25 giu 2020

I Phideaux


Gli americani Phideaux sono, in questo Terzo Millennio, tra i massimi esponenti del rock sinfonico, che sembra in via di estinzione attraverso il moltiplicarsi di gruppi dediti al prog metal. Ovviamente parliamo di prog sinfonico di livello alto, di livello mondiale. E con un touch di folk rock e musica classica - o comunque classicheggiante. Il loro Doomsday Afternoon del 2007 è un capolavoro (convincetevene da soli: video sottostante), ma tutti gli altri lavori dei Phideaux non sono affatto di meno.


Al centro del progetto c'è lui: Xavier Phideaux, nato nel 1963 a Hastings-on-Hudson, nello stato di New York. Regista televisivo. Ma soprattutto polistrumentista, cantante, compositore. Fin dall'inizio si è appoggiato su due colonne portanti: il batterista Rich Hutchins e il chitarrista Gabriel Moffat (responsabile anche per la produzione). Per il resto, Xavier si serve di una sfilza di vari musicisti e coristi, dei quali quattro-cinque sono presenti in quasi tutti i dischi. In Doomsday Afternoon abbiamo la seguente formazione: 


- Gabriel Moffat / lead & lap steel guitars, Fx, producer - Phideaux Xavier / piano, Fender Rhodes, Moog Voyager, 6- & 12-string guitars, vocals (3,10) - Mark Sherkus / Hammond B3, MiniMoog, ARP String Ensemble, Korg Karma, sampler - Linda Ruttan / vocals - Molly Ruttan / vocals - Ariel Farber / vocals, violin - Valerie Gracious / piano, vocals - Mathew Kennedy / bass guitar - Rich Hutchins / drums With: - Matthew Parmenter / vocals (1,6,9,10), violin - Joel Weinstein / lead guitar (5,10) - Johnny Unicorn / Hammond B3, Moog Voyager, handclaps, vocals (3,10) - Martin Orford / synth solo (9) - Patti Amelotte / hammered dulcimer (1,6) - Steve Dundon / flute (9) - Rob Martino / flute (3) Orchestral sections: - Paul Rudolph / orchestration & conducting - Mark Baranov / violin - Bing Wang / violin - Richard Elegino / viola - Jerry Epstein / viola - Dale Silverman / viola - Elizabeth Wilson / viola - Stefanie Fife / cello - Barry Gold / cello - Jason Lippman / cello - Dennis Trembly / bass - Brian Drake / French horn - Bruce Hudson / French horn - Boyde Hood / trumpet - James Wilt / trumpet - Chris Bleth / flute, oboe, clarinet

 


Gli album di Phideaux, progressive / psichedelici, possono essere inquadrati in una cornice di influenze formata da: i primi Genesis, i Pink Floyd, i Van Der Graaf Generator e i Jethro Tull. Mellotron, violini e tastiere "vintage" danno risalto alle melodie, che rimangono l'elemento essenziale della musica di questo gruppo; ma non mancano gli accordi dissonanti e i riff potenti.
L'ascolto è un piacere dall'inizio alla fine, soprattutto se si ama il progressive rock classico.






Forse il più conosciuto prodotto di/dei Phideaux è Infernal, del 2018. 
Si tratta del nono album in studio, quello che chiude la "Trilogia" che si occupa di distopie a base di totalitarismi e catastrofi ecologiche e che comprende The Great Leap (2006) e Doomsday Afternoon (2007). Questa terza parte era stata annunciata già nel 2013, ma Xavier Phideaux ne rimandava in continuazione l'uscita, anche perché amareggiato dal fatto che il suo progetto musicale non riuscisse ad occupare un posto centrale nel panorama progressive planetario, limitandosi invece a una presenza a margine. 
Nel 2015 Phideaux pubblicò tutti i testi di Infernal su Facebook e i fans fedeli pensarono: "Ecco, ci siamo! Ora arriva il disco..." Ma nel maggio del 2018 l'artista ha lasciato invece uscire un EP dal titolo We Only Have Eyes For You. Già alcuni disperavano che la "Trilogy" potesse mai essere completata. Poi, finalmente, ecco dunque Infernal, su due CD contenenti 19 titoli. 


Il risultato è un po' più mainstream del previsto e di una linearità talvolta pop. 
L'eleganza comunque è tipica della "casa" Phideaux, con i cori e tutto. E anche stavolta il numero di amici e collaboratori che hanno aiutato Xavier è impressionante. Il nucleo della band è in pratica lo stesso degli ultimi anni. Con qualche mutamento. 

- Phideaux Xavier / acoustic guitar, piano, Fender Rhodes, vocals
- Ariel Farber / vocals, violin
- ´Bloody´ Rich Hutchins / drums
- Matthew Kennedy / bass
- Gabriel Moffat / solo & electric guitar, dobro
- Mark Sherkus / piano, keyboards: Hammond B3, Mellotron, Minimoog, Arp String Ensemble, Korg Karma
- Johnn Unicorn / keyboards, saxophone, vocals
- Valerie Gracious / vocals
- Linda Ruttan Moldawsky / vocals
- Molly Ruttan / vocals

With: 
- Andy Camou / trumpet
- Stefanie Fife / cello
- Doug Moldawsky / backing vocals
- Nina Moldawsky / backing vocals
- Caroline Oster / backing vocals
- Mary Kelly Weir / backing vocals
- Frank Valentini / handclaps



Un'ultima chicca dalla discografia dei Phideaux: "Feel The Radiation", dal loro secondo album Ghost Story (2004).

21 giu 2020

Lee Morgan


"Wonderjazz!" a tutti. Oggi (domenica, giorno dedicato al jazz...) poniamo sotto i riflettori Lee Morgan, trombettista che suonò anche con John Coltrane in (vai al link!) Blue Train.  
Su Lee Morgan faremo addirittura un post "doppio", in quanto, in appendice, dedicheremo dello spazio anche all'album Cornbread.  

       ... qui con Art Blakey and the Jazz Messengers
 

Il trombettista Edward Lee Morgan (1938–1972) fu una delle figure massime dell'hard bop (seconda metà degli Anni Sessanta). Ancora adolescente, dopo aver partecipato a  Blue Train (John Coltrane), entrò nel gruppo del batterista Art Blakey prima di iniziare la carriera solista. Fu uno dei pilastri dell'etichetta Blue Note.
Purtroppo la sua carriera, come la sua vita, fu di breve durata. Aveva 33 anni quando la sua donna, Helen, gli sparò, uccidendolo, allo Slug's Saloon, locale di jazz nello East Village (NYC). 

  "The Sidewinder", uno dei suoi titoli più noti


Sulla homepage della Blue Note, fucina del jazz a cui lui Lee Morgan fu legato a doppia mandata, c'è un interessante articolo circa l'album Cornbread (1965).

 

Il successo riscontrato da Lee Morgan con il brano soul-jazz "The Sidewinder", fece sì che molti artisti cercassero di imitare o comunque duplicare quell'impresa proponendo brani di stampo boogaloo (fusione di musica latina, twist e rhythm’n’blues). La carriera di Morgan acquistò in velocità. Nei due anni successivi al sunnominato hit, il musicista realizzò altri 6 album - e, alla fine, sul suo conto saranno ben 25 gli LP totali per l'etichetta Blue Note... fino al momento della tragica, prematura morte (1972).



Cornbread, registrato nel settembre del 1965, vede il batterista Billy Higgins come unico rappresentante dei musicisti che parteciparono alla registrazione di "The Sidewinder". Morgan ingaggiò il sassofonista alto Jackie McLean (restituendogli il favore meno di una settimana dopo suonando sull'album Jackknife) nonché il sassofonista tenore Hank Mobley (Lee lavorò come sideman in molti degli album di Mobley in quel periodo). Invitò inoltre il Maestro dei Tasti Bianchi-e-Neri, Herbie Hancock (fan della Blue Note e membro del classico quintetto Anni '60 di Miles Davis). E, ad arrotondare la sezione ritmica con Higgins, ecco arrivare il bassista Lee Ridley (poi importante docente di jazz).

Cornbread comprende quattro composizioni di Lee Morgan e un "classico", o "standard" che dir si voglia. E il primo brano è quello che dà il titolo all'album. 
Il secondo, "Our Man Higgins", è un be-bop che punta i riflettori su Billy Higgins, che qui può "dare gas".  Ci sono anche due ballate rallentate ("down tempo"), tra cui una delle canzoni più conosciute del trombettista, "Ceora". Il brano "classico" è quello di Arlen-Koehler, "Ill Wind", in cui Lee mostra una vena accattivante di blues, suonando in sordina (mute).
Poi il pezzo finale: "Most Like Lee", melodia spensierata in cui i membri della band arrivano a sbizzarrirsi. Lee guida l'assalto con il "clarion" (un altro tipo di tromba, o semplicemente un registro superiore della tromba standard) e Herbie, il quale, pure, ha già potuto brillare abbastanza, assume nel capitolo conclusivo del disco il suo ruolo più creativo e più centrale, incitando in maniera suadente - quasi come un sommelier in un raduno di alcolizzati - e scatenandosi lui stesso.


Tracks

"Cornbread" – 9:03
"Our Man Higgins" – 8:54
"Ceora" – 6:23
"Ill Wind" (Harold Arlen, Ted Koehler) – 7:59
"Most Like Lee" – 6:49


Il gruppo

Lee Morgan – tromba
Herbie Hancock – piano
Billy Higgins – batteria
Jackie McLean – sax alto
Hank Mobley – sax tenore
Larry Ridley – basso


18 giu 2020

I Quanah Parker: grandi!

Per rendersi conto della bravura di questo gruppo (capitanato da un mago delle tastiere: Riccardo Scivales), basti andare sul sito Bandcamp dell'etichetta Ma.Ra.Cash e ascoltare i brani di A Big Francesco (2019).




Per approfondire sulla band veneta, vedi la recensione qui su Topolàin del loro album Suite degli Animali Fantastici (go!) e, su Prog Bar Italia, quella di A Big Francesco (vai!).

A Big Francesco (live 2016-18): è il terzo CD importante della band, disponibile presso la Maracash Records e sull'homepage Bandcamp

***

Altri post nostri sui Quanah:





 (clic!)

14 giu 2020

Jimmy Smith: l'Hammond B-3 nel jazz

Sunday, jazz day!

Salve e benvenuti alla domenica jazzistica di Topoláin !    Oggi: Jimmy Smith.

Jimmy Smith, più propriamente James Oscar Smith, era un tastierista i cui album entrarono più volte nei primi posti delle classifiche. E uno dei suoi meriti è di aver reso famoso l'organo Hammond B-3.

       
                A sinistra: Wild Bill Davis; a destra: Jimmy Smith


I proprietari dei club di jazz avevano "scoperto" che ingaggiare un trio con organo era più economico che convocare un'intera big band. Da qui l'interesse crescente per lo strumento.
La maniera in cui Smith suonava l'Hammond B-3 (percussivo con seguente decadimento - tipo pianoforte -; le alternative sono: tenuto e a lento attacco) ha ispirato tutta una generazione di tastieristi. Anche grazie a Smith, negli Anni '60 e '70 l'uso dell'organo elettrico si è decisamente diffuso: nel rhythm & blues, nel rock, nel reggae, nel rock progressivo.


Nato l'8 dicembre 1925 a Norristown, in Pennsylvania, già a sei anni Jimmy seguì il padre nei vari club, per spettacolini vaudeville "song-and-dance" che consistevano - appunto - in esibizioni di canto e ballo. Iniziò a suonare il pianoforte in maniera autodidatta e, a nove anni, vinse un concorso per talenti indetto da una stazione radio di Philadelphia. Non smise mai di far musica e fu tanto previdente da mettersi a studiarla seriamente, frequentando scuole e istituti. Dal '51 al '54 suonò il piano, poi anche l'organo, militando in gruppi R&B di Philadelphia (tra gli altri: Don Gardner and the Sonotones). Decise definitivamente che il suo strumento principale sarebbe stato l'organo dopo aver ascoltato, nel 1954, Wild Bill Davis. 



Registrò circa 40 sessions per la Blue Note. Suoi album di successo di quel periodo includono The Sermon!, House Party, Home Cookin', Midnight Special, Back at the Chicken Shack e Prayer Meetin'.
Nel 1962 firmò un contratto con la Verve
Blue Note e Verve sarebbero state le etichette musicali alle quali si sarebbe legato anche nei decenni successivi.



Video: Jimmy Smith - Live in Denmark 1968

Con Jimmy Smith (Hammond organ, voc), Nathan Page (g), Charles Crosby (dr)

Setlist: "Ode to Billie Joe", "Sonnymoon for Two", "Days Of Wine And Roses", "Got My Mojo Working", "Satin Doll" 
NOTA: Qui si vede Nathan Page usare il "thumb pick" - tecnica inusuale per un chitarrista jazz. Fu Jimmy Smith a consegnare a Page quella chitarra Guild, quando Page si unì al gruppo.


Durante gli Anni '70 Smith aprì un club a North Hollywood (Los Angeles), all'indirizzo 12910 Victory Boulevard, dove suonò regolarmente con Kenny Dixon alla batteria, Herman Riley e John F. Phillips al sassofono. Nella sua band era previsto anche un suonatore di armonica e flauto: l'onore andò a Stanley Behrens
A un suo disco del 1972, Root Down, viene ascritto un ruolo importante per l'influenza esercitata sulle successive generazioni di musicisti funk e hip-hop. Root Down venne registrato live nel suo club, con un gruppo a supporto i cui membri erano influenzati dal funk e dal rock.  


     Qui, Jimmy Smith in un concerto del 1971 insieme a compagni stellari: Cannonball Adderley, Dave Brubeck e Charlie Mingus

Jimmy Smith fu attivo anche negli anni '80 e '90. Nella sua carriera arrivò a registrare con Quincy Jones, Frank Sinatra, Michael Jackson (lo si può sentire nella canzone "Bad", prima traccia dell'omonimo album di Michael Jackson), la cantante Dee Dee Bridgewater e l'organista, trombettista, vocalist Joey DeFrancesco. Il suo ultimo album fu Dot Com Blues (Blue Thumb/Verve, 2000), registrato insieme a B. B. King, Dr. John ed Etta James.

Nel 2004 si trasferì in Arizona con la moglie, la quale morì appena pochi mesi dopo per via del cancro. Smith registrò ancora Legacy con Joey DeFrancesco. I due si stavano preparando ad andare in tournée, quando Smith venne trovato morto dal suo manager, Robert Clayton, nella sua casa di Scottdale. Si era spento nel sonno.






11 giu 2020

Progrock. Nuove uscite 2020



Il supergruppo Sons Of Apollo ha pubblicato l'album 'MMXX'.


'Voices' dei Mangala Vallis. Che sono italianissimi (di Reggio Emilia).

Gli Elder, da Boston (Massachusetts), capitanati da Nick DiSalvo.
Nell'album 'Omens', grandioso lavoro del tastierista. Anzi: dei tre tastieristi: lo stesso DiSalvo, Rinsberg e il "guest" Fabio Cuomo.


Gli americani Psychotic Waltz con 'God-Shaped Void'. Atmosfere spaziali, flauto, misticismo e chitarre sparate a 1000.


I norvegesi Conception sono noti agli aficionados del Prog metal. Nel 2018, dopo 20 anni, si sono ricostituiti per lanciare un single e un EP. E ora... questo album. Bombastico, mefistofelico.

Questo è il trailer di 'The Absence Of Presence', dei leggendari Kansas. Suono ricco, corposo, che tiene il passo con i giovani giganti del neoprog, e con 1-2 ballate che potrebbero scalare le classifiche mondiali.


L'ultimo dei Katatonia, 'City Burials'.
Qui un single tratto dall'album.

Tra le nuove uscite 2020: il nuovo album dei Camel Drive, psychedelical power trio dalla Germania.


È uscito da due settimane 'Rise Radiant', nuovo album dei Caligula's Horse.
Questo un single tratto da.



Inoltre: l'album di debutto dei QDT (Quel che Disse il Tuono, lombardi), l'EP dei Silver Nightmares (siciliani), il primo CD di Oh No, It's Prog! (Piemonte) e quello nuovo dei Sintonia Distorta (Lombardia).


***

Fonte: gruppo di Facebook Prog Bar Italia

10 giu 2020

Genesis - discografia e alcune recensioni in inglese

Discografia

From Genesis To Revelation (Decca, 1969) 
Trespass (Charisma, 1970)
Nursery Crime (Charisma, 1971) 
Foxtrot (Charisma, 1972)  
Genesis Live (Charisma, 1973, live)   
Selling England By The Pound (Charisma, 1973) 
The Lamb Lies Down On Broadway (2LP Charisma, 1974)          
Rock Roots (Decca, 1975, anthology, with unpublished tracks)
A Trick Of The Tail (Charisma, 1976) 
Wind And Wuthering (Charisma, 1976)                          
Seconds Out (2LP Charisma, 1977, live)                       
...And Then There Were Three (Charisma, 1978) 
Duke (Charisma, 1980) 
The Story Of Genesis (2LP Charisma, 1980, anthology)
ABACAB (Charisma, 1981) 
Three Sides Live (Virgin, 1982, live + studio)
Genesis  (Vertigo, 1983) 
Invisible Touch (Charisma / Virgin, 1986)
We Can't Dance (Virgin, 1991) 
Live - The Way We Walk Vol. 1 (Virgin, 1993, live) 
Live - The Way We Walk Vol. 2 (Virgin, 1993, live) 
Calling All Station (Virgin, 1997)                           
Genesis Archives Vol. 1, 1967-75 (Virgin, 1998) 
Turn It On Again: The Hits (Atlantic / Wea, 1999)            
Platinum Collection (Rhino / Wea, 2005) 



Io sono un aficionado del gruppo inglese ormai da una vita, ovvero da quando un mio cugino mi fece ascoltare Selling England By The Pound - allora su supporto magnetico; leggi: su audiocassetta. Le opere precedenti (Trespass, Nursery Cryme e Foxtrot, oltre all'album "black" - loro debutto - From Genesis To Revelation) arrivarono per me solo successivamente; ma confermarono la mia prima, immediata impressione: i Genesis erano la "mia" band. Comunicavano direttamente col mio cuore - o con la mia anima, se volete - e riuscivo a recepirli anche a livello di cerebro. Furono loro che dischiusero per me i cancelli dell'universo prog.
Il contesto musicale in cui Tony Banks utilizzava pianoforte, Hammond e Mellotron era qualcosa di unico. Ma tutt'e cinque (poi rimasero in quattro... infine in tre) lavoravano per un unico scopo: stupire, inebriare l'ascoltatore. La magia risultava dalla creatività, dalle melodie armonizzate, dall'evidente bellezza delle soluzioni musicali.
E non solo la loro musica sofisticata: anche i loro testi mi risultarono, fin da subito, assai accattivanti. Certo, diverse cose bisognava interpretarle (e non bastava un comune dizionario italiano-inglese per capirle!), ma a quell'epoca c'era il buon Armando Gallo (il più grande esperto italiano [o addirittura mondiale] di questo gruppo) che forniva puntualmente la traduzione con tanto di "note a pie' di pagina" su ogni involucro dei dischi "genesiani" destinati al Belpaese.



Tutto ebbe inizio esattamente nel 1968, con From Genesis To Revelation: un gioiellino di musica pop con influenze R&B e soul. Melodie struggenti che già rivelano la qualità eccelsa del songwriting, sostenuta dall'urgenza emotiva. Alcune canzoni di From Genesis To Revelation sono talmente belle e senza tempo che sarebbero capaci ancora oggi di scalare le hit parade di mezzo mondo.
Due pezzi esclusi dalla prima edizione (il celebre "album nero") e aggiunti in molte delle successive ristampe, cioè "One Eyed Hound" e "The Silent Sun (single mix)", lasciano capire la voglia di "rockare" che avevano i quattro ragazzi inglesi, voglia inibita da una produzione troppo "morbida" di cui è responsabile Jonathan King. King era uno sfegatato fan dei Bee Gees prima maniera (tutti coretti e arrangiamenti di archi) e, a sua volta, un cantante melodico.
Le edizioni più recenti dell'album sono state arricchite da due demo di quell'epoca: "Image Blown Out" e "She's So Beautiful".

Trespass (1970) segna il passaggio dei Genesis dalla Decca alla Charisma e nel contempo la loro entrata nell'universo prog. In quel torno di tempo, il rock progressivo era considerato "la nuova musica classica", e non a caso fu denominato anche "art rock".
Trespass, prodotto da John Anthony, fu registrato ai Trident Studios.
Da "Looking for Someone" a "The Knife", è un fantastico susseguirsi di madrigali e trascinanti cavalcate guidate dalle tastiere di Tony Banks e dalle chitarre di Michael Rutherford e Anthony Phillips. La band lascia già intravedere in che cosa consiste la sua grandezza: pianissimi strizzacuori si inframezzano a crescendi inattesi dove spesso la chitarra distorta cinge il sintetizzatore in un dolce abbraccio. La voce di Peter Gabriel è brillantemente graffiante, "cattiva".
Durante la tournée per promuovere l'album, Gabriel saltò giù dal palcoscenico del Friar's Inn di Aylesbury (dove il gruppo era praticamente di casa) e si spezzò una caviglia; mentre i suoi compagni continuavano imperterriti a suonare, il cantante fu ritrascinato sullo stage a forza di braccia affinché portasse a termine l'esibizione...
Phillips e il batterista John Mayhew si congedarono dopo la registrazione di Trespass...




Leggi la presentazione e le recensioni degli album (fino a The Lamb...):

From Genesis To Revelation (1969)
Trespass (1970)
Nursery Cryme (1971)
Foxtrot (1972)
Selling England By The Pound (1973)
The Lamb Lies Down On Broadway (1974).


7 giu 2020

Kenny Burrell

"Wonderjazz!" a tutti. Oggi (domenica, giorno dedicato al jazz...) Topolàin vuole parlarvi di un famoso chitarrista.

        "Midnight Blue"
 

Kenny Burrell (Detroit, 1931) è un chitarrista noto per le sue collaborazioni con la Blue Note. Lavorò per Jimmy Smith nell'album Organ Grinder Swing, che nel 1965 entrò nella Top 20. Tra le sue influenze (da lui stesso citate): Charlie Christian e Django Reinhardt per quanto riguarda il jazz, T-Bone Walker e Muddy Waters tra i chitarristi blues.
A sua volta il suo nome è stato fatto da chitarristi rock quali Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan, quando è stato chiesto loro quali guitar players avessero avuto un'ascendenza su di loro. 

Burrell ha insegnato e diretto gli Jazz Studies alla scuola musicale UCLA 'Herb Alpert'.


Debuttò nel 1951 come membro del sestetto di Dizzy Gillespie e quasi subito pubblicò un proprio single contenente i solchi "Rose of Tangier"/"Ground Round", presso la Fortune Records di Detroit. Frequentava ancora il college quando fondò il collettivo New World Music Society con altri musicisti di Detroit: Pepper Adams, Donald Byrd, Elvin Jones e Yusef Lateef.
Andò in tour con Oscar Peterson nel 1955 appena dopo essersi diplomato e si trasferì in seguito a New York per lavorare insieme al pianista Tommy Flanagan. Dopo appena pochi mesi pubblicò il suo primo album da bandleader per la Blue Note. Lui e Flanagan erano ricercatissimi dagli altri artisti per il lavoro in studio di registrazione: Tony Bennett, Lena Horne, Billie Holiday, Jimmy Smith, Gene Ammons e Kenny Dorham furono tra coloro che incisero servendosi anche della perizia di Kenny Burrell e Tommy Flanagan. Dal '57 al '59 Burrell sostituì Charlie Christian nell'orchestra di Benny Goodman. 
Molto prolifica la sua carriera discografica. Tra gli highlights: "The Cats" (1957; registrata con John Coltrane), "Midnight Blue" (1963; con Stanley Turrentine) e "Guitar Forms" (1965, con Gil Evans come arrangiatore).


      Kenny Burrell - 'All the Best'

6 giu 2020

Smalltape

Quando si dice "Philipp Nespital", si intende "Smalltape". Il nome del tedesco è infatti strettamente associato a quello del proprio progetto. Il secondo album degli Smalltape, Ocean (2017), colpì nel nel segno. Si tratta di artrock melanconico, raffinato. Prodotto in proprio, come sono soliti fare molti gruppi odierni. 
Un risultato che si può definire riuscito.



Ora apprendiamo, dall'homepage http://smalltape.net/, che Philipp, "dopo alcuni mesi trascorsi intensamente a comporre",  è sul punto di fare uscire il terzo prodotto marca "Smalltape". 
Tra i collaboratori: i suoi amici Flavio De Giusti (chitarre) e Omri Abramov (sax / EWI [electronic wind instrument]).

"Stay tuned for some updates coming soon…"


     Gli Smalltape live a Veruno 2018




JD Simo

"Il trio SIMO sembra essere appena uscito dal 1968" (NPR, National Public Radio).

Il perno della band è JD Simo, di Chicago, trapiantatosi a Nashville... (Homepage: simo.fm)


Ascolta/compra la musica dei SIMO (album Rise & Shine) sui maggiori stores!


Foto di Rick Pauline



Video sottostante: JD Simo e i suoi due accoliti il 22 giugno 2019 a Wayne in Pennsylvania."You Need Love" il titolo del lungo brano. Il timbro brachiale e il blues trascinante, elettrificato con sapienza, ci riportano alla Maxwell Street di Chicago, a Buddy Guy, a George "Wild Child" Butler, a Muddy Waters...



Per iniziare bene il fine settimana

Un brano prog folk, benignamente relaxed, di Oh No, It's Prog!


 

Qui una recensione del primo album del progetto del musicista Gianni Nicola, Oh No, It's Prog!




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5 giu 2020

Tutti i testi in italiano di 'The Lamb Lies Down...'

'... On Broadway'


Testi originali, più recensione estesa del doppio album, qui (Prog Bar Italia)

The Lamb Lies Down On Broadway



      I Genesis eseguono The Lamb... live





The Lamb Lies Down On Broadway
L'Agnello Si Sdraia Sulla Broadway

E l'agnello si sdraia sulla Broadway.
Manhattan di mattina presto.
Il vento dell'oceano soffia sulla città.
Il Palazzo del Cinema ha terminato lo spettacolo,
Gli spettatori hanno avuto il loro divertimento.
Hanno dormito a buon mercato durante l'ultima rappresentazione.
La storia si ripete - è ora di chiudere.
Fuori!
Sembra che non riescano ad abbandonare i loro sogni.
C'è qualcosa che si muove tra il vapore dei marciapiedi.
E l'agnello si sdraia sulla Broadway.

I volatili nottambuli soffrono gli acciacchi.
La drogheria apre bottega.
Si ode il suono metallico della saracinesca,
Ma il distributore di benzina non basta ad appagare la sete.
Rumori di sospensioni sulla strada sconnessa
Gli occhi del camionista leggono "Sovraccarico"
Sbuca fuori dal sottopassaggio della metropolitana
Rael, Principe Imperiale dell'Aerosol
Esce alla luce del Sole nascondendo la bomboletta spray,
E l'agnello si sdraia sulla Broadway.

L'agnello sembra proprio fuori luogo,
Eppure lo scenario della Broadway si rispecchia sul suo volto.
In qualche modo, il suo star sdraiato là
rende l'aria immobile.
Sebbene i neon di notte siano accecanti,
Non ci sono vittime di calce mentre le luci si affievoliscono
sul manto bianco dell'agnello.
Real, Principe Imperiale dell'Aerosol,
pulisce la sua arma - ha già dimenticato cosa ha fatto
E l'agnello si sdraia sulla Broadway.

Suzanne è stanca per il lavoro svolto,
Pensa "soldi - gioielli - luci della ribalta."
Il tassista col guanto vellutato suona il clacson
E l'ubriacone sputa in segno di disprezzo.
Donne curiose, chiudete le vostre serrande!
Non guardatemi! Non sono il vostro tipo.
Io sono Rael!
Qualcosa dentro di me ha appena preso il via,
Dio solo sa cosa ho fatto.
E l'agnello si sdraia sulla Broadway.
Sulla Broadway
Dicono che le luci risplendono sempre sulla Broadway
Dicono che ci sia sempre magia nell'aria.
 



Fly On A Windshield
Mosca Su Un Parabrezza

Qualcosa si sta solidificando nell'aria.
Il muro della morte si abbassa su Time Square.
Sembra che non importi a nessuno,
Continuano come se nulle fosse.
Il vento cresce d'intensità
Gettando polvere nei miei occhi,
E la polvere mi si attacca alla pelle
Creando una crosta in cui non posso muovermi.
Ronzo come una mosca in attesa 
di schiantarsi contro un parabrezza 
sull'autostrada.




Broadway Melody of 1974
Melodia Di Broadway del 1974

Echi dell'immortale, paludosa Broadway
Con le sue mitiche madonne che camminano nella propria ombra:
Lenny Bruce dichiara una tregua e gioca un'altra mano.
Marshall Mcluhan, sguardo casuale, ha la testa affondata nella sabbia.
Sirene risuonano sui tetti ma nessuna nave sta salpando.
Groucho se ne sta da solo con gli spezzoni dei suoi film e 
con le sue battute più infelici.
Il Klu Klux Klan serve cibo caldo per l'anima e un'orchestra suona 
"In The Mood"
La ragazza capo-clac agita la sua bacchetta al cianuro, si espande
l'odore di fiori di pesco e di mandorle amare.
Caryl Chessman annusa l'aria e conduce la parata, lui sa tutto a fiuto,
sa che ogni cosa si può imbottigliare.
C'è Howard Hughes con le sue blue suede shoes
che sorride alle majorettes che fumano Winston.
E mentre la canzone e la danza iniziano, 
i bambini giocano a casa con aghi, aghi e spilli.
 



Cockoo Cocoon
Salve, Bozzolo

Avvolto in lana incipriata - chissà dove sono.
Non ditemi che sono morto: non è che io sia cambiato di molto
L'unico suono è un gocciolio d'acqua, chissà dove diavolo sono.
In qualche imbroglio?
Salve, bozzolo, sono arrivato forse troppo presto per te?
Non riconosco nulla: non c'e nulla di familiare,
Nessun segno di vita, forse sono solo.
E mi sento talmente sicuro che tutto ciò non può essere vero, ma sto benone.
Salve, bozzolo, sono arrivato forse troppo presto per te?
Chissà se sono rinchiuso in qualche prigione di Brooklyn
- o se sono un Giona prigioniero dentro la balena.
No - sono sempre Rael e sono rinchiuso in una specie di caverna.
Chissà come mi sono salvato?
Salve, bozzolo, sono arrivato forse troppo presto per te?
 



In The Cage
Nella Gabbia

C'è allegria nel mio stomaco,
Come se avessi cullato il mio bambino fino ad addormentarlo
C'è allegria nel mio stomaco
E non riesco più a trattenere il sonno
Sonno, profondo, sempre più profondo.
Un muro di pietra preme contro il mio corpo
Un bianco liquido mi inacidisce dentro
Diventa veloce - diventa acido
Diventa dolce - diventa acido.
Devo convincermi di non essere qui.
Sto annegando in una paura liquida.
Imbottigliato in una forte compressione
La mia alterazione mostra l'ossessione.
Nella gabbia.
Fatemi uscire!
Se non avrò paura,
tutto andrà bene.
Le credenze infantili
Portano un momento di sollievo.
Ma il mio cinismo ritorna subito
E la scialuppa di salvataggio brucia
Il mio spirito è proprio inguaribile.
Stalattiti, stalagmiti
Mi rinchiudono, bloccandomi
Le labbra sono riarse, la gola è asciutta
Mi sento bruciare, lo stomaco è in subbuglio
Indosso un abito bianco
Che riempie lo spazio tra me e la gabbia
Il corpo si contorce, sento lo squallore
Nella gabbia
Fatemi uscire da questa gabbia!
Nel bagliore di una luce
Mi appare una strana visione:
Gabbie unite a forma di stella
Nessuno può sfuggire:
Tutti legati insieme
E intrappolati nei loro legami
Liberi solo di battere le ali consumate
che sono ormai un ricordo 
Fuori dalla gabbia vedo mio fratello John
Si gira verso di me molto lentamente
Invoco aiuto prima che si allontani
E lui mi guarda senza una parola.
E io grido "John per favore aiutami! "
E lui non prova nemmeno a parlare
Nella mia collera violenta sono impotente,
Una silenziosa stilla di sangue gli gocciola sulla guancia.
Vedo che si gira su se stesso e si riallontana,
La mia piccola speranza di fuga.
Nella gabbia avverto come una cinghia.
Mi stringe. Stringe da uccidermi
Le possibilità di sopravvivere diminuiscono
Nella mia salda camicia di forza.
Proprio come quello che successe nella 22a Strada,
quando mi presero per il collo e i piedi.
La tensione sta aumentando. Non ne posso più.
Il mal di testa aumenta. Ho un rombo nelle orecchie.
Nel dolore -
Fatemi uscire da questo dolore
Se fossi liquido potrei scivolare tra le rocce.
Ma sono solido
E' questa la causa della mia disgrazia.
Poi John scompare là fuori e la mia gabbia si dissolve
E senza ragione il mio corpo si rigira su se stesso.
Continua a girare, a girare, a girare attorno
E attorno.
 



The Grand Parade Of Lifeless Packaging
La Grande Parata Dell'Imballaggio Inanimato

"L'ultima grande avventura che resta all'umanità"
- Urla una donna curva
Offrendo le sue bambole sognanti a prezzo medio
E mentre banconote e monete vengono tirate fuori
Io vengo trascinato dentro la fabbrica.
Per la Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
-Tutti pronti per l'uso
La Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Serviva proprio un fusibile.
C'è gente di ogni colore
Gli affari devono andare ottimamente.
Timbrati e indirizzati a un oscuro destino.
Ciò uniforma le loro personalità.
Con un profitto potenziale ben documentato
Riconosco alcuni della linea di produzione
Non c'è schiavitù del lavoro
Solo carta d'imballaggio e bende umane.
Nella Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Tutti pronti per l'uso
- La Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Serviva proprio un fusibile.
Nel padiglione tutto funziona alla perfezione
Le mani marcano le ore
Vuote nella loro pienezza
Come una gelida pantomima.
Ognuno è un rappresentante di vendita
con i suoi slogan nel santuario meccanico
Distribuendo garanzie superlative,
Mio fratello John è il N.9
Nella la Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Tutti pronti per l'uso
- La Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Serviva proprio un fusibile.
Le decorazioni sul soffitto
Dettano il loro futuro
Non vedo nessun segno di libero arbitrio.
Così credo che dovrò pagare,
pagare a mie spese,
per la Grande Parata.
Per la Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Tutti pronti per l'uso
- La Grande Parata dell'Imballaggio Inanimato
- Serviva proprio un fusibile.
 



Back In N.Y.C.
Di Ritorno A New York City

Rivedo visi e immagini e tracce di casa ricordando New York
Così pensate che io sia un duro? E' quello che avete sentito raccontare?
Bah, mi piace vedere un po' d'azione, ce l'ho nel sangue
Mi chiamano l'organizzatore - Rael, incisivo come un rasoio
Sono il capo della banda delle catene, noi non crediamo nel dolore
Perché si è così forti, così forti come l'anello più debole della catena.
Mi hanno rilasciato dal riformatorio di Pontiac quando avevo 17 anni
Dovevo farlo, se capite che cosa intendo.
Penserete che sono pazzo perché non m'importa chi colpisco,
Ma sono io quello che bastona, e non ci sono storie.
Me ne frego chi si fa male. Me ne frego se faccio un'ingiustizia.
E' colpa vostra se sono così, non mia
Quando tiro fuori la mia bottiglia Molotov
Puoi capirlo dai fuochi della notte dov'è passato Rael.
Mentre coccolavo il porcospino
Lui mi ha detto che non dovevo incolpare nessuno, solo me stesso,
Stringeva il mio cuore molto villoso.
E' ora di raderlo, raderlo completamente.
Non c'è tempo per le avventure romantiche
Quando il tuo cuore villoso è pronto alla violenza.
Sù! Usciamo!
Voi che state così comodi non credete che faccia sul serio.
Non potete comprarvi nessuna protezione dal modo in cui mi sento.
I vostri ciarlatani progressisti fanno circolare la loro spazzatura
Ma era la mia prima di tutto, così la brucio fino a farla diventare cenere
E ho assaporato le più forti carni
E le ho distese su lenzuola colorate.
Chi ha bisogno d'illusioni, d'amore e affetto
Quando cammini per la strada con il collegamento endovenoso?
 



Counting Out Time
Battendo Il Tempo

Sto battendo il tempo 
Ho ridotto tutto a numeri.
Tutti quei numeri!
Dammi una guida!
Oh Dio, ne ho proprio bisogno ora.
Il giorno della prova è arrivato
E puoi stare certo che ho atteso questa prova con grande pazienza,
Digerendo ogni parola degli esperti.
Zone erogene, vi adoro.
Senza di voi che farebbe un povero ragazzo?
C'è una ragazza con la quale uscirò
Voglio fare le cose per bene.
Ho comprato un manuale prima che fosse troppo tardi
Non voglio lasciare niente d'intentato.
Ho letto con attenzione ogni riga, ogni pagina del libro,
E ora che ho la verità, andrò a dare un'occhiata, un'occhiata.
Questo è Rael!
Sto battendo il tempo, sperando che tutto vada come prestabilito,
Capisco tutto, guarda! So dove sono i punti nevralgici, figg. dall'l al 9
Continuo a battere il tempo, il mio dito è sul primo bottone,
Non dire nulla - stai là distesa immobile
E io ti ecciterò a dovere.
Zone erogene, vi adoro.
Senza di voi che farebbe un povero ragazzo?
Un po' d'incertezza dall'1 al 6
Un po' di guai al punto 7.
Devo ricordare tutti i miei trucchi.
C'è un paradiso al N. 11!
Ottengo massima reazione con tanto di pupille dilatate,
Tesoro, sù dai! E' ora che ti spogli, che ti spogli; Uippiii!
- Fammi posto Casanova -
Sto battendo il tempo, la reazione non è come me l'aspettavo,
Per favore non schiaffeggiarmi. Sono un maschio caldo e secondo il manuale 
non potevo sbagliare.
Sto battendo il tempo, poi l'inaspettato dolore della mia amante
Chiederò immediatamente il rimborso alla libreria.
Zone erogene, vi esecro.
Senza di voi che farebbe un povero ragazzo?
Senza di voi l'umanità non raggiungerebbe mai il cielo.
 



Carpet Crawls
Striscianti Sul Tappeto

Lana d'agnello sotto i miei piedi nudi,
un tessuto soffice e caldo  
che emana un partcolare tipo di calore.
Una salamandra corre tra le fiamme, distruggendosi.
Creature immaginarie sono intrappolate nella celluloide già alla nascita,
Le pulci si aggrappano al vello d'oro
Sperando di trovar pace.
Ogni pensiero e ogni gesto sono immortalati su celluloide,
Non c'è salvezza nella mia memoria.
Non c'è spazio libero nel vuoto.
Striscianti sul tappeto, coprono il pavimento del corridoio rosso ocra.
Non sono i primi che vedo e sembrano più vitali dei precedenti.
Sospirando, si spostano verso una grande porta di legno
Dove la cruna dell'ago fa l'occhiolino mentre si avvicina al malcapitato.
Striscianti sul tappeto, ascoltano chi li chiama
"Bisogna entrare per poter uscire"
"Bisogna entrare per poter uscire"
I volti sono puntati verso un unico punto;
E' su, sul soffitto, dove dicono ci sia la sala.
Come la foresta agogna il Sole che dà vita a ogni albero,
Essi vengono attratti da un magnete, credendo ancora di essere liberi
Striscianti sul tappeto, ascoltano chi li chiama
"Bisogna entrare per poter uscire"
"Bisogna entrare per poter uscire"
Superuomini ben educati sono trattenuti dalla kriptonite,
Sagge e pazze vergini dai corpi risplendenti ridono scioccamente.
E una luce di candela illumina la festa del raccolto appena oltre la porta;
Si vede l'inizio di una scala a chiocciola che sparisce in alto
Striscianti sul tappeto, ascoltano chi li chiama
"Bisogna entrare per poter uscire"
"Bisogna entrare per poter uscire"
Il manichino di porcellana dalla pelle crepata teme il prossimo attacco.
Il gruppo alza con impazienza le brocche - e fanno il pieno di tutto ciò che a loro manca
Il liquido fuoriuscito dalle crepature si è solidificato,
Se nulla si versa, non ci saranno macchie
Se nulla si perde, non ci saranno guadagni.
 



The Chamber Of 32 Doors
La Sala Delle 32 Porte

Sulle scale si accalcano a centinaia
Corrono da una parte all'altra
Cercando di farsi notare
Le loro deduzioni si meritano un applauso.
Il Ricco è di fronte a me
Il Povero è alle mie spalle
Credono di poter controllare il gioco,
Ma il prestigiatore ha in serbo un altro trucco.
Ho bisogno di qualcuno in cui credere, qualcuno di cui fidarmi,
Ho bisogno di qualcuno in cui credere, qualcuno di cui fidarmi,
Mi fido più di un uomo di campagna che di uno di città,
Puoi giudicare dai suoi occhi, prova e vedrai.
Lui sorriderà attraverso la sua maschera.
Mi fido più di un uomo che lavora con le proprie mani,
Ti guarda una sola volta e ti capisce,
Non hai bisogno di nessuna corazza
Quando sei in mezzo ai campi.
Ma quaggiù
Sono solo soletto con la mia paura.
Con tutto quello che sento.
E ogni singola porta che ho attraversato
Mi riporta nuovamente qui
Devo trovare la mia strada.
Il Prete e il Mago
Cantano ogni singolo inno che hanno sentito.
Stanno tutti chiamandomi per nome,
Anche alcuni Accademici alla ricerca di parole stampate.
Mio padre alla mia sinistra,
Mia madre alla destra,
Stanno additando come tutti gli altri
Ma in nessun posto sembra andar bene.
E ho bisogno di qualcuno in cui credere, qualcuno di cui fidarmi,
E ho bisogno di qualcuno in cui credere, qualcuno di cui fidarmi.
Preferisco fidarmi di un uomo che non urla le sue scoperte
Non c'è bisogno di vendere se sei diretto a casa.
Se scelgo una direzione, lui non mi prenderà in giro.
Ancora dentro questa sala con così tante porte.
Non so dove nascondermi 
Ti racconterei tutti i miei sogni se tu mi aiutassi
Trova una porta che non mi riporti indietro,
Portami via.
 



Lilywhite Lilith
Candida Lilith

Nella sala c'era tumulto - tutti gridavano forte.
Potevo appena sentire una voce vicina che diceva "Aiutatemi a uscire dalla folla"
Le ho detto che l'avrei aiutata ma mi accorsi che era cieca.
Benché la Luna rispendesse sul suo pallido viso e sulla sua pallida pelle.
La Candida Lilith
Ti condurrà attraverso il tunnel della notte
Con la Candida Lilith
Puoi procedere sicuro.
Quando la vidi tra la gente, il frastuono prese a crescere,
Mi pregò di aiutarla a sentire da che parte soffiava la brezza e mi avrebbe mostrato la via.
Così la seguii all'interno di una bianca grotta e mi disse: "Verranno a prenderti, ma non aver paura".
Quindi mi fece sedere su un trono di roccia gelida scolpito nella giada.
La Candida Lilith
Ti condurrà attraverso il tunnel della notte
Con la Candida Lilith
Puoi procedere sicuro.
Mi lascia nell'oscurità
Ad affrontare la mia paura,
E l'oscurità mi avvolge sempre di più,
Odo un suono vorticoso avvicinarsi.
Scorgo una parete del tunnel
Illuminata da qualcosa che avanza,
Due globi dorati fluttuano nell'ambiente
E una fiammata di luce bianca riempie l'aria.
 



Anyway
Ad Ogni Modo

Tutto questo pompare è troppo per il mio povero cuore,
E' venuta la mia ora.
Ora d'incontrare il cuoco,
Oh diamine! Un uomo che corre sfugge alla morte
Ho freddo e mi sento vecchio, il mio respiro si fa difficoltoso.
Si ritorna cenere, "hai fatto il tuo tempo, ragazzo".
Le rocce, alla fine, comprimono il tuo sangue in petrolio,
La tua carne diverrà carbone,
Arricchire il suolo terrestre
Non è la meta di tutti.
Ad ogni modo dicono che lei arrivi su un cavallo bianco,
Ma quel che sento è un treno.
Oh diamine! Non provo nemmeno dolore,
Probabilmente sto impazzendo
Accidenti! E' la terra che tappa un buco nel cielo
O è il cielo che tappa un buco nella terra?
E' meraviglioso pensare in maniera tanto profonda mentre tutto muore nel sottosuolo.
Avverto uno strattone alla corda, mi scarica sopra l'arcobaleno,
Sarei potuto esplodere nello spazio
E le mie ossa sarebbero volate in orbite differenti
E invece no, sono tranquillamente sepolto sotto i sassi,
Mantengo aperta la data di scadenza con il Creatore.
Guarda come sto steso: per il Camposanto elastico di Dio
Squilla il campanello ed è "Buon giorno, Rael.
Mi spiace di averti fatto aspettare.
Ma non ci vorrà più molto!
E' raro che Lei porti ritardo."
 



Here Comes The Supernatural Anaesthetist
Ecco Che Arriva L'Anestesista Sovrannaturale

Ecco che arriva l'Anestesista Sovrannaturale,
Se vuole che tu annusi,
Non deve fare nient'altro che soffiare
Lui è un così bravo ballerino.
 



The Lamia
Le Lamia

Il profumo cresce d'intensità, lui sa di essere vicino,
Trova un lungo passaggio illuminato da un candelabro
Il profumo cambia ad ogni passo, 
La fragranza familiare si trasforma in un aroma sconosciuto.
Una magnifica sala si spalanca davanti ai suoi occhi.
All'interno, un'oblunga vasca di acqua rosata è avvolta da una tenue foschia
Entrando nell'umido silenzio, viene gentilmente baciato da una calda brezza.
Pensa d'esser solo,
Ma un piccolo movimento delle dolci onde rosate
Gli rivela di avere compagnia.
Rael stupefatto non crede ai propri occhi
E' colpito dalla bellezza, attanagliato dalla paura,
Tre serpi vermigli dal volto di donna
Coi movimenti leggiadri e pieni di grazia.
Melodie mute riempiono la sala echeggiante
Ma non c'è traccia di pericolo nel richiamo di sirena.
"Benvenuto Rael, noi siamo le Lamia della vasca,
Le nostre acque ti porteranno refrigerio."
Accantonando la paura, confidando ciecamente nella bellezza, 
Scivola nel nettare dopo essersi liberato dei suoi vestiti a brandelli.
"Con le loro lingue tastano, assaggiano, giudicano tutto il mio corpo
Iniziano una serie di carezze
Che mi mandano un brivido su e giù per la spina dorsale.
Mentre mordicchiano il frutto della mia carne, non sento dolore
Solo qualcosa di troppo magico per poter avere un nome, 
La prima goccia del mio sangue nelle loro vene,
La più bella grida 'Tutte noi ti abbiamo amato, Rael.'"
I corpi dalla forma di serpe galleggiano
Silenziosa sciagura in vuoti battelli
Una nauseante acidità pervade la stanza
L'amaro raccolto di un fiore morente.
Cerco un segno di vita, ma invano
Accarezzo le chiome ricce, ora impallidite, nelle quali già mi avvolsi.
"Oh Lamia, mangerò quel che rimane della vostra carne"
Un odore di aglio rimane sulle mie dita di cioccolato.
Volgendomi indietro, vedo l'acqua che cambia in un blu di gelo
Le luci si abbassano e ancora una volta il palcoscenico è pronto per te.
 



The Colony Of Slipper Man
La Colonia Degli Amorfi

I - Arrivo

Rael:
Vagai solitario come una nuvola
Finché non giunsi su questa lurida strada
Mai vidi folla più strana
Smidollati su piedi cigolanti
Che deambulano senza tregua
Manifestando indifferenza,
Sono un disonore per la forma umana.
E quello che mi sta di fronte mi dice salve,
Ha la pelle interamente ricoperta di viscide protuberanze
Le labbra gli ricadono sul mento
E i suoi arti, contorti come moncherini di gomma,
Si agitano dandomi il benvenuto "Per favore unisciti a noi"
La mia stretta deve essere labile
Perché la sua mano scivola dalla mia
Le mie speranze continuano a diminuire
Mentre le sue labbra continuano a sorridere.
Amorfo:
"Anche noi abbiamo assaporato l'amore
Non allarmarti per quello che vedi
Tu, tu stesso diventerai così. "
Rael:
"Io, come te? Proprio!"
Amorfo: 
"Stai accorto, figliolo, la tua condanna è appena iniziata 
Faresti meglio ad affrettarti e raggiungere tuo fratello John". 


II - Visita dal Dottore

Amorfo:
"Ti trovi nella colonia degli Amorfi
Non c'e nessun motivo preciso, nessun perché chi cosa o quando
Se hai abbastanza forza di carattere puoi ancora uscire
Vai a trovare il Dottor Dyper, un criminale emendato, lui ti taglierà l'attrezzo"
Rael:
John e io sapremo affrontare
il Dottore e il suo tavolo di marmo.
Dottor Dyper:
"Devi capire, Rael, che è la fine per il tua pene."
Rael:
"Non perder tempo, taglialo!" E guardo l'orologio
mentre inizia il conto alla rovescia,

III - Il corvo

Colloca il pezzo dentro un tubo
Che sembra un giocattolo di plastica gialla
C'è scritto su: "Sebbene le tue dita sentiranno un solletichio,
Sei al sicuro qui con noi".
All'improvviso una nera nube si cala dal cielo:
E' un immenso uccello nero che sa volare sul serio.
Il corvo reca buio e notte
Vola giù diretto, procurandomi un grande spavento,
Mi strappa il tubo dalle mani...
Ehi, devo sapere dove quel nero uccello andrà ad atterrare!
"Avanti, John, devo precipitarmi,
Ho bisogno di te. Allora, vieni?"
John mi dice:
" Ma non ti accorgi che
Dove vola il corvo c'è pericolo?
Siamo appena stati curati sul tavolo operatorio
E tu stai a scocciarmi con il tuo piagnisteo.
Non rischierò la mia pellaccia,
Che voglio indossare fino alla vecchiaia".
Rael:
Se ne va abbandonandomi nuovamente,
Non imparo proprio mai.
Speravo che mostrasse un minimo di partecipazione...
Agonizzo nelle pene causatemi dagli Amorfi
Spero tanto che il mio corpo mi sorregga
L'inseguimento è iniziato, l'andatura è elevata,
Corro forte dando tutto me stesso,
Lo inseguo giù per un cunicolo sotterraneo
Che diventa sempre più stretto, il corvo svolazza attorno velocemente
Quando il cunicolo finisce
Scorgo il tubo nell'esatto momento in cui cade
Sono su una riva troppo ripida per poter discendere
Vedo che plana sull'acqua, poi
la corrente lo trascina con sé.
 



The Lights Die Down On Broadway
Le Luci Si Spengono Sulla Broadway

Procedendo sul ciglio del burrone
Si imbatte nei ricordi del passato
Da una finestra sulla sponda sopra di lui
Vede casa sua in mezzo alla strada
I rumori della metropolitana, i rumori della gente che protesta,
L'odore d'acetone della sua pistola spray
Mentre scrive la sua rabbia a lettere cubitali color rosso-sangue
Casa mia
E' questa l'uscita dallo scenario senza fine?
O è l'ingresso di un altro sogno?
Le luci si spengono sulla Broadway.

Ma mentre lo spiraglio lo sprona a continuare
Ode un grido provenire dal basso
Tra le acque burrascose si contorce la siluetta
Di suo fratello John, invoca aiuto
Il passaggio sta scomparendo ma è ancora aperto,
John però sta annegando, devo decidere
se scegliere tra la libertà della lotta quotidiana per l'affermazione
O il rimanere per sempre in questo posto desolato
Ehi, John!
Si muove verso il fiume mentre il passaggio scompare
Indietro nel nulla dal quale era venuto.
Le luci si spengono sulla Broadway.
 



Riding The Scree
Cavalcando La Frana

Correndo a fatica giù per il ripido pendio,
Non c'è molta speranza.
(La roccia cede sotto i miei piedi.) Provo a cavalcare la frana,
Se voglio salvare John
Devo mettere da parte le mie paure - fare un tuffo,
Nonostante il mio istinto di sopravvivenza.
Evel Knievel, non sei nessuno rispetto a me!
Eccomi!
 



In The Rapids
Nelle Rapide

Trascinato dalla corrente
John va alla deriva, scompare dalla vista.
E' solo nel momento decisivo
Che sai come combattere.
Nel freddo, avverto il freddo
Tutt'intorno
E lo schianto dell'acqua che precipita
Mi circonda con il suo rombo
Portandomi con sé affinché io lo raggiunga.
Non riesco a toccare l'altra sponda.
Quando vuoi correre nelle rapide
C'e solo una maniera, quella di cavalcarle.
Preso, sono preso giù
Dalla corrente
Vengo fatto rotolare sul letto del fiume
Il mio ardore si va spegnendo
Mi aggrappo a una roccia salda
E aspetto il passaggio di John
Ci avvinghiamo l'uno all'altro e veniamo velocemente trascinati dalle rapide.
E quando le acque rallentano
Il buio e la profondità
Non sono più tanto spaventose
Guarda, John, finalmente siamo in salvo
Qualcosa è mutato, quello non è il tuo viso
E' il mio!
 



IT

Quando fa freddo IT viene su lentamente.
Fa caldo, e IT cresce
Tutt'attorno a me.
IT è qui, IT è presente.
Basta un po' di IT per tirarsi su o sentirsi giù.
Come a una cena, IT sta cucinando nel vostro paese.
IT è gallina, IT è uova
IT è tra le tue gambe
IT è camminare sulla Luna
Dopo che hai lasciato il bozzolo.
IT è un gioco di pazienza. IT è nebbia purpurea.
IT non sta mai in un posto eppure non è solo una fase transitoria.
IT è nei bar dei single, nella distanza dello sguardo.
IT è tra le gabbie, IT sta sempre in uno spazio.
IT è qui. IT è presente.
Ogni roccia può essere fatta per rotolare
Se hai sufficiente IT per pagare il dazio.
IT non risiede nelle parole o nella ricchezza,
e nemmeno nel tuo orifizio preferito.
IT è la speranza del drogato
Quando cavalca il cavallo impazzito.
IT è agitato, non mescolato:
Un cocktail sul tetto.
Quando mangi "right fru IT" (grazie ad IT) vedi tutto bello vivo.
IT è spirITo dentro ognuno di noi con molta forza di sopravvivenza.
Se pensi che IT sia pretenzioso, sei stato preso in giro.
Guardati attraverso lo specchio prima di decidere.
IT è qui, IT è presente
IT è Rael. IT è Rael.
Perché IT's only knock and knockwell (botta e risposta), but I like IT.



 Peter / "The Slipperman"





Mi puoi dire dov'è il mio paese? - Genesis - La storia






Leggi la presentazione e le recensioni degli album:



Trespass (1970)

Nursery Cryme (1971)

Foxtrot (1972)