Mosca ha invitato Roger Waters a parlare davanti all’ONU. Molti ritengono che il cofondatore dei Pink Floyd sia su posizioni filorusse, quando invece anche lui si schiera dalla parte della giustizia
Waters è stato attaccato da molte parti proprio come, qualche decennio fa, lo scrittore austriaco Peter Handke...
In una recente intervista pubblicata dal Berliner Zeitung, Roger Waters è parso giustificare la guerra di Putin in Ucraina con l’esigenza di “proteggere le popolazioni di lingua russa in quelle parti” del Paese, rimarcando che la Russia non ha alcun tipo di ambizione di invadere “né Polonia, né qualsiasi altra nazione”. Già in passato, poi, aveva biasimato gli Stati Uniti per avere fomentato il conflitto. Inoltre, Waters ha dichiarato al Berliner Zeitung che gli USA “vorrebbero distruggere la Russia” e “stanno già provocando i cinesi interferendo a Taiwan“.
Strano che le sue dichiarazioni abbiano suscitato sorpresa e sconforto negli animi di tanti occidentali! In effetti, la politica estera degli USA non fa altro che attizzare conflitti in varie regioni del mondo ed è palese che il "nemico Russia" (anche se l'Unione Sovietica non esiste già da decenni) per loro va abbattuto. È, sintetizzando, guerra (economica) tra una potenza dominata da ultraricchi contro un'altra potenza ugualmente governata da miliardari. E i focolai di guerra in quel dell'Ucraina (o di ciò che ne resta, ormai) sono voluti e pilotati (da abbastanza lontano) da una manata di cresi russi (miliardari della cerchia di Putin) contro un gruppo di nababbi ucraini (che hanno fatto cadere il governo ucraino precedente, democratico, servendosi di falangi neonaziste e che hanno provocato l'"Orso" a lungo, assalendo e torchiando la popolazione russa del Donbass).
Sorprendono, eccome, le critiche - spesso infarcite di insulti e insulsaggini assortite - contro Roger Waters, che ha svolto il ruolo dell'oracolo prima e ora anche quello del portavoce. Se ve li andate ad ascoltare, tutti gli album dei Pink Floyd - almeno da Animals in poi, fino a The Wall e The Final Cut - parlano il linguaggio dell'ex bassista e compositore del gruppo. I testi non affrontano soltanto il tema del lato oscuro della commercializzazione della musica, ma anche quello del potere nelle democrazie e nelle dittature e delle guerre volute da chi con le guerre ci guadagna. E, in molte interviste anche "antiche", Waters affermava - così come continua a fare - che il capitalismo è un male e che "c'è bisogno di socialismo".
In questa intervista, ad esempio, che è del 2017, egli riassume il proprio pensiero. Qui Waters accenna anche alla sua amicizia con Nick Mason (il batterista dei Pink Floyd) e ribadisce che lui e David Gilmour, di contro, non sono mai stati amici.
Ogni cosa arcirisaputa. Come mai adesso, dunque, parecchie persone si scandalizzano per la sua presa di posizione?
Le parole testuali della Samson: ‘Putin Apologist’... ‘Lip-Synching’... 'Misogynist'.
E: "Enough of your nonsense!"
In breve, giorno 8 febbraio Waters si presenta - via videoconferenza - davanti ai delegati della Nazioni Unite. E, nel suo intervento, il musicista e cofondatore dei Pink Floyd, pur condannando l'invasione russa dell'Ucraina, non esclude le ragioni di Mosca.
Apriti cielo! Attacco da parte di Kiev (ma... quanto è propriamente credibile e trasparente il governo ucraino?) e di tanti "cuori pinkfloydiani" che, nel vortice di polemiche davvero scialbe e sbieche, si alleano dalla parte di David Gilmour e della novella Yoko Ono o simil-tale, ossia Polly Samson (moglie e coautrice di Gilmour).
Eh sì, perché improvvisamente (ma forse non tanto), la Samson, un paio di giorni prima, ha incriminato l'ex bassista e anima dei Pink Floyd con un tweet mozzafiato: "Purtroppo, Roger Waters, sei antisemita fino al midollo. Difendi Putin e sei un bugiardo, un ladro, un ipocrita, uno che elude le tasse e che canta in playback, un misogino, un invidioso patologico, un megalomane. Ne abbiamo abbastanza delle tue cazzate".
Come mai? Da dove arriva tanto astio? Certo, ci sono state non poche beghe all'interno della band e in particolare tra Gilmour e Waters (il qual ultimo, dopo la propria uscita, ha fatto di tutto, inutilmente, affinché il marchio "Pink Floyd" non venisse più usato dai suoi vecchi compagni di avventura), ed è anche vero che, sui canali online ufficiali dei Pink Floyd, il nome di Roger Waters non appare più quasi da nessuna parte (assurdamente). Ma che cosa c'entra Polly Samson?
Fatto sta che, dopo alcune ore dal tweet della donna, Roger Waters ha reagito alle sue di lei parole informando, sulla medesima piattaforma sociale, in terza persona, che "è al corrente dei giudizi incendiari e incredibilmente scorretti sul suo conto [...] e li respinge in toto. Al momento si sta facendo consigliare circa la sua posizione", e ciò significa che si sta consultando con i propri legali.
Cosa hanno generato, dunque, i lancinanti strali lanciati da Polly Samson?
Bisogna ritornare all'intervista del 4 febbraio rilasciata a quel quotidiano berlinese. Lì, Roger Waters illustra la propria opinione circa la guerra in Ucraina. Proprio questo suo ribadire le solite sue idee ha reso controverso il suo recente tour europeo, portando alla cancellazione di alcune date in Polonia. Organizzazioni ebraiche e cristiane chiedono di fare la stessa cosa in Germania per via, tra le altre cose, dei paragoni fatti dal musicista tra Israele e il regime nazista.
Waters afferma tra l'altro che nel 2004 Putin "ha teso la mano all’Occidente nel tentativo di creare la pace in Europa" e che avesse già allora avvisato che "i piani occidentali di invitare l’Ucraina post-Maidan nella Nato costituivano una minaccia inaccettabile alla Russia e che avrebbero portato alla guerra". In questo senso, il musicista difende "il nuovo Zar", facendo notare che, a differenza dei presidenti americani, Putin "non ha invaso il Vietnam o l’Iraq" e che la sua decisione di mandare l'esercito in Ucraina non deve essere affatto considerata una guerra bensì "un’operazione militare speciale" allo scopo di "fermare il potenziale genocidio di chi parla russo nel Donbass" nonché di "denazificare l’Ucraina".
Waters cita inoltre la missiva ricevuta da un’adolescente ucraina, Alina, la quale gli ha spiegato che non ci sono nazisti nel suo paese. La replica del musicista: "Spiace, Alina, ma ti sbagli. Come fai a vivere in Ucraina e non saperlo?".
Il fatto che il nome del cofondatore dei Pink Floyd fosse stato inserito tra gli oratori per la riunione del Consiglio dell'8 febbraio sull’Ucraina, aveva lo scopo di trovare delle "prospettive per una soluzione pacifica della crisi [...], nel contesto dell’aumento dei rifornimenti militari occidentali al Paese“: così il portavoce del Cremlino, Polyansky.
E giù polemiche contro il 79enne Waters, il quale, pure, davanti al Consiglio di Sicurezza è tornato a sottolineare la necessità della pace, aggiungendo: "L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa è stata illegale. La condanno nei termini più forti possibili", in qualche modo poi giustificandola: "ma non è stata immotivata. Dunque, condanno anche i provocatori nei termini più forti possibili".
Sui media e sul web, molti si sono scagliati contro Roger Waters...
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FATTI BASILARI DA CONOSCERE
Jana Pedan, moglie di Charlie, figlio adottivo di David Gilmour, è originaria dell'Ucraina. Questo è già un punto secondo noi importante.
Per ciò che concerne Israele (Roger e Gilmour + Mason la pensano in maniera completamente diversa), l'ex bassista dei Pink Floyd ha affermato: "Gli israeliani stanno commettendo un genocidio. Proprio come ha fatto la Gran Bretagna durante il nostro periodo coloniale, tra l’altro. A mio avviso, Israele ha il diritto di esistere fino a che è una vera democrazia. Fino a che nessun gruppo, religioso o etnico, gode di più diritti di qualsiasi altro. Cosa che sfortunatamente sta accadendo in Israele e in Palestina".
Waters lasciò i Pink Floyd nel 1985, dopo due anni di accesi litigi (bisticciano dal 1983, ossia da dopo The Final Cut, che per molti rimane un album di Roger Waters e non dei Pink Floyd tout court). Dopo l'addio al gruppo, Waters si lanciò in una battaglia legale per impedire a Gilmour e al batterista Nick Mason di usare il nome della band senza di lui. Però perse, ergo: i Pink Floyd continuarono a esistere e a suonare, pur se i nuovi album non erano al livello dei precedenti.
Verso la fine degli Anni Ottanta, Gilmour e Mason hanno dovuto cambiare il sesso di Angie, il maiale gonfiabile che faceva da mascotte alle loro esibizioni, per evitare che Waters potesse insinuare rivendicazioni di copyright. Per non parlare dei litigi relativi al catalogo musicale della band!... In un'intervista alla BBC del 2013, tuttavia, Roger Waters ha ammesso il suo rammarico per aver citato in giudizio Gilmour e Mason. "Mi sbagliavo", ha dichiarato.
Nell'ultimo paio d'anni, gli screzi tra Roger Waters e David Gilmour sono passati sul piano della politica. Circa Israele, come abbiamo visto, Waters e i due ex compagni di band (Richard Wright, il tastierista, si spense nel 2008) la pensano in maniera opposta. Anche sull'invasione dell'Ucraina hanno litigato, a iniziare da quando uscì "Hey Hey Rise Up" sotto il moniker dei Pink Floyd.
"Hey Hey Rise Up", la canzone che David Gilmour ha realizzato con la collaborazione di Andriy Khlyvnyuk e che ha pubblicato utilizzando il nome della band.
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Polemiche simili nacquero durante la Guerra dei Balcani, o poco prima, quando lo scrittore austriaco Peter Handke si buttò dalla parte dei serbi, scrivendo più tardi anche il libro Un viaggio d'inverno ovvero giustizia per la Serbia, ove lui afferma che i serbi fossero in realtà gli aggrediti, non gli aggressori. Poi ovviamente i fatti (le atrocità commesse dai gruppi neonazisti croati e dai soldati dell'ONU) diedero parzialmente ragione ad Handke. Intanto, l'intera penisola balcanica è... balcanizzata, rotta in mille staterelli che litigano tra di essi come nel periodo pre-comunista; e sono tutti Paesi e Paeselli dal forte sentimento nazionalista: a confermare il fatto che gli interventi apparentemente "buonisti" dall'esterno (dall'Occidente) hanno una base prettamente interessosa.
D'accordo: allora le polemiche, le aggressioni contro Handke si svolsero quasi esclusivamente sulle pagine culturali dei giornali, essendo l'austriaco non famosissimo come lo è Waters; ma mi sembra che il parallelismo abbia ben più di una vaga somiglianza!
Note aggiuntive: per via delle sue accuse di "nazismo" al governo di Israele, a Waters hanno anche - ingiustamente - addebitato sentimenti antisemiti. E molti canali televisivi (tra i quali quelli nazionali tedeschi) hanno di fatto vietato, sin dal 2017, ogni immagine o notizia che abbia come (s)oggetto il musicista.
Roger Waters è stato anche incolpato per le sue prese di posizioni politiche e ideologiche contro certe istituzioni e certi personaggi degli Stati Uniti d'America. Nell'occasione di vari suoi concerti, Waters ha fatto sollevare in volo il celebre pallone a forma di maiale con su stampati alcuni simboli: una croce, la falce lunare con una stella, loghi aziendali o persino il volto di Donald Trump, accompagnati dal chiaro messaggio della negatività di tutto ciò - una vera e propria denuncia contro il consumismo e contro l'allora "POTUS" (Presidente degli Stati Uniti).
Waters è tra i sostenitori della campagna BDS („Boycott, Divestment and Sanctions“, ossia "Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni"), che mira a isolare Israele e a far pressione sugli artisti affinché essi non si esibiscano o non espongano le proprie opere in Israele. All'appello hanno aderito migliaia di artisti. Trattasi di "boicottaggio culturale". Azione che però non ha trovato riscontro presso alcuni grandi nomi della musica, quali Elton John, Madonna, la band Metallica e infine anche Nick Cave, i quali si sono detti contrari alla campagna BDS (Cave ha dato in Israele un paio di concerti extra, in senso dimostrativo).
Imperterrito e sordo a ogni rimprovero, Roger Waters ha continuato e continua a mostrare il simbolo della Stella di David sopra il maiale volante... E ci si chiede a quando l'abbinamento con la bandiera stella-e-strisce.
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