Arcobaleno'

A piedi nudi sull'Arcobaleno è il nuovo album dei Sintonia Distorta.
In uscita il 29 febbraio per la Lizard Records. E con Fabio Zuffanti alla produzione artistica.




Le tracce:


01. Solo un Sogno (...dimmi che ti basta)
feat. Roberto Tiranti
02. A piedi nudi sull'Arcobaleno
feat. Luca Colombo
03. Alibi
04. Sabri
05. La rivincita di Orfeo
feat. Paolo Viani
06. Madre Luna
feat. I Musici Cantori di Milano


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Lo avevamo gia annunciato qualche mese fa. Ecco il post uscito allora su Topolàin, sotto il titolo

Novità Sintonia Distorta:



Dopo tre... anzi: quattro anni...

Presto il nuovo album dei lodigiani Sintonia Distorta, che (di nuovo) si avvalgono di un direttore artistico d'eccezione: Fabio Zuffanti. È stata inoltre annunciata la presenza  di alcuni special guest (di prossima ufficializzazione).



Qui in un video del 2016



https://www.hamelinprog.com/sintonia-distorta-frammenti-dincanto/ Un articolo più completo (+ recensione del primo album) - su Hamelinprog


"Anthemyiees"









Il cantante dei Sintonia Distorta, Simone Pesatori (alias Émonis), ha un side project, che si chiama "Seventh Season". (Rintracciabile su Spotify.)

E qui la presentazione del suo primo single. 

Il single del debutto solista di Émonis



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Gli altri membri della band

Fabio Tavazzi (basso)
Giampiero Manenti (pianoforte, tastiere)
Claudio Marchiori (chitarre)
Marco Miceli (flauto, sax)
Giovanni Zeffiro (batteria)






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La morte del cervo secondo i Quanah Parker

Quanah Parker (Italian Progressive Rock)  #IPR

"Death Of A Deer"




#progrock #progressive #rock






A Big Francesco Live At The Festival Rock Progressive 2016 - 2018 (Cd+Dvd) - Ma.Ra.Cash Records

Suite degli Animali Fantastici (2015)




11 gen 2020

Faber - l'addio 21 anni fa

Coraggioso, anarchico. Irriverente. Giusto. Sempre dalla parte dei disagiati, degli ultimi della società.






Quarant'anni di attività artistica per 14 album in studio. Molte sue canzoni, considerate esempi di poesia, vennero inserite in varie antologie scolastiche già nei primi Anni Settanta. Esponente della Scuola Genovese insieme a Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Gino Paoli, collaborò con personalità della cultura e con importanti artisti della scena musicale e culturale italiana, tra cui Mina, Nicola Piovani, la Premiata Forneria Marconi, Ivano Fossati, Mauro Pagani, Massimo Bubola, Álvaro Mutis, Fernanda Pivano e Francesco De Gregori.






“Pensavo: è bello che dove finiscano le mie dita debba, in qualche modo, incominciare una chitarra.”







Era un giovane di famiglia altolocata. Ma non felice. Ribelle, indisciplinato. L'incontro decisivo con la musica avvenne con l'ascolto di Georges Brassens. Incise le sue prime canzoni a partire dal 1960. ("La canzone di Marinella" è del 1964.) A quel punto De Andrè era già sposato e aveva un figlio, Cristiano.
Gli anni più proficui come cantautore furono quelli che vanno dal 1968 al 1973, tra esistenzialismo e contestazione. Intanto tra i suoi numi ispiratori c'erano anche i cantautori americani - Bob Dylan e Leonard Cohen su tutti.


Più volte la sua strada si incrociò con quella della PFM. Il gruppo di rock progressive realizzò nuovi arrangiamenti dei brani più noti del Nostro e nel 1978 partì una tournée che oggi definire "storica" non è sbagliato.






La collaborazione originò due album live, rispettivamente nel 1979 e nel 1980. Alcuni degli arrangiamenti realizzati dalla PFM saranno poi utilizzati dal cantautore fino alla fine della sua carriera, come nei casi di "Bocca di Rosa", "La canzone di Marinella", "Amico fragile", "Il pescatore".









(Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999)




4 gen 2020

Barock Project

Se c'è un gruppo oggi in Italia che riesce a coniugare classe (eleganza, armonia) con messaggi forti e l'urgenza rock della modernità, questi sono i Barock Project.


Due brani su tutti per dimostrare la loro grandezza: "Skyline" (con Vittorio de Scalzi, dei New Trolls) e "Spies".






Barock Project Official Homepage

La band (Luca Zabbini, Alex Mari, Francesco Caliendo, Marco Mazzuoccolo, Eric Ombelli)














2 gen 2020

Area - "Elefante bianco"

Nutriamoci in questo anno 2020 di brani del genere. Ne abbiamo davvero bisogno, per non mollare...




Corri forte ragazzo, corri
la gente dice sei stato tu
ombre bianche, vecchi poteri
il mondo compran senza pudore
vecchie immagini, santi stupidi
tutto lascian così com'è
guarda avanti non ci pensare
la storia viaggia insieme a te

Corri forte ragazzo corri
la gente dice sei stato tu
prendi tutto non ti fermare
il fuoco brucia la tua virtù
alza il pugno senza tremare
guarda in viso la tua realtà
guarda avanti non ci pensare
la storia viaggia insieme a te

Impara a leggere le cose intorno a te
finché non se ne scoprirà la realtà
districar le regole che
non ci funzionan più per spezzar
poi tutto ciò con radicalità.



Area - discografia parziale

                                                                                 Area(A)zione