Dopo la morte di John Coltrane, la musica di Pharoah Sanders sembrò rallentare, divenire più riflessiva. Il sassofonista parve voler dare risalto alle singole note, enfatizzarle, virando spesso verso un minimalismo che piacque poco ai puristi.
L'album Pharoah (1977) vede nei credits i seguenti musicisti:
Greg Bandy - batteria
Tisziji Muñoz - chitarra
Jiggs Chase - organo
Lawrence Killian -percussioni
Pharoah Sanders - sax tenore, percussioni, vocals, e ovviamente compositore
"Harvest Time", brano di 20 minuti, apre il disco.
Come nel caso della produzione di Archie Shepp, così anche la musica di Pharoah Sanders riflette gli impulsi, i rivolgimenti, le ideologie degli anni in cui essa è nata. Un album felice e "rivoluzionario" è Karma, del 1969, contenente il lungo track "The Creator Has A Master Plan".
Il sassofonista di jazz d'avanguardia Albert Ayler affermò: "Coltrane era il Padre, Pharoah il figlio, e io sono lo Spirito Santo."
1983: Heart Is A Melody (full album), un bel live con William Henderson ai tasti, John Heard al basso e Idris Muhammad alla batteria.
1983: Heart Is A Melody (full album), un bel live con William Henderson ai tasti, John Heard al basso e Idris Muhammad alla batteria.
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"Music was my first love..."