14 mag 2019

Il ritorno del Banco

Transiberiana




Un album difficile da recensire. Non tutti gli aficionados di lunga data sembrano esserne soddisfatti. Ma non è accaduto lo stesso con il come-back delle Orme e con quello della Premiata Forneria Marconi? 

Certo, chi si aspetta di trovare qui brani dolci e nel contempo complessi e significativi del genere di "Canto nomade per un prigioniero politico" (suite, tra l'altro, che cerca il suo pari a livello internazionale) rimarrà deluso, ma coloro che hanno seguito il divenire della band e conoscono le sue vicissitudini sanno che c'è poca differenza qualitativa, in sostanza, tra Transiberiana e studio-album come Canto di Primavera (1979) e Nudo (1993); il qual ultimo comunque contiene parti live del concerto giapponese. 

Che il Banco, da decenni ormai, abbia da offrire molto di più dal vivo, è sottolineato dai disgraziati Anni 80 (dove persino loro caddero in un inspiegabile baratro creativo e addirittura tecnico-sonoro) e dalle poche, troppo poche cose buone che riuscirono a produrre nei 90 (contrassegnati tuttavia da un'attività concertistica formidabile).
Transiberiana è, sotto questo punto di vista, un ritorno alla grande. Un'operazione di resettaggio con una formazione inedita (Vittorio De Nocenzi è l'ultimo rimasto dei membri originali) senza però abbandonare il filo del discorso iniziato nel 1969.


https://www.insideoutmusic.com/
Inside Out è fiera di poter avere il Banco nella sua scuderia


È già stato ripetuto a sufficienza ma vogliamo sottolinearlo anche noi: era parecchio che non si aveva un disco tutto pieno di musiche originali firmate "Banco"! (Da un quarto di secolo, per la precisione.) 

Foto by Pierluigi Di Pietro



In un’esclusiva intervista al Messaggero.it, Vittorio Nocenzi ha dichiarato:


 “Io e la band siamo entusiasti di poter collaborare con Inside Out [etichetta prog tedesca] dopo aver lavorato così duramente sul nuovo album. Mi riempie di gioia e soddisfazione dato che sono stato davvero ispirato sin dall’inizio! Per troppi anni, la band si è dedicata solo alle esibizioni dal vivo, era ora che tornassimo a comporre, suonare e produrre nuovo materiale! Scegliendo il concetto di Transiberiana per questo nuovo lavoro, vorrei sottolineare due aspetti principali: in primo luogo la nuova formazione del Banco composta da grandi musicisti e grandi persone; in secondo luogo, la presenza dei miei due figli nel progetto, Michelangelo ha collaborato alla stesura dell’album e Mario Valerio si è occupato della strategia di marketing e comunicazione ad esso correlata. Questi due elementi sono stati i migliori doni che potessi mai avere! E questa è una motivazione in più, se mai è necessario, per fare del mio meglio e per raggiungere gli obiettivi del Banco. Posso solo augurare ai fan di godere di questo incredibile progetto, e non vedo l’ora di vederli dal vivo quando andremo a suonare l’album assieme ai brani classici del Banco in tutto il mondo!”.



Ad accompagnare Vittorio Nocenzi (piano, tastiera e voce) nella nuova avventura discografica sono: Filippo Marcheggiani (chitarra solista), Nicola Di Già (chitarra ritmica), Fabio Moresco (batteria), Marco Capozi (basso) e Tony D’Alessio (voce).







Tracklist

1) Stelle sulla terra (6:06)
2) L’imprevisto (3:29)
3) La discesa dal treno (6:16)
4) L’assalto dei lupi (5:35)
5) Campi di Fragole (3:36)
6) Lo sciamano (4:01)
7) Eterna Transiberiana (6:20)
8) I ruderi del gulag (6:06)
9) Lasciando alle spalle (1:47)
10) Il grande bianco (6:33)
11) Oceano: Strade di sale (3:39)

Ci sono anche due bonustracks - Metamorfosi (9:43) e Il ragno (5:42), registrati dal vivo al Festival Prog di Veruno del 2018.



Non è stato facile sopperire alla scomparsa di Francesco Di Giacomo e a quella del chitarrista Rodolfo Maltese, ma occorre andare avanti...


La novità migliore è, secondo Topolàin, il cantante. Tony D'Alessio. Era stato già designato da Di Giacomo come suo possibile sostituto e lo si è potuto ascoltare una prima volta con il BMS nel doppio CD Io Sono Nato Libero The Legacy Edition e ne La Libertà Difficile (2017). Ebbene, qui D'Alessio conferma che potrebbe fare il lead vocalist di qualsiasi odierno gruppo prog metal! 




Quindi in Transiberiana ci sono elementi innovativi rispetto allo stile Banco (diciamo pure che l'album potrebbe essere gradito non poco da un pubblico giovane). Le canzoni hanno strutture solide e, così come un viaggio offre una varietà di paesaggi e situazioni diverse, in questo disco, da stazione a stazione, l'ascoltatore transita attraverso diverse fasce atmosferiche, se non proprio stratosferiche. "La discesa dal treno" e "L’Assalto dei lupi" ricordano i classici Yes e i Gentle Giant. "I ruderi del gulag" e il pezzo 'dark rock' "Lo sciamano" hanno un suono scuro e industrial e dunque più contemporaneo. "Campi di Fragole" è un bell'esempio di ‘bel canto’ prog, alquanto Italian romantic. L'intro a "Eterna Transiberiana" potrebbe benissimo trovare posto in un album dei Jethro Tull dei primi anni 70, con in più quel touch tipicamente latino che tende a esprimere maggiore pathos. Lo stesso "Eterna Transiberiana" si sviluppa in una ballata - lunga! - quasi affettata (alcuni maligni affermano: "... che ricorda i Pooh"). Lo straordinario "Il grande bianco" spicca con la sua chitarra "looped" e con le tastiere danzanti, creando un effetto ipnotizzante...
In totale, si ricava un senso soddisfacente di spazio e meraviglia. 

***


Facit: Transiberiana è un album avventuroso, dinamico e moderno. Che "suona" da Old Banco, ma appena per tre quarti.

Bene così. In fondo, i tempi mutano.



Il nuovo Banco del Mutuo Soccorso (foto di Pierluigi Di Pietro)



Brani preferiti da Topolàin: "La discesa dal treno", "Campi di Fragole" e "Lo sciamano".

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