1 mar 2020

Jazz. Virtuosi italiani delle tastiere. Intra, Manusardi, Sellani

"Wonderjazz!" a tutti. Oggi (domenica, giorno dedicato al jazz...) Topolàin vuole affidarsi a tre pianisti italiani per dare un senso all'inverno che sta arrivando... che non vuole arrivare... che forse arriverà. 

L'italianità in queste composizioni si sente, anche se molti amanti del genere riescono a individuarla solo dopo aver appreso il nome (indubitabilmente nostrano) dei maestri qui in azione. In realtà, il filo conduttore del jazz è proprio la connessione con altri spiriti... con tutti gli uomini del mondo... e tra i vari spiriti loci. Dunque le sfumature regionalistiche sono, a conti fatti, baggianate per pinzocheri.






Enrico Intra.
(Milano, 1935) Pianista, compositore. Si fece conoscere già giovanissimo negli Anni Cinquanta. A livello internazionale noto anche come tastierista di musica elettronica.










Guido Manusardi.
(Chiavenna, provincia di Sondrio, 1935) Pianista, compositore. Cercò fortuna all'estero. Tra l'altro soggiornò in Svezia per cinque anni. A Bucarest per ben sette... Vincitore di innumerevoli premi. Ha suonato con tutti i grandi nomi del jazz mondiale (Jimmy Cobb tra gli altri).










Renato Sellani (RIP 2014).
(Senigallia, 1926) Come Intra, bazzica gli ambienti milanesi con e intorno a Franco Cerri. Con Chet Baker suonò in Chet Baker in Milan e con lui andò in tournée. Ha collaborato con artisti e cantanti del rango di Sarah Vaughan e Dizzy Gillepsie e con diversi nomi della musica leggera italiana (Mina, Gino Paoli, Luigi Tenco, Battisti...).


























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