Gli americani Phideaux sono, in questo Terzo Millennio, tra i massimi esponenti del rock sinfonico, che sembra in via di estinzione attraverso il moltiplicarsi di gruppi dediti al prog metal. Ovviamente parliamo di prog sinfonico di livello alto, di livello mondiale. E con un touch di folk rock e musica classica - o comunque classicheggiante. Il loro Doomsday Afternoon del 2007 è un capolavoro (convincetevene da soli: video sottostante), ma tutti gli altri lavori dei Phideaux non sono affatto di meno.
Al centro del progetto c'è lui: Xavier Phideaux, nato nel 1963 a Hastings-on-Hudson, nello stato di New York. Regista televisivo. Ma soprattutto polistrumentista, cantante, compositore. Fin dall'inizio si è appoggiato su due colonne portanti: il batterista Rich Hutchins e il chitarrista Gabriel Moffat (responsabile anche per la produzione). Per il resto, Xavier si serve di una sfilza di vari musicisti e coristi, dei quali quattro-cinque sono presenti in quasi tutti i dischi. In Doomsday Afternoon abbiamo la seguente formazione:
- Gabriel Moffat / lead & lap steel guitars, Fx, producer
- Phideaux Xavier / piano, Fender Rhodes, Moog Voyager, 6- & 12-string guitars, vocals (3,10)
- Mark Sherkus / Hammond B3, MiniMoog, ARP String Ensemble, Korg Karma, sampler
- Linda Ruttan / vocals
- Molly Ruttan / vocals
- Ariel Farber / vocals, violin
- Valerie Gracious / piano, vocals
- Mathew Kennedy / bass guitar
- Rich Hutchins / drums
With:
- Matthew Parmenter / vocals (1,6,9,10), violin
- Joel Weinstein / lead guitar (5,10)
- Johnny Unicorn / Hammond B3, Moog Voyager, handclaps, vocals (3,10)
- Martin Orford / synth solo (9)
- Patti Amelotte / hammered dulcimer (1,6)
- Steve Dundon / flute (9)
- Rob Martino / flute (3)
Orchestral sections:
- Paul Rudolph / orchestration & conducting
- Mark Baranov / violin
- Bing Wang / violin
- Richard Elegino / viola
- Jerry Epstein / viola
- Dale Silverman / viola
- Elizabeth Wilson / viola
- Stefanie Fife / cello
- Barry Gold / cello
- Jason Lippman / cello
- Dennis Trembly / bass
- Brian Drake / French horn
- Bruce Hudson / French horn
- Boyde Hood / trumpet
- James Wilt / trumpet
- Chris Bleth / flute, oboe, clarinet
Gli album di Phideaux, progressive / psichedelici, possono essere inquadrati in una cornice di influenze formata da: i primi Genesis, i Pink Floyd, i Van Der Graaf Generator e i Jethro Tull. Mellotron, violini e tastiere "vintage" danno risalto alle melodie, che rimangono l'elemento essenziale della musica di questo gruppo; ma non mancano gli accordi dissonanti e i riff potenti.
L'ascolto è un piacere dall'inizio alla fine, soprattutto se si ama il progressive rock classico.
Forse il più conosciuto prodotto di/dei Phideaux è Infernal, del 2018.
Si tratta del nono album in studio, quello che chiude la "Trilogia" che si occupa di distopie a base di totalitarismi e catastrofi ecologiche e che comprende The Great Leap (2006) e Doomsday Afternoon (2007). Questa terza parte era stata annunciata già nel 2013, ma Xavier Phideaux ne rimandava in continuazione l'uscita, anche perché amareggiato dal fatto che il suo progetto musicale non riuscisse ad occupare un posto centrale nel panorama progressive planetario, limitandosi invece a una presenza a margine.
Nel 2015 Phideaux pubblicò tutti i testi di Infernal su Facebook e i fans fedeli pensarono: "Ecco, ci siamo! Ora arriva il disco..." Ma nel maggio del 2018 l'artista ha lasciato invece uscire un EP dal titolo We Only Have Eyes For You. Già alcuni disperavano che la "Trilogy" potesse mai essere completata. Poi, finalmente, ecco dunque Infernal, su due CD contenenti 19 titoli.
Il risultato è un po' più mainstream del previsto e di una linearità talvolta pop.
L'eleganza comunque è tipica della "casa" Phideaux, con i cori e tutto. E anche stavolta il numero di amici e collaboratori che hanno aiutato Xavier è impressionante. Il nucleo della band è in pratica lo stesso degli ultimi anni. Con qualche mutamento.
- Phideaux Xavier / acoustic guitar, piano, Fender Rhodes, vocals
- Ariel Farber / vocals, violin
- ´Bloody´ Rich Hutchins / drums
- Matthew Kennedy / bass
- Gabriel Moffat / solo & electric guitar, dobro
- Mark Sherkus / piano, keyboards: Hammond B3, Mellotron, Minimoog, Arp String Ensemble, Korg Karma
- Johnn Unicorn / keyboards, saxophone, vocals
- Valerie Gracious / vocals
- Linda Ruttan Moldawsky / vocals
- Molly Ruttan / vocals
With:
- Andy Camou / trumpet
- Stefanie Fife / cello
- Doug Moldawsky / backing vocals
- Nina Moldawsky / backing vocals
- Caroline Oster / backing vocals
- Mary Kelly Weir / backing vocals
- Frank Valentini / handclaps
Un'ultima chicca dalla discografia dei Phideaux: "Feel The Radiation", dal loro secondo album Ghost Story (2004).